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LANCIO D'AGENZIA

ISTAT * TRASPORTO AEREO ITALIA – ANDAMENTO E SCENARI: « TRA IL 2010 E IL 2018 IL NUMERO DI PASSEGGERI TRASPORTATI DEL 33,3%, PER I VOLI INTERNAZIONALI LA CRESCITA È DEL 53,0% »

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10.06 - martedì 5 maggio 2020

Nel 2017 risultano attive in Italia 193 imprese, che fatturano 9,4 miliardi di euro e occupano poco meno di 20 mila unità di lavoro, il 99,7% delle quali con dipendenti.
Tra il 2010 e il 2018 il numero di passeggeri trasportati in Italia è aumentato del 33,3%. In particolare, i passeggeri dei voli internazionali sono cresciuti del 53,0% e quelli dei voli nazionali del 7,2%.

 

GLI SCENARI DIS-ATTESI

In base ai valori che descrivono l’andamento del settore, il traffico aereo nel mese di maggio 2020 sarebbe stato di circa 17,9 milioni di passeggeri trasportati e si stima che avrebbe raggiunto il picco di circa 21 milioni nel mese di agosto 2020.

 

CROLLO IMPROVVISO E VERTICALE DEL SETTORE IN CINQUE SETTIMANE

Da poco meno di 460 mila passeggeri in arrivo e partenza negli aeroporti italiani di domenica 23 febbraio 2020, si è passati ai 6,8 mila di domenica 29 marzo.
Rispetto allo scorso anno, nel mese di marzo sono stati cancellati due voli su tre (66,3%) e i passeggeri sono diminuiti dell’85% (da circa 14 milioni a poco più di 2 milioni).

 

TURISMO E TRASPORTI: SETTORI FORTEMENTE CONNESSI

Il flusso dei passeggeri arrivati in Italia con voli internazionali nel corso del decennio 2009-2018 presenta lo stesso andamento di quello dei clienti stranieri negli esercizi ricettivi italiani.

 

Se la diffusione del Covid-19 ha fermato quasi completamente i trasporti, il comparto che ha subito il più forte impatto è il trasporto aereo di passeggeri. Benché i servizi per la mobilità delle persone e delle merci siano stati inclusi tra i settori economici e produttivi essenziali non sottoposti a sospensione delle attività, i provvedimenti di contenimento dell’epidemia assunti dalle Autorità nazionali e internazionali hanno di fatto ridotto le possibilità di volare, limitandole a ragioni di lavoro, di salute o di assoluta necessità, prevedendo restrizioni all’ingresso e all’uscita in diversi Paesi e stabilendo la chiusura di alcuni aeroporti. I dati testimoniano la drammatica frenata del traffico passeggeri, un settore che per il 2020 a livello mondiale sembrava destinato a un’importante crescita e che invece è ora investito da una crisi globale.

UN SETTORE IN CRESCITA NEGLI ULTIMI 10 ANNI
Nel 2017, nel settore del trasporto aereo di passeggeri e merci, operavano in Italia 193 imprese, che hanno realizzato un fatturato di 9,4 miliardi di euro e occupato poco meno di 20 mila unità di lavoro, di cui il 99,7% sono lavoratori dipendenti.

 

A livello internazionale, sempre nel 2017, sulla scia di un trend positivo iniziato già nel 2010, i passeggeri che hanno utilizzato il trasporto aereo per i loro spostamenti in partenza o in arrivo nei Paesi dell’Unione europea hanno superato per la prima volta la quota record di un miliardo. Nel 2018, in base ai dati di Eurostat, il traffico aereo è aumentato di un ulteriore 6% a livello europeo, coinvolgendo 1 miliardo e 106 milioni di passeggeri: come se tutti gli abitanti dell’Unione europea, inclusi i neonati, avessero preso l’aereo almeno due volte all’anno.
In tale scenario europeo l’Italia è il quinto Paese nella graduatoria Ue per numero di passeggeri trasportati, preceduta nell’ordine da Regno Unito, Germania, Spagna, Francia, e si colloca addirittura al secondo posto, preceduta solamente dalla Spagna, se si fa riferimento al trasporto di passeggeri sul territorio nazionale.
Nel 2019, i passeggeri transitati nei 39 scali italiani monitorati da Assaeroporti sono stati 193 milioni, ovvero 7,4 milioni in più rispetto all’anno precedente, pari al +4%, in linea con il trend positivo degli anni precedenti, anche se a un ritmo di crescita meno sostenuto rispetto al 2018 (+5,9%) e al 2017 (+6,4%). In particolare Fiumicino, che nell’Ue è il nono aeroporto per flusso complessivo di passeggeri (43,5 milioni), ha visto crescere il volume di passeggeri dell’1,3% rispetto al 2018 e Malpensa addirittura del16,7%.

Fonte: Elaborazioni Istat su dati Assaeroporti
(a) Passeggeri: numero totale dei passeggeri in arrivo e in partenza, inclusi i transiti diretti e il traffico aereo di passeggeri di aviazione generale. Il totale è riferito al complesso dei passeggeri movimentati negli aeroporti monitorati da Assaeroporti.
(b) Lo scalo di Milano Linate è rimasto chiuso dal 27 luglio al 25 ottobre 2019, con trasferimento a Milano Malpensa delle attività operative.

 

CROLLO IMPROVVISO E VERTICALE DEL SETTORE IN CINQUE SETTIMANE
Per il 2020 si attendeva una conferma del trend positivo del traffico aereo a livello mondiale. Anche per il nostro Paese i primi dati registrati nel mese di gennaio lasciavano ben sperare: gli oltre 12,5 milioni di passeggeri transitati negli aeroporti italiani rappresentavano un incremento del 4,1% rispetto al 2019: sostanzialmente lo stesso ritmo di crescita registrato per lo stesso mese dell’anno precedente (+4,9% dal 2018 al 2019).
L’emergenza Covid-19 ha interrotto brutalmente l’evoluzione positiva del settore, precipitandolo in una drammatica crisi globale in un brevissimo intervallo di tempo e con proporzioni senza precedenti. In sole cinque settimane si è passati dai 459.709 passeggeri in arrivo e in partenza di domenica 23 febbraio 2020, ai 6.780 di domenica 29 marzo.
Rispetto allo scorso anno, il bilancio del mese di marzo 2020 indica un calo del 66,3% di voli effettuati e dell’85,1% del numero di passeggeri (da 13,988 milioni a poco più di 2,083 milioni). In particolare, i passeggeri trasportati nel mese di marzo sono passati da 4,9 milioni a meno di 748 mila per i voli nazionali, per quelli internazionali, che interessano circa il 64% dei passeggeri, questi sono passati da 9,0 milioni a 1,3 milioni.

 

FIGURA 1. ANDAMENTO DEL TRAFFICO AEREO NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2020.
Numero di voli e di passeggeri nei mesi di gennaio, febbraio e marzo e variazioni % rispetto al 2019 (a)

Fonte: Istat, Elaborazioni Istat su dati Assaeroporti
(a) I Passeggeri: numero totale dei passeggeri in arrivo e in partenza, inclusi i transiti diretti e il traffico aereo di passeggeri di aviazione generale. Il totale è riferito al complesso dei passeggeri movimentati negli aeroporti monitorati da Assaeroporti. Movimenti: .numero totale degli aeromobili in arrivo e in partenza, compresi quelli di Avviazione generale

 

IL BREAK DELLA STAGIONALITÀ DEL SETTORE
Nel corso degli ultimi dieci anni il traffico aereo è cresciuto a ritmi sostenuti, ma ha sempre conservato il carattere di stagionalità che connota strutturalmente il settore, con l’intensificazione del traffico passeggeri in alcuni periodi dell’anno. I dati del decennio testimoniano infatti con regolarità un picco di passeggeri in arrivo e in partenza nel periodo di luglio e agosto, in corrispondenza delle vacanze estive, e una flessione sistematica tra novembre e febbraio. L’oscillazione si manifesta in misura accentuata per i voli internazionali, in conseguenza dell’andamento dei viaggi per turismo.
Tale regolarità è stata ovviamente interrotta dall’emergenza mondiale dell’epidemia, che ha interessato prima in modo più circoscritto i voli provenienti dalla Cina, e poi, nel giro di pochi giorni, l’intero settore.

 

FIGURA 2. PASSEGGERI IN ARRIVO E IN PARTENZA PER VOLI NAZIONALI E INTERNAZIONALI E MESE.
Anni 2009 – 2020 (a)

Fonte: Elaborazioni Istat su dati Assaeroporti
(a) I dati giornalieri relativi ai passeggeri (in arrivo e in partenza, al netto dei transiti diretti) sono provvisori. Gli aeroporti monitorati nel periodo in oggetto sono: Alghero; Ancona; Bari; Bergamo; Bologna; Bolzano; Brindisi; Cagliari; Catania; Comiso; Firenze; Genova; Lamezia Terme; Lampedusa (esclusi i giorni dal 5 al 15 marzo); Milano Linate; Milano Malpensa; Napoli; Palermo; Parma; Pescara (fino al 15 marzo); Pisa; Reggio Calabria; Rimini; Roma Ciampino; Roma Fiumicino; Torino; Trapani (solo fino al 4 marzo); Treviso; Trieste (fino al 29 marzo); Venezia; Verona.

 

GLI SCENARI DIS-ATTESI
Quale sarebbe stato l’andamento del settore senza il Covid-19? La disponibilità di dati nel lungo periodo e di dettagli temporali consente di tracciare la dinamica tendenziale del fenomeno, tenendo sotto controllo le perturbazioni dovute a particolari circostanze occasionali o ricorrenti, e di prospettare quale sarebbe stata l’evoluzione del trasporto aereo qualora non fosse intervenuta la crisi scatenata dall’epidemia (scenario controfattuale).
I valori stimati in base all’evoluzione del settore e alla sua storia permettono di tracciare lo scenario atteso che l’emergenza imprevista ha impedito di realizzare e di quantificare quindi il mancato sviluppo del trasporto aereo. Dai dati di Assaeroporti, per il solo mese di marzo si stima una perdita in termini di passeggeri in arrivo e partenza pari a circa 12 milioni (differenza tra valore previsto e osservato), cioè l’85,7% in meno di traffico.
La previsione mostra inoltre che nel mese di maggio si sarebbero potuti registrare ben 17,9 milioni di passeggeri, i quali avrebbero raggiunto il picco di 21,4 milioni ad agosto 2020. Risultati che avrebbero premiato le performance in crescita del trasporto aereo italiano e che inevitabilmente possono ora rappresentare solo una misura del “mancato guadagno” e di uno scenario difficile da ricostruire nel tempo.

 

FIGURA 3. ANDAMENTO DEI FLUSSI DI TRAFFICO DI PASSEGGERI.
Anni 2009-2020 (dati grezzi, trend, scenario controfattuale) (a)
Elaborazioni Istat su dati Assaeroporti
(a) Il numero di passeggeri è la somma dei passeggeri su voli nazionali e internazionali, sono pertanto esclusi i transiti diretti e il traffico aereo di passeggeri da aviazione generale.

 

TURISMO E TRASPORTI: SETTORI FORTEMENTE CONNESSI
Il volume di passeggeri arrivati in Italia con voli internazionali, nel corso del decennio 2009-2018, presenta lo stesso andamento di quello dei clienti stranieri negli esercizi ricettivi italiani nello stesso periodo, evidenziando come i flussi turistici e il traffico aereo si siano entrambi contraddistinti per un ritmo di crescita particolarmente sostenuto, fino al manifestarsi del Covid-19.
Il trasporto aereo negli ultimi tre anni considerati, sembrava peraltro affermarsi come la modalità di trasporto prevalente (le due curve tendono a convergere) e la stessa indagine Eurostat sui viaggi e le vacanze dei residenti nei 27 Paesi dell’Unione europea confermava che nel 2018 oltre la metà (il 51,5%) dei viaggi all’estero per scopi personali e lavorativi era realizzato utilizzando l’aereo e che tale quota era cresciuta di ben 4 punti percentuali in soli due anni.
Tali evidenze confermano come il turismo internazionale e il trasporto aereo siano fortemente correlati e come siano entrambi esposti al rischio di vedere pesantemente ridimensionate le proprie prospettive di crescita nel breve e medio periodo, in conseguenza della diffusione della pandemia.

 

FIGURA 4. ARRIVI DI PASSEGGERI DI VOLI INTERNAZIONALI E ARRIVI DI TURISTI NON RESIDENTI NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI E NON ALBERGHIERI IN ITALIA. Anni 2009- 2018. Valori in migliaia

Fonte Rilevazioni Istat sul trasporto aereo e sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.
Glossario
Aeroporto: nelle elaborazioni e nelle tavole proposte si considerano gli aeroporti presenti sul territorio nazionale interessati da operazioni di trasporto aereo commerciale di passeggeri e merci.
Assaeroporti: Associazione delle Società di Gestione Aeroportuale italiana, membro di ACI EUROPE, l’associazione dei gestori aeroportuali europei.
Movimenti: nelle elaborazioni e nelle tavole proposte si considera il numero degli aeromobili in arrivo e in partenza in ciascun aeroporto, e corrisponde al numero di voli effettuati nel periodo considerato.
Passeggeri: nelle elaborazioni e nelle tavole proposte si considera il numero di arrivi e di partenze di passeggeri in ciascuno aeroporto italiano dichiarante. Pertanto il totale si riferisce alla somma degli arrivi e delle partenze di passeggeri e non al numero di persone che hanno viaggiato, le quali nei voli nazionali vengono conteggiate due volte: all’arrivo e alla partenza.
Transiti diretti: si intendono i passeggeri che transitano in un aeroporto e ripartono utilizzando un aeromobile con lo stesso numero di volo dell’arrivo.
Voli: comprende voli aerei commerciali, voli aerei o una serie di voli per il trasporto pubblico di passeggeri e/o merci e posta, effettuati a titolo oneroso o a noleggio.

 

Nota metodologica
Rilevazione Istat sul trasporto aereo
L’Istituto nazionale di statistica effettua la rilevazione sui trasporti aerei di passeggeri, merci e posta, in conformità con il Regolamento (CE) n. 437/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 febbraio 2003 e successive modifiche e integrazioni.
La rilevazione ha lo scopo di diffondere dati sul traffico aereo trimestrali per aeroporto a livello nazionale e internazionale. Allo scopo si rilevano dati per singolo volo e giorno di partenza e arrivo, la quantità di passeggeri sbarcati e imbarcati, le merci e la posta trasportati sbarcate e imbarcate, le tappe di volo e i posti disponibili nell’anno 2019, secondo le definizioni e le classificazioni previste e condivise a livello internazionale.
Costituiscono oggetto di osservazione i singoli movimenti di passeggeri, merci e posta per mezzo di aeromobili, effettuati per il trasporto pubblico a titolo oneroso. Sono compresi: i voli di Aviazione commerciale di linea, i voli di Aviazione commerciale non di linea (Charter e Aerotaxi), i voli dirottati e le fermate tecniche con passeggeri a bordo. Sono esclusi gli altri voli (i voli di Stato, turistici, panoramici e i voli non identificabili, aerofotografici, pubblicitari, ecc.).
La diffusione nazionale dei risultati dell’indagine è trimestrale e i comunicati sono pubblicati sul sito web dell’Istituto; i dati provvisori trimestrali e quelli annuali definitivi vengono diffusi nella banca dati on-line dell’Istituto I.Stat.

Rilevazione Assaeroporti
I dati aggregati più recenti, relativi ai mesi di marzo e aprile del 2020, sono di fonte Assaeroporti e riguardano i principali aeroporti italiani.
Assaeroporti rileva per ciascun aeroporto monitorato i dati di traffico mensile e i totali progressivi da inizio anno fino all’ultimo mese disponibile. I dati sono forniti direttamente dalle Società di Gestione aeroportuale. Gli aeroporti monitorati nel 2019 sono:
Alghero, Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Brindisi, Cagliari, Catania, Comiso, Crotone, Cuneo, Firenze, Foggia, Genova, Grosseto, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Olbia, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Pisa, Reggio Calabria, Rimini, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Taranto-Grottaglie, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Venezia, Verona.
Modello di destagionalizzazione
Il trend della serie dei passeggeri è ottenuto attraverso la procedura Tramo-Seats utilizzando il software JDEMETRA+. Come altre procedure di destagionalizzazione, anche Tramo-Seats si basa sull’ipotesi che ogni serie storica a cadenza infra-annuale sia rappresentabile come una combinazione di diverse componenti, non osservabili direttamente:
a) una componente di ciclo-trend, che rappresenta la tendenza di medio e lungo periodo;
b) una componente stagionale, costituita da movimenti periodici, la cui influenza si esaurisce nel corso di un anno;
c) una componente irregolare, dovuta a fattori erratici.
Tramo-Seats, in particolare, utilizza un approccio model-based, cioè si fonda sull’identificazione di un modello statistico rappresentativo della dinamica della serie storica da destagionalizzare.
Il trend della serie storica del totale dei passeggeri è stato calcolato utilizzando un approccio indiretto, ossia sommando il trend della serie dei passeggeri sui voli internazionali e il trend della serie dei passeggeri sui nazionali.
Il modello designato da Tramo-Seats per la destagionalizzazione delle serie componenti è un Airline – ARIMA (0,1,1)(0,1,1). Tale modello è stato utilizzato per effettuare una previsione a 12 passi in assenza di Covid-19.
Al fine di razionalizzare il servizio di trasporto aereo per contenere l’emergenza sanitaria da Covid-19 e in considerazione della ridotta mobilità sul territorio nazionale, il DM 112 del 12 marzo ha limitato l’operatività degli aeroporti. Il provvedimento dispone che, per tutelare la salute dei passeggeri e dei lavoratori, sono assicurati nel settore del trasporto aereo esclusivamente i servizi essenziali. In considerazione della collocazione geografica degli aeroporti e della loro capacità infrastrutturale, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari, l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Roma Ciampino per i soli voli di Stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali (http://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2020-03/d.m.%20n.%20112%202020.pdf)

Altre fonti:
Assaeroporti – https://assaeroporti.com/statistiche/
Eurocontrol – https://www.eurocontrol.int/Economics/DailyTrafficVariation-States.html

 

 

 

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