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MASÈ (LA CIVICA) * APICOLTORI – “BAIT DALE AF”: « SI ABBASSI IL NUMERO DI ARNIE, PER LA REALIZZAZIONE DELLE BIENENHAUSER »

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17.04 - martedì 6 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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L’attività degli apicoltori nel nostro territorio è assai preziosa, non solo per la produzione di miele, ma anche e soprattutto per la biodiversità. Sappiamo infatti benissimo quanto la presenza delle api, da preservare e custodire, sia indice di salubrità di un ambiente e garantisca l’impollinazione. Con l’aumento della popolazione di orsi però l’attività degli apicoltori è messa in grave discussione: infatti i plantigradi molto frequentemente abbattono le recinzioni elettrificate distruggendo le arnie, e vanificando il lungo e meticoloso lavoro degli apicoltori.

Da tempo si richiede, in maniera sempre più pressante, che possa essere abbassato il numero di arnie per la realizzazione delle Bienenhauser, concedendo autorizzazioni e contributi anche per ricoverare un numero inferiore di 40 casette. Poichè tale Bienenhaus (che in Trentino generalmente si chiama “bait dale af”) è un modulo accoppiato da 20 arnie ciascuno, questa deroga renderebbe accessibile questo tipo di protezione anche per gli apicoltori hobbisti, che generalmente hanno un numero di arnie che non supera le venti unità.

Rispondendo ad una interrogazione della cons. Vanessa Masè de La Civica che è nuovamente tornata sull’argomento, l’assessore Zanotelli ha comunicato di aver avviato una serie di incontri con la categoria degli apicoltori e anche con gli amministratori delle zone maggiormente interessate.

Lo scopo è quello di poter autorizzare nel breve tempo la realizzazione di strutture di ricovero per le arnie, unitamente ovviamente alle recinzioni anti intrusione, tenendo conto anche della realtà degli apicoltori hobbisti revisionando il Regolamento. Interessante anche la proposta giunta dalle Associazioni di realizzare il “bait dale af” in maniera collettiva, ove ospitare anche arnie di più proprietari e sfruttare così appieno la struttura realizzata.
Poichè anche le Giudicarie e la Rendena vedono una generosa presenza di impegnati apicoltori e apicoltrici, nonché purtroppo un alto numero di orsi, tale modifica è particolarmente attesa e gradita.

 

 

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IMMEDIATA N. (Articolo 155 del Regolamento interno)

Gli attacchi alle arnie da parte dei predatori è questione annosa e le associazioni degli apicoltori da tempo chiedono che venga rivisto l’art. 85 del regolamento di esecuzione della legge provinciale 15 del 2015 con cui viene fissata una soglia minima di 40 arnie in proprietà per la realizzazione di ricoveri che possano proteggere le api non solo dalle intemperie, ma anche e soprattutto dagli attacchi dei plantigradi.

Rispondendo ad una mia interrogazione del 24 novembre 2022 in tal senso l’assessore affermava che “qualora venisse manifestata formalmente la richiesta di abbassamento del numero di arnie la questione verrà portata all’attenzione della Commissione apistica al fine di approfondire la questione ed esprimere quindi anche il relativo parere”. Nella seduta del 4 maggio scorso dedicata al tema “orso”, l’assessore competente si impegnava ad attivare nel breve periodo un ulteriore momento di confronto con gli apicoltori per valutare un finanziamento per le Bienenhauser anche per gli apicoltori hobbisti e di concordare con le associazioni stesse il limite per l’accesso al contributo.

Ritenendo importante tutelare l’attività anche degli hobbisti, estremamente preziosa non solo per la produzione del miele, ma anche per la biodiversità e l’impollinazione garantita dalle api e che purtroppo potrebbero interromperla al ripetersi delle predazioni, si interroga la Giunta Provinciale per sapere come intenda procedere alla luce del recente confronto avuto con le associazioni apistiche.

 

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Vanessa Masè

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