“I Trentini non ci chiedono assistenzialismo, ci chiedono di poter lavorare. I Trentini non ci chiedono misure di assistenzialismo, ma la possibilità di tornare a lavorare e a guadagnarsi da vivere. Senza lavoro non ci può essere benessere, ma solo povertà e rovina sociale.
La prospettiva di una manovra economica deve guardare in avanti. Solo così si costruisce ricchezza e si fortifica la nostra terra.
Con il nuovo disegno di legge che stiamo discutendo oggi in Consiglio provinciale, prevediamo interventi ancora più incisivi, come il tanto atteso contributo a fondo perduto (un aiuto concreto per le piccole imprese fino a 9 dipendenti), oppure l’aiuto per il pagamento degli affitti per le attività che sono rimaste chiuse in questi mesi. Ci saranno dei fondi di sviluppo per l’agricoltura trentina e tante altre misure mirate a settori specifici, come turismo, commercio e ristorazione, il tutto grazie alle risorse della nostra Autonomia, che ci consentono – ed è importante sottolinearlo – di emanare misure aggiuntive rispetto a quanto già previsto a livello nazionale.
Non mancano, poi, le faziose critiche provenienti dal mondo sindacale, perennemente scontento delle scelte prese dalla Giunta: vorrei ricordare ai sindacalisti che il ruolo che rivestono dovrebbe essere quello di difensori degli operai e dei lavoratori, non quello di politicanti. Da anni ormai CIGL, CISL e UIL stanno facendo esclusivamente politica, nient’altro che politica.
Nonostante tutto questo, però, vedo un governo provinciale stabile, coerente, responsabile e capace di far fronte a una situazione di crisi così grave e senza precedenti nella nostra memoria. Non ho dubbi che i Trentini sapranno riprendersi da questo colpo e ripartire più forti di prima”.
Questo quanto dichiarato in aula dal Consigliere della Lega Salvini Trentino Moranduzzo Devid