“Il successo di Nello Musumeci (un candidato non partitico ma pur sempre di centro destra, con un movimento territoriale al suo seguito) in Sicilia è stata la prova che il centrodestra, se compatto e coeso, può vincere non solo a livello Nazionale ma anche nella Provincia di Trento.
Solo con l’unione, infatti, si può contrastare l’antipolitica del Movimento Cinque Stelle, unico vero avversario che ha dimostrato, nonostante il buon risultato, di non avere prospettiva e di non essere in grado di vestire i panni del partito dell’onestà “.
“Il voto di domenica scorsa ha messo in evidenza – ha aggiunto Robbi – che il popolo del centrodestra è meno frammentato delle anime che compongono i propri rappresentanti politici. L’auspicio, quindi, è che il risultato siciliano possa essere da apripista per alleanze vittoriose a Roma così come in Trentino “.
“Dalle elezioni siciliane, però, è emerso un pericolo contro cui la politica al pari di altre elezioni regionali deve fare assolutamente qualcosa: l’astensionismo – ha proseguito Robbi – Un siciliano su due, infatti, ha scelto di non andare a votare.
Soltanto così si può far capire agli elettori che non è il Movimento Cinque Stelle la risposta all’incapacità della politica di non rispondere alle esigenze dei cittadini”.
“Infine, il crollo del PD – ha concluso Binelli – fa ben sperare anche a Trento, noto feudo del centrosinistra, ormai prossimo a finire in ben altre mani, propositive e assai meno litigiose”.
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Gian Piero Robbi – Sergio Manuel Binelli
Agire per il Trentino