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CENSIS – CONFCOOPERATIVE * “PIÙ LAVORO NERO, COSÌ IL SOMMERSO HA FATTO CASSA CON LA CRISI, IL SALARIO MEDIO ORARIO SCENDE DA 16 EURO A 8”

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09.31 - mercoledì 31 gennaio 2018

Più lavoro nero, così il sommerso ha fatto cassa con la crisi. Sono oltre 3,3 milioni i lavoratori vessati in tutte le false imprese dei settori produttivi del Paese, 100mila nelle false cooperative. Nel sommerso il salario medio orario scende da 16 euro a 8.

L’evasione tributaria e contributiva schizza a quota 107,7 miliardi, quattro volte la manovra approvata il mese scorso.

È così che in Italia l’economia sommersa ha sfruttato la crisi stringendo nella sua morsa la parte più esposta e meno difesa: i lavoratori che a causa della difficoltà hanno accettato un lavoro a ogni costo.

Le false imprese che ricorrono al lavoro irregolare riducono il costo del lavoro di oltre il 50% mettendo spesso fuori mercato le aziende che operano nella legalità. Sono i dati allarmanti che emergono dal focus Censis – Confcooperative “Negato, irregolare, sommerso: il lato oscuro del lavoro”.

«Attraverso questo focus – dice Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative – denunciamo ancora una volta e diciamo basta a chi ottiene vantaggio competitivo attraverso il taglio irregolare del costo del lavoro che vuol dire diritti negati e lavoratori sfruttati.

Se le false cooperative sfruttano oltre 100.000 lavoratori, qui fotografiamo un’area grigia molto più ampia che interessa le tantissime false imprese di tutti settori produttivi che offrono lavoro irregolare e sommerso a oltre 3,3 milioni di persone».

La classifica delle attività a più ampio utilizzo di lavoro sommerso vede ai primi posti quelle legate all’impiego di personale domestico da parte delle famiglie, secondo un tasso di irregolarità che sfiora ormai il 60%. «Va fatta una distinzione tra i livelli di irregolarità di una badante e quella di un lavoratore sfruttato nei campi o nei cantieri o nel facchinaggio.

Il primo – aggiunge Maurizio Gardini – seppur in un contesto di irregolarità, fotografa le difficoltà delle famiglie nell’assistere un anziano, un disabile o un minore. Le famiglie evadono per necessità. Le false imprese per moltiplicare i profitti e mettere fuori gioco le tantissime imprese che competono correttamente sul mercato».

 

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In allegato le tabelle grafiche in Pdf:

 

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