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LANCIO D'AGENZIA

FOCUS * “ ASTROSAMANTHA TORNA NELLO SPAZIO “: « IN DIRETTA IL LANCIO DELLA CREW-4 DI SPACEX VERSO LA ISS, MERCOLEDÌ 27 APRILE ORE 9.30 »

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10.50 - martedì 26 aprile 2022

Dallo Studio 20 di Cologno Monzese, mercoledì 27 aprile, alle ore 9.30, «ASTROSAMANTHA TORNA NELLO SPAZIO».
– la diretta del lancio –

La giornata di Focus si apre alle 7.30, con due documentari dedicati. Ospiti della speciale condotto da Luigi Bignami, un parterre di scienziate e scienziati.

Dopo la diretta-evento, il docufilm inedito «Dossier Elon Musk – Chi è il papà di SpaceX?».

Focus, mercoledì 27 aprile, dalle ore 9.30, racconta – in diretta – il lancio della Crew-4 di SpaceX verso la ISS (International Space Station), con a bordo la nostra Samantha Cristoforetti.

La missione fa parte della ISS Expedition 67, iniziata lo scorso 30 marzo, il cui termine è previsto per il prossimo settembre.

Lo speciale al via dalle ore 9.30 è condotto da Luigi Bignami, con un parterre di scienziate e scienziati. In studio, Cesare Guaita, planetologo e collaboratore del Planetario di Milano, e l’ingegnere Annamaria Piras, di Thales Alenia Space.

In collegamento: Simonetta Di Pippo, ONU (TBC); Roberto Paradiso, storico di Astronautica russa; Vittorio Netti, Paolo Guardabasso, Simone Paternostro, Luca Rossettini, di Mars Planet (dal Deserto dello Utah); Camilla Colombo, Politecnico Milano; Rosa Lasaponara e Nicola Masini, CNR; Paolo Rocca, Università Trento ed ELEDIA; Gianno Biolo, Università di Trieste.

L’occasione è ideale per parlare della ISS e del suo futuro; della Minerva Mission, dedicata alla saggezza; della carriera di @AstroSamantha (nel corso della Missione Minerva, Cristoforetti sarà la leader dell’USOS, United States Orbital Segment, che comprende moduli e componenti americani, europei, giapponesi e canadesi della Stazione spaziale) e delle Harvard Computers.

La giornata di Focus si apre quindi alle ore 7.30, con i doc Il sistema Solare e Ad Astra – Ritratto di Samantha Cristoforetti (8.30). Alle 9.30 inizia la diretta-evento, con le fasi di lancio e volo del razzo Falcon 9 e della navicella Dragon-Freedom realizzati dalla compagna aerospaziale privata,

A seguire, alle 11.30, il docufilm in prima visione assoluta Dossier Elon Musk – Chi è il papà di SpaceX?, che mette in luce la visionarietà dell’imprenditore nato a Pretoria nel 1971.

Alle 17.15, infine, la riproposizione del lancio avvenuto alle 9.52 (ora italiana) dal John F. Kennedy Space Center della NASA, a Cape Canaveral, sull’isola Merritt, in Florida.

Secondo Forbes uomo più ricco del mondo, Elon Musk è il fresco acquirente di Twitter; il CEO e CTO di SpaceX; il CEO e product architect di Tesla; il cofondatore e CEO di Neuralink; il presidente di SolarCity; il fondatore di The Boring Company; il cofondatore di PayPal e OpenAI; azionista di Hyperloop.

Intanto, sulla Casa dell’Umanità nello Spazio – dove convivono pacificamente russi e americani, europei, giapponesi e canadesi – nelle scorse settimane è arrivato il monito del direttore generale dell’Agenzia Spaziale Russa Roscosmos, Dmitry Rogozin: «Ritengo che il ripristino delle normali relazioni tra i partner della ISS e altri progetti congiunti sia possibile solo con la completa e incondizionata revoca delle sanzioni».

Di parere apposto, il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, che recentemente ha commentato quanto la Missione Minerva sia un esempio di «cooperazione internazionale, molto importante da stressare in questi giorni». E, a proposito di Samantha Cristoforetti, quanto l’astronauta sia la «dimostrazione di come obiettivi importanti possano essere raggiunti, con coraggio e competenza».

 

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SAMANTHA CRISTOFORETTI

Samantha Cristoforetti nasce a Milano il 26 aprile 1977, ma è originaria di Malé, città in cui cresce.

Nel 1994 decide di approfondire il proprio percorso scolastico trasferendosi negli Stati Uniti dove, grazie al Programma Intercultura, frequenta per un anno la Saint Paul Central High School di Saint Paul, in Minnesota. Compie gli studi superiori prima a Bolzano e poi a Trento, conseguendo la laurea magistrale in Ingegneria meccanica all’Università di Monaco di Baviera, nel 2001.
Sempre nell’ambito degli studi universitari, trascorre quattro mesi all’Istitut Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa, lavorando a un progetto sperimentale di aerodinamica. Ha scritto la tesi sui propellenti solidi per razzi, durante un soggiorno di ricerca di dieci mesi all’Università di Tecnologie Chimiche Mendeleev di Mosca.
Nel 2005 si laurea in Scienze aeronautiche, all’Università Federico II di Napoli.

Parla italiano, tedesco, inglese, francese, russo e sta studiando il cinese.
Le sue passioni sono, principalmente, lettura, escursionismo, immersioni subacquee, yoga.
È una fan del franchise Star Trek e possiede alcune uniformi della Flotta Stellare.
Quando non è in missione vive col partner Lionel Ferra, francese, ingegnere, e i loro due figli, Kelsi Amel e Dorian Lev, vicino al centro astronautico dell’ESA a Colonia, in Germania.

È molto attiva nel campo della divulgazione scientifica. Utilizza Twitter e ora anche Twich, per fornire continui aggiornamenti su preparazione e missioni.

Il 12 febbraio 2015 partecipa alla terza serata del Festival di Sanremo, con un’intervista di Carlo Conti in collegamento con la ISS, realizzata poche ore prima della messa in onda.
È protagonista del docufilm, AstroSamantha – La donna dei record nello Spazio.
Ha pubblicato due libri: Nello Spazio con Samantha, per Feltrinelli Kids, e Diario di un’apprendista astronauta, in Le polene, per La nave di Teseo.

Le è stato dedicato un asteroide, 15006 Samcristoforetti.
Nel 2016 le intitolano un nuovo ibrido di orchidea spontanea, scoperto in Salento, denominato Ophrys ×montalciniae nothosubsp. cristoforettiae.
La Mattel le consacra una Barbie, quale modello positivo cui ispirarsi.

È Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (20 luglio 2015) e Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica (6 marzo 2013).
Nel 2015 è stata nominata ambasciatrice UNICEF.
Ha ricevuto due lauree honoris causa: in Bioingegneria dall’Università degli Studi di Pavia e in Ingegneria aerospaziale dal Politecnico di Torino.

Carriera: inizia nel 2001, come pilota dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, arrivando al grado di Capitano. Nel maggio 2009 viene selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e, dopo cinque anni, diventa la prima astronauta di nazionalità italiana a effettuare un volo spaziale.

Pilota Militare: esce dall’Accademia Aeronautica di Pozzuoli nel 2005 col grado di Ufficiale nel ruolo di Navigante normale. Durante gli studi si distingue come allieva modello, ricevendo la Sciabola d’Onore assegnata a chi è primo della classe per tre anni consecutivi.

Pilota di Guerra: successivamente, tra 2005 e 2006, si specializza negli Stati Uniti con il programma Euro-NATO Joint Jet Pilot Training, alla Sheppard Air Force Base di Wichita Falls, in Texas, e poi viene assegnata al 132º Gruppo Volo del 51º Stormo di Istrana, a Treviso.

A dicembre 2019, non senza polemiche, annuncia il congedo dall’Aeronautica Militare, in concomitanza col termine della ferma obbligatoria di 19 anni che la legava alle Forze armate.

Astronauta: dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), prima donna italiana e terza europea in assoluto, risultando tra i sei migliori di una selezione alla quale prendono parte 8.500 tra uomini e donne.
Con l’Expedition 42 e 43 consegue il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (200 giorni). Ora si sta preparando per la ISS Expedition 67.

ISS Expedition 42/43: prima missione, dal 23 novembre 2014 all’11 giugno 2015.
Prima volta di una donna italiana nello spazio e settima di un astronauta italiano (preceduta da Umberto Guidoni, Paolo Nespoli, Roberto Vittori, Luca Parmitano).

La preparazione per la missione dura più di due anni e si è svolge principalmente a Zvëzdnyj Gorodok, a Star City, centro di addestramento russo degli astronauti. Viene istruita per: procedure di emergenza sulla ISS e sulla Sojuz, compresa una simulazione in una centrifuga a 8g, otto volte la gravità terrestre; per un rientro anomalo; per la sopravvivenza in acqua; per operazioni di igiene personale, pulizia degli ambienti, lubrificazione degli apparati meccanici.
Diario: tiene una memoria dettagliata della missione, da 500 giorni prima a 200 giorni dopo la partenza, quando rientra sul suolo kazako. Utilizza Google+ in lingua in inglese e viene tradotta quasi istantaneamente in italiano, francese, spagnolo.
Nel programma della missione, esperimenti sulla fisiologia umana, analisi biologiche e stampa 3D in assenza di peso, in modo da sperimentare anche la possibilità di produrre pezzi di ricambio per la stazione stessa, senza dover dipendere dagli invii da Terra. Testa in prima persona i dispositivi del programma Drain Brain, del prof. Paolo Zamboni, del Centro Malattie Vascolari dell’Università degli Studi di Ferrara, sulla diagnosi gravitazionale del ritorno venoso cerebrale in telemedicina.

NEEMO 23: dal 10 al 22 giugno 2019 al comando della missione, parte del programma NASA che studia la vita umana nel laboratorio sottomarino Aquarius, in vista di future esplorazioni spaziali.

ISS Expedition 67: durante la permanenza, dal 23 aprile al settembre 2022, l’astronauta sarà leader del Segmento Orbitale Americano (USOS), che comprende i moduli e i componenti americani, europei, giapponesi e canadesi della Stazione Spaziale.

L’equipaggio è composta da:

Russia Oleg Artem’ev Roscosmos Comandante terzo volo
Russia Denis Matveev Roscosmos primo volo
Russia Sergej Korsakov Roscosmos primo volo
Stati Uniti Kjell Lindgren NASA secondo volo
Stati Uniti Robert Hines NASA primo volo
Stati Uniti Jessica Watkins NASA primo volo
Italia Samantha Cristoforetti ESA secondo volo

ISS: INTERNATIONAL SPACE STATION

Mentre la Crisi Ucraina, sulla Terra, dispiega le sue drammatiche ombre sul futuro della collettività, la ISS è la Casa dell’Umanità nello Spazio. Qui convivono russi e americani, europei, giapponesi e canadesi. Un luogo, nelle cui 24 ore si vivono 16 albe e 16 tramonti, alla cui realizzazione l’Italia ha fornito un contributo fondamentale.

La Stazione Spaziale Internazionale costituisce il più importante e ambizioso programma di cooperazione a livello mondiale, nel campo scientifico e tecnologico fino ad oggi intrapreso, e può essere considerata come la maggiore opera ingegneristica realizzata dall’uomo.

Le agenzie spaziali di Stati Uniti, Russia, Europa, Giappone e Canada – per un totale di 14 nazioni – hanno dato vita insieme a questo progetto, costruendo il primo avamposto umano in orbita nello spazio, a 400 km di altezza.

È stata assemblata nello spazio, pezzo per pezzo come un grande meccano, a partire dal 1998.
I primi due moduli sono stati, il russo Zarya (alba) e lo statunitense Unity (unità).
L’Italia ha costruito il Nodo-2 Harmony e il Nodo-3 Tranquility, la Cupola e ha contribuito al laboratorio europeo Columbus. Con il lancio del modulo logistico Leonardo, l’Italia è diventata la terza nazione, dopo Russia e Stati Uniti, a inviare in orbita un elemento della ISS. Oggi oltre il 40% del volume abitabile della Stazione è realizzato in Italia. L’Italia, infatti, è uno dei pochi paesi al mondo in grado di costruire moduli spaziali. Una tradizione che risale al 1974, con lo Spacelab, il laboratorio europeo che volava sullo Space Shuttle.

La ISS è visibile a occhio nudo da Terra ed è estesa quanto un campo da calcio.
Pesa 450 tonnellate e misura 73 metri per 109.
Ruota intorno al Pianeta a 28.000 km all’ora e impiega 90 minuti per un’orbita completa.
50 lanci spaziali hanno portato in orbita i 100 diversi elementi della stazione e 159 passeggiate spaziali sono state necessarie per il suo assemblaggio.
La stazione è permanentemente abitata dal 2000.
Cibo e rifornimenti sono trasportati da astronavi-cargo di diversi paesi.

Dal 2010, con il lancio della navetta Dragon di SpaceX e poi con le navi-cargo Cygnus, la cui struttura è realizzata in Italia, anche i privati mantengono operativa la Stazione.

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