“Quando ho fatto ricorso, a tutela di migliaia di cittadini vessati, contro quello che considero l’abuso di multe di un autovelox della frazione di un paesino, apriti cielo: grandi penne della stampa nazionale scandalizzate, progressisti indignati, sopracciglio inarcato di tanti improvvisati maestri di buone maniere istituzionali.
Ma ora chiedo alle stesse persone: di fronte alle cinque multe elevate nei confronti di due auto che sarebbero intestate a un parente di un politico di primo piano del grande Comune di Firenze e misteriosamente ‘archiviate’, perché non fiatate?
Forse perché Firenze ha un sindaco Pd e se disturbate pare brutto?
Pensate che il capogruppo Fdi in Comune, il bravissimo Alessandro Draghi, si è trovato costretto addirittura a incatenarsi pur di tentare di ottenere almeno una minima spiegazione.
Gli hanno per ora risposto che bisogna tutelare (giustamente) la privacy: e allora perché la privacy di tanti cittadini viene costantemente violata ma quando si arriva dalle parti del Pd diventa sacra? Lo capite chi è la vera casta in questa Nazione, vero?
Lo capite perché la dobbiamo cambiare?”.
*
Alessia Ambrosi
Deputata di Fratelli d’Italia