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ZANELLA (FUTURA) * ITEA: « ACCESSO ALL’EDILIZIA ABITATIVA PER LE PERSONE DI ORIGINE STRANIERA, SI CORREGGA SUBITO LA NORMA »

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07.22 - lunedì 8 febbraio 2021

Sul nostro territorio si è aperta da tempo una campagna discriminatoria nei confronti delle persone straniere. È partito con lo smantellamento del sistema di accoglienza diffusa per arrivare alle restrizioni nell’accesso all’edilizia abitativa, passando per i tagli alla cooperazione internazionale.

Politiche escludenti che non fanno altro che alimentare diseguaglianze e conflittualità, quando invece avremmo un disperato bisogno di serie misure d’inclusione che determinino maggiore coesione sociale in una società che necessariamente sarà sempre più multietnica.

Ecco che, a fronte del trattamento discriminatorio contenuto nella legge sull’edilizia abitativa, così come modificata dalla maggioranza leghista, intervengono i giudici a rilevare l’illegittima disparità di trattamento. Prima la sentenza del Tribunale di Trento sul requisito dei 10 anni di residenza per l’inserimento in graduatoria e ora la decisione della Suprema Corte sull’incostituzionalità della legge abruzzese – alla quale si è ispirata anche la modifica di quella provinciale – sulla necessità di documentare i beni del Paese di origine tra i criteri per l’accesso alla casa.

Le certificazioni dei beni posseduti nei Paesi d’origine, sono spesso difficilissime da produrre oltre che inutili poiché, come sottolinea la Corte costituzionale, servono a dimostrare un requisito che è irrilevante e pretestuoso, che non dimostra nulla circa l’effettivo bisogno di un alloggio sul nostro territorio.

Invece di ricorrere in appello contro la sentenza che ha dichiarato discriminatorio il criterio dei 10 anni di residenza e di attendere che anche in Trentino qualcuno decida di ricorrere contro la norma che prevede la necessità di dichiarare il patrimonio del Paese di origine, la Provincia farebbe meglio a gettare l’ascia di guerra e a rivedere urgentemente la normativa adeguandola ai pronunciamenti delle Corti, evitando disparità nei criteri di accesso alla casa, includendo chi è ormai di fatto parte della nostra comunità.

 

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Paolo Zanella
Gruppo consiliare FUTURA

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