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CETA: AGIRE-LEGA NORD, DELUDENTE NOSTRA RAPPRESENTANZA A COMITATO REGIONI

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19.32 - lunedì 24 luglio 2017

(Fonte: Agire per il Trentino) – ceta, Dalzocchio (Lega) e Binelli (Agire): “Nostra rappresentanza al Comitato europeo delle Regioni molto deludente.”

Martedì 25 luglio 2017 il Senato si dovrà pronunciare sulla ratifica del Ceta, l’oramai più che famigerato Accordo sul commercio e lo scambio fra l’Unione Europea e il Canada; si vocifera su di un possibile rinvio del voto in autunno dovuto specialmente, come nel caso della riforma dello ius soli, alle difficoltà in cui versa l’attuale maggioranza parlamentare.

È ormai futile rielencare tutte le criticità di quest’Accordo scandaloso, che andrà ad incidere negativamente sul nostro processo democratico e sulle politiche sociali.

Tuttavia è invece indispensabile cercare di capire complessivamente l’atteggiamento triplo-giochista dell’attuale compagine di governo provinciale: lo scorso febbraio l’unico europarlamentare della nostra Regione, l’onorevole Herbert Dorfmann (Svp, alleato del centro-sinistra e del Patt), ha votato a favore della ratifica europea del Ceta; a fine giugno poi il senatore Francesco Palermo, membro del Gruppo Autonomie (lo stesso in cui siedono Franco Panizza capo indiscusso del Patt, il sindaco fantasma di Dro Vittorio Fravezzi dell’Upt e i membri della Svp), ha votato contro la sospensiva del Ceta in Commissione Affari Esteri; e pochi giorni fa i capigruppo di Patt e Upt in Consiglio provinciale a Trento, Lorenzo Ossanna e Gianpiero Passamani, avevano presentato una mozione contro il Ceta subito dopo ritirata inspiegabilmente in fase di discussione.

Tutto ovviamente obbedendo senza discutere ai diktat del Pd; sembra una telenovela, ma questa è la realtà!

Inoltre è importante ricordare che abbiamo anche un membro illustre al Comitato per le Regioni dell’Unione Europea, ovvero Arno Kompatscher (Svp, governatore del Trentino Alto Adige e della Provincia autonoma di Bolzano) al quale andrebbe posta la seguente domanda: come mai né tale organismo né il nostro rappresentante hanno fatto nulla contro il Ceta, soprattutto in riferimento all’articolo 27 del testo che praticamente obbligherà proprio le Regioni (autonome e non) ad applicare tale Accordo?

Capiamo che il Cdr sia un organismo poco incisivo (dal momento che, pur avendo al suo interno 537 dipendenti e 353 membri, si riunisce circa cinque volte in un anno costandoci ben 87 milioni di € all’anno) e che il nostro rappresentante debba accontentare i capricci del Pd e del Patt, ma l’art. 27 del Ceta ha creato senza dubbio le condizioni per far prendere posizione su tale argomento contro la rappresentanza europea delle regioni e chi si vanta di essere “autonomista”.

Purtroppo la nostra rappresentanza in questione ci ha parecchio deluso, al pari di quella al Parlamento Europeo e a quello nazionale; comunque sia, se passasse il Ceta, una bella fetta di responsabilità per tutte le conseguenze negative che ne deriveranno sarà sicuramente da attribuire anche a chi a livello locale si vanta di essere autonomista ma che evidentemente lo è solo nel proprio simbolo di partito.

 

 

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Mara Dalzocchio e Sergio Manuel Binelli
(Lega Nord e Agire per il Trentino)

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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