News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * LAVORI AULA – MATTINA: « AL VIA LA SESSIONE DI APRILE CON 18 QUESTION TIME »

Scritto da
13.21 - martedì 5 aprile 2022

Il question time che ha aperto sessione in aula di aprile. Aprendo la sessione di aprile in aula il presidente Walter Kaswalder ha chiesto un momento di silenzio in memoria dell’ex consigliere provinciale Vigilio Nicolini, deceduto nei giorni scorsi.

A nome dell’assemblea legislativa il presidente ha espresso il cordoglio ai familiari e ricordato come Nicolini abbia lasciato un segno importante nel “parlamento” dell’autonomia speciale trentina negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta. “Esponente dell’ultima Democrazia Cristiana – ha proseguito Kaswalder – fu consigliere nella IX e nella X legislatura provinciale, sempre chiamato a ruoli assessorili e quindi di prima fila nel governo e sviluppo del nostro territorio.

Fu dapprima assessore al territorio, comprensori e servizi antincendio, ma con le dimissioni di Remo Jori, nell’estate 1985, rilevò anche le materie delle foreste, caccia e pesca e fonti energetiche. Nel secondo mandato assunse un ruolo preminente, con deleghe ai lavori pubblici e trasporti, incarico ricoperto anche con la Giunta Bazzanella, dal 1992 al 1993, quando si autosospese per motivi di salute.” I lavori sono poi iniziati dalla discussione del question time e si sono conclusi alle 12.45 sul punto, riproposto ad ogni seduta, relativo della nomina del vicepresidente del Consiglio provinciale, carica per la quale Marini ha riproposto la propria candidatura. Si riprende alle 15.00.

 

Lucia Coppola (Misto-Europa Verde): come gestire il rientro dei docenti no vax?
La consigliera ha chiesto alla Giunta come intende gestire la commistione fra insegnanti vaccinati e non vaccinati (170 questi ultimi in Trentino, che possono rientrare a scuola pagati e con mansioni sostanzialmente inesistenti) per i problemi relazionali con alunne e alunni e per la condivisione degli spazi potrebbe generare conflitti interni e divisioni con i colleghi vaccinati. Il messaggio che passa è che chi non ha rispettato le regole, alla fine vince.
La risposta. L’assessore Bisesti ha rilevato che un decreto ministeriale ha sancito l’obbligo vaccinale, delineando una proceduta in forza della quale il dirigente è tenuto ad invitare il personale alla vaccinazione, che rimane requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli studenti. Il personale inadempiente viene utilizzato in attività di supporto, previa esibizione del green pass base, ovvero in caso contrario sarà considerato assente ingiustificato. L’amministrazione provinciale ha provveduto a fornire indicazioni operative al fine della corretta applicazione del decreto legge in linea con le circolari ministeriali.

 

Giorgio Tonini (Pd): fronteggiare l’iniqua situazione sul valore degli immobili
Tenuto conto dell’incapacità dell’attuale sistema catastale di restituire un’adeguata valorizzazione degli immobili, e considerato che secondo uno studio dell’Agenzia delle Entrate la nostra regione presenta la differenza più elevata in Italia tra il valore stimato di mercato e il valore catastale (il primo è 3,22 volte il secondo mentre il dato medio nazionale è 1,98), il consigliere ha chiesto il giudizio della Giunta su questa situazione anomala e lesiva del principio di equità fiscale nonché della credibilità amministrativa del nostro sistema autonomistico, e come intenda porvi rimedio.

La risposta. L’assessore Tonina ha premesso che i dati statistici sul confronto dei valori immobiliari e rendite catastali non sono nella disponibilità della Provincia, che si limita a trasmettere lo scarico della banca dati all’Agenzia delle entrate per l’implementazione delle dichiarazioni dei redditi. Le tariffe ferme all’epoca censuaria 1988-89 sono derivate da valori immobiliari medi ordinari dichiarati dai comuni all’epoca e sono fisse nel tempo, cioè non possono subire variazioni. I valori di mercato derivano dallo studio statistico basato sulle compravendite, su domanda-offerta e sullo stato dell’immobile oggetto di cessione (nuovo, da risanare, da ristrutturare). Non è nella disponibilità della Pat la possibilità di creare nuove tariffe. Dalla consultazione dei dati recuperabili dal sito dell’Agenzia delle entrate, si ricava che in provincia di Trento il valore medio al mq residenziale passava da 2147 nel 2016 a 2130 nel 2019. Se paragoniamo quindi i valori, arriviamo ad un coefficiente di 2.16. Il calcolo della rendita basato sui vani catastali è di per sé iniquo e questo è cosa nota a tutti. La complessa revisione permetterebbe un riequilibrio riguardante il valore di ogni immobile. Non è chiaro se la revisione sarà attuata dall’Agenzia delle entrate, oppure se sarà affidata alla Pat che, da anni, ha avanzato una richiesta alla Commissione dei 12 che permetterebbe di effettuare la revisione in maniera autonoma o che permetterebbe di avere certezza di attuare la revisione su base provinciale, adottando criteri simili al restante territorio nazionale, ma con algoritmi calati sulle particolarità territoriali della provincia (vedi regione Valle d’Aosta).

La replica. Soddisfatto della risposta l’interrogante. La Pat non ha competenze su questo, ma con questa risposta ha ammesso che il problema esiste e che va affrontato: quella sollevata è una questione necessaria ed urgente e il fatto che l’assessore sia stato netto su questo è molto importante, così come l’aver dichiarato l’impegno ad assumersi la responsabilità della situazione. Il divario va superato perché non è degno di un paese moderno.

 

 

Pietro De Godenz (PpT): procrastinare le deroghe sui plateatici
Vista l’esigenza di risolvere rapidamente il problema dei plateatici in Trentino, che oggi si ripresenta dopo che la Provincia per la crisi causata alla pandemia aveva concesso ai pubblici esercizi deroghe sull’utilizzo di questi spazi esterni ai locali, deroghe scadute il 31 dicembre 2021, il consigliere ha chiesto se la Giunta intenda procrastinare i termini di questi permessi per aiutare gli operatori ancora in difficoltà a causa del successivo forte aumento dei costi di gestione.
La risposta. L’assessore Bisesti ha chiarito che con l’articolo 26 della legge del 21/2021 è stata disposta la modifica della legge provinciale in materia stabilendo la possibilità per la Giunta di estendere l’efficacia delle disposizioni straordinarie in ameria di procedura semplificata per l’installazione di plateatici e di alre strutture leggere da parte di esercizi pubblici. Con successiva deliberazione la Giunta ha stabilito di dare attuazione a quanto previsto fino al 30 giugno 2022 ma, in relazione alle condizioni legate all’andamento della situazione epidemiologica, definirà a breve la possibilità di estendere, motivatamente come prevede il citato articolo 26, gli effetti della procedura semplificata fino al 31 dicembre 2022, quale limite definitivo dalla norma stessa.

La replica. Degodenz ha detto che questo significherebbe dare una mano vera al settore e ha invitato la Giunta a coprire ancora almeno la stagione estiva: che la possibilità rappresentata dall’assessore diventi una volontà.

 

 

Paola Demagri (Patt): più risorse per finanziare l’estensione del teleriscaldamento
Demagri ha chiesto alla Giunta a quanto ammonti il budget di spesa che la Pat intende inserire negli appositi capitoli di bilancio per finanziare l’estensione delle reti di teleriscadamento a biomassa sia pubbliche che private del Trentino, per favorire l’approvvigionamento energetico locale e in linea con la tutela dell’ambiente.

La risposta. L’assessore Tonina ha garantito la consapevolezza politica e l’impegno e ha auspicato l’impegno dei dei cittadini nella valorizzazione delle fonti di energia rinnovabili, attraverso una serie di azioni di miglioramento. La Giunta provinciale ha chiarito, ha approvato nel novembre 2021 le linee strategiche per il Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale per il periodo 2021-27, fra le quali, nella priorità 3 “Trentino sostenibile”, l’obiettivo specifico b2 “promuovere le energie rinnovabili”. Attraverso questo obiettivo si sostiene l’adozione di soluzioni energetiche basate su fonti rinnovabili, come il teleriscaldamento a biomassa legnosa. I soggetti beneficiari potranno essere le imprese. Abbiamo previsto di impegnare circa 20 milioni di euro che dovranno essere utilizzati a questi fini, ha

aggiunto.
La replica. Confido che la Giunta possa essere efficace oltre che nelle parole nei fatti, ha replicato Demagri e che quei 20 milioni siano sufficienti e che si acceleri il più possibile. La consapevolezza civile credo sia diffusa, se c’è anche quella politica l’auspicio è buono.

 

 

Alessandro Olivi (Pd): è stato finanziato il Polo della protezione civile di Rovereto?
In merito alla copertura finanziaria preannunciata dalla Giunta entro il 31 marzo 2022 e terminata la fase valutativa del progetto preliminare per la realizzazione del “Polo unico del soccorso” della città di Rovereto, Olivi ha chiesto se il progetto stesso sia stato approvato e se l’esecutivo abbia stanziato il relativo contributo.

La risposta. L’assessora Zanotelli, che si è fatta carico della lettura di un documento dell’assessore Spinelli, momentaneamente assente, ha chiarito che la Giunta ha approvato in via preliminare la proposta di deliberazione sull’ammissione a contributo dell’opera in oggetto. I documenti sono stati trasmessi al Consiglio provinciale per l’approvazione e la III Commissione si è espressa all’unanimità il 4 aprile scorso. La Giunta provvederà dunque ad adottare un ulteriore provvedimento per l’individuazione degli interventi ammissibili e della relativa spesa ammessa a contributo sulla base dei criteri citati. Per quanto riguarda le risorse necessarie, il bilancio di previsione della cassa provinciale Antincendi prevede stanziamenti destinati alla concessione di contributi per la realizzazione di interventi a favore delle Caserme dei vigili del Fuoco volontari, nell’ambito del quale stanziamento troverà copertura la spesa derivante dalal concessione del contributo per la realizzazione del primo lotto del Polo unico del soccorso della città di Rovereto di importo pari a euro 4,8 milioni come da documentazione già presentata dall’Amministrazione comunale.

La replica. Olivi si è detto parzialmente soddisfatto: qualcosa seppure lentamente si è mosso, però c’è una distanza tra annunciato e realizzato perché la Giunta si era presa l’impegno entro marzo 2022 di emettere il contribuo, mentre siamo solo all’approvazione dei criteri. L’approvazione del progetto preliminare non è sufficiente a determinare lo stanziamento del contributo perché servirebbe il progetto esecutivo. Nel frattempo la situazione è quella precaria che tutti conosciamo.

 

 

Alessio Manica (Pd): il punto sull’immissione delle specie ittiche non autoctone
Il consigliere ha chiesto alla Giunta quale sia la situazione reale in merito al provvedimento, già adottato da altre regioni ma non dalla Provincia, per l’immissione nelle acque delle specie ittiche non autoctone dopo la conferma della proroga concessa fino al 31 dicembre 2023, dal momento che i pescatori si trovano oggi nella più totale incertezza sulla gestione del pesce allevato e sui contenuti dello studio del rischio.

La risposta. L’assessora Zanotelli ha ammesso che inizialmente la disposizione era stata interpretata in altro modo, ma successivi chiarimenti dal Ministero hanno prospettato un quadro diverso. La strada è quella della presentazione dello studio del rischio, ha ribadito, e si vuole procedere per poterlo presentare in tempi celeri all’Ispra per una sua valutazione e, auspichiamo, approvazione. Siamo consapevoli delle difficoltà e abbiamo il tema in attenzione, I quesiti sono stati ripresi in più tempi, ma il quadro è complesso e mutato rispetto a poche settimane fa.

La replica. Manica ha ringraziato per la risposta completa e trasparente. Resta da chiarire, tuttavia, il fatto che altrove si sia provveduto: perché noi non riusciamo a sbloccare? E perché la proposta non trova ancora condivisione? Temo che il tempo passi e stia diventando alto il rischio di un danno economico, con gli effetti sul mercato turistico legato alla pesca, oltre alla possibile rinuncia al ruolo di concessionari.

 

 

Claudio Cia (FdI): medici di base a Civezzano e Fornace. Cosa si fa?
Claudio Cia ha chiesto alla Giunta quali sono le prospettive per la presenza di un sufficiente numero di medici di medicina generale presso gli ambulatori di Civezzano e Fornace, visto il recente pensionamento di uno dei medici nonché il prossimo pensionamento di un altro.

La risposta. L’assessora Stefania Segnana ha evidenziato in premessa che la carenza di medici è una problematica acuita dalla pandemia e dai numerosi pensionamenti a 67 anni di età che si sono registrati negli ultimi due anni (45 + 36). Il 30 marzo 2022 si è svolto l’esame finale del corso di formazione in medicina generale con la qualificazione di 21 medici più 5 che si qualificheranno entro l’anno, per un totale di 26 medici nel triennio, che se sovrapposti al numero dei pensionamenti rendono subito evidente l’inevitabile carenza. Nella nuova programmazione è stata aumentata la disponibilità di posti per il prossimo triennio fino a 42. Nel caso specifico posto dall’interrogante, Segnana ha chiarito che la dott.ssa, che nel mese di febbraio ha compiuto 70 ha potuto prorogare l’attività in base all’emergenza epidemiologica solo fino alla fine della stessa, ovvero il 30 marzo scorso. Nei mesi scorsi sapendo che la dottoressa sarebbe andata in pensione l’Azienda sanitaria ha organizzato due riunioni con il Comitato aziendale della medicina generale per affrontare la questione dell’assistenza primaria nella zona di Civezzano e Fornace. Sono stati sentiti tutti i medici con disponibilità di posti nell’ambito di riferimento per l’aumento del massimale e uno ha dato la disponibilità all’apertura di un ambulatorio secondario in zona. Ne deriva che con l’aumento dei massimali si andrà a dare risposta a tutti gli assistiti, ancorchè questi medici non siano operativi nella zona di Fornace. Inoltre, circa 1000 assistiti avranno comunque la possibilità di scegliere il medico che si è reso disponibile ad operare in zona. Nel frattempo è uscito l’avviso pe rla copertura della zona carente, le cui domande dovranno essere presentate ad Apss entro il 12 aprile 2022.

La replica. Il consigliere ha ammesso la carenza cronica di medici che sta interessando i nostri territori, un problema che è nazionale. Preoccupa comunque il fatto di subire una situazione che sta mettendo in forse la garanzia di un medico di medicina generale nei territori, per di più con l’aumento dell’anzianità della popolazione e della disabilità.

 

 

Ugo Rossi (Misto – Trentino in Azione): Ice Rink Piné, come si va avanti?
Alla luce dell’ordine del giorno n. 89, che impegna la Giunta ad effettuare un’analisi per verificare la possibilità di adottare soluzioni più sostenibili per le strutture in cui svolgere le gare olimpiche all’Ice Rink di Pinè, Ugo Rossi ha chiesto alla Giunta come intenda procedere per arrivare a una decisione definitiva e in che tempi.

La risposta. Ha risposto l’assessore Bisesti che ha chiarito che la situazione è diversa oggi rispetto all’approvazione dell’ordine del giorno, nell’ottobre 2019. Sono in corso le valutazioni su una proposta di partenariato per la realizzazione dello stadio del ghiaccio. Il Presidente ha espresso l’impegno e la determinazione affinché le gare si possano svolgere nel rinnovato impianto di Baselga anche se le valutazioni tecniche sono ancora in corso fermo restando l’obiettivo principale della realizzazione di un impianto all’altezza degli eventi e tecnologicamente sostenibile per ospitare le gare olimpiche.

La replica. La risposta dell’assessore significa “non sappiamo cosa vogliamo fare oppure lo sappiamo e non lo diciamo” ha tradotto Rossi. Per tre anni non si sono verificate le soluzioni finanziarie sostenibili e ancora nessuno sa come si procederà, con il risultato che si spenderanno 45 milioni “per risparmiare rispetto ai 37 preventivati”. Ma il risultato sarà che oltre ai 45 se ne dovranno spendere almeno altri 10 per la gestione e alla fine i soldi spesi “per risparmiare” saranno almeno 55 milioni di euro: tutto questo per realizzare un evento che durerà 10 giorni per uno sport che in Italia conta un massimo di 70/80 praticanti.

 

 

Mara Dalzocchio (Lega): area artigianale Carpeneda, intervento possibile?
Mara Dalzocchio della Lega ha chiesto alla Giunta come valuta un possibile intervento sull’area artigianale di località Carpeneda a Folgaria, alla luce dello stato di abbandono dell’area, dovuto alle difficoltà economiche che hanno imposto uno stop allo sviluppo immobiliare e alla scarsa appetibilità commerciale dell’area.

La risposta. L’assessore Spinelli ha spiegato che nel maggio ‘21 il sindaco di Folgaria aveva mandato alla Giunta un avviso di vendita proponendo l’utilizzo dell’area e dell’immobile e in parte alla Pat e in parte da destinare alla vendita ad artigiani locali. L’assessore ha illustrato le diverse, complesse ipotesi di destinazione del sito leggendo un articolato documento che ha scandito i numerosi contatti intercorsi con il Comune, anche con il coinvolgimento di Trentino Sviluppo.

La replica. La vicenda è molto complessa e critica e l’operazione di acquisto risulterebbe in effetti troppo onerosa, ha replicato Dalzocchio, anche perché, ha aggiunto, non è sempre possibile riparare a scelte fatte in precedenza.

 

 

Roberto Paccher (Lega): quanto sono costati i ritiri del Bayern?
Roberto Paccher ha chiesto alla Giunta quanto siano costati i ritiri estivi del Bayern Monaco in Trentino al lago di Garda.

La risposta. L’assessore Tonina ha chiarito che l’investimento medio è stato di 1,4 milioni di euro che prevedeva l’ospitata del raduno ufficiale e il godimento del pacchetto promo pubblicitario durante tutto l’anno.

Giorgio Leonardi (FI): Cinformi, niente permessi di soggiorno fino a giugno?
Giorgio Leonardi ha chiesto alla Giunta se corrisponde al vero l’impossibilità di Cinformi di fissare appuntamenti per il rilascio del permesso di soggiorno prima di metà giugno, tempistiche che precluderebbero la possibilità ad aziende trentine, specialmente quelle operanti in ambito turistico, di procedere ad eventuali assunzioni in tempi utili per l’avvio della stagione estiva, oltre a impedire che i profughi trovino in tempi brevi un lavoro che li renda indipendenti, e se intenda adoperarsi con l’autorità competente, nel caso in cui la situazione fosse reale, per velocizzare le tempistiche.

La risposta. L’assessora Segnana ha spiegato che i tempi degli appuntamenti per il rilascio dei permessi di soggiorno non dipendono dalla provincia, ma dalla questura e vengono solo fissati e calendarizzati dal Cinformi. Recentemente si è ritenuto e convenuto con la questura di aumentare la frequenza del ricevimento in caso di necessità.

 

 

Vanessa Masè (La Civica): aggiornare l’applicativo Sare in orario non lavorativo
Considerati il notevole disagio causato ai consulenti del lavoro e ai commercialisti dall’intervento di manutenzione in orario diurno il 16 marzo scorso della piattaforma SARE (servizio interno al portale della Pat Trentino Lavoro per la trasmissione di comunicazioni obbligatorie come le assunzioni), disagio protrattosi poi oltre i tempi preannunciati fino al 18 marzo, Masè ha chiesto alla Giunta se non si possa fare in modo che gli aggiornamenti del sistema informatico vengano svolti in giornate o in orari non lavorativi per le aziende e i professionisti.
La risposta. L’assessore Spinelli ha spiegato che l’intervento sul portale è stato effettuato per un necessario adeguamento tecnologico su componenti applicative e sistemistiche e si è svolto dalle 17 del 17 marzo, per proseguire anche in notturna e poi nella mattinata del 18 marzo. Sono poi state effettuate altre attività di verifica nel fine settimana. Trentino digitale, ha aggiunto Spinelli, cerca sempre di ridurre al minimo e programmare gli aggiornamenti in orari non lavorativi o a bassa intensità lavorativa. Tuttavia, ha concluso, cercheremo di spingere comunque affinché le manutenzioni si svolgano ove possibile in orari non lavorativi.

 

 

Filippo Degasperi (Onda Civica): cos’è stato fatto per risollevare la Coop Mimosa?
In merito alla recente liquidazione dei 300 dipendenti della Coop Mimosa, specializzata nel settore delle pulizie e della sanificazione e messa l’anno scorso in liquidazione, che non sanno se saranno garantiti i loro stipendi e quali siano le ipotesi di “spezzatino”, né capiscono come sia stato possibile nel giro degli ultimi due anni bruciare 40 anni di storia in pochi mesi, il consigliere ha chiesto quali iniziative abbia intrapreso la Giunta per risollevare la società, se il pagamento degli stipendi dei prossimi mesi sia garantito, quali prospettive si vogliono offrire ai dipendenti e con quali modalità il sistema cooperativo trentino è disposto a essere coinvolto.

La risposta. L’assessore Tonina ha ricordato le tappe della crisi che è andata aggravandosi tra il 2020 e l’anno scorso, nonché la legge regionale 15 del 2008 sulle attività di vigilanza nei confronti delle società cooperative. Ha segnalato anche che in base alla stessa legge l’autorità competente sulla revisione contabile è la Federazione cooperative che nel 2020 e 2021 ha portato alla luce una difficilissima situazione economico-finanziaria giudicata, alla fine, irrecuperabile. Il 25 marzo scorso la Giunta ha disposto la liquidazione coatta amministrativa della coop Mimosa, nominando il commissario liquidatore. Sul fronte dei lavoratori, ad oggi risultano regolarmente pagate le retribuzioni e non si registrano arretrati sugli altri versamenti correlati al rapporto di lavoro. Si prospetta ora la prosecuzione delle attività aziendali attraverso il loro esercizio provvisorio, per consentire il perfezionamento del trasferimento della grande maggioranza dei lavoratori ad altre imprese, che proseguiranno con la fornitura dei servizi al posto di Mimosa. Ciò si renderà possibile grazie all’intraprendenza di più soggetti, in primi del sistema cooperativo trentino. Infine il vicepresidente Tonina ha ricordato che durante l’esercizio provvisorio dell’attività nell’ambito della procedura di liquidazione coatta amministrativa della cooperativa, le retribuzioni dei lavoratori sono garantite in quanto classificate tra le poste in prededuzione. dei lavoratori.

La replica. Degasperi si è detto parzialmente soddisfatti per le rassicurazioni date sul fronte del pagamento delle retribuzioni dei lavoratori e sul loro trasferimento ad altre imprese che hanno saputo cavalcare l’onda del Covid. Per il consigliere però l’assessore non ha risposto alla domanda circa quali siano le operazioni di riorganizzazione tentate, come pur sul fronte dei tentativi di ricapitalizzazione effettuati. I lavoratori hanno chiesto un’assemblea al liqudatore una settimana fa ma nessuno ha risposto. Occorre che qualcuno si interfacci con loro. Anche il sistema di controllo contabile per Degasperi non funziona in termini di verifica, vigilanza e allerta dal momento che si è arrivati ad accertare solo nel luglio scorso che la società era “cotta”.

 

 

Lorenzo Ossanna (Patt): moderare la velocità tra il centro Europa e Civezzano.
Ossanna ha chiesto alla Giunta se intenda predisporre sistemi per il contenimento della velocità nel rettilineo della strada provinciale 17, denominata “delle campagne”, che dalla rotatoria del centro commerciale Europa arriva all’abitato di Civezzano, costeggiata da un marciapiede e che presenta numerosi

attraversamenti pedonali.
La risposta. L’assessore e vicepresidente Tonina ha precisato che il problema riguarda aspetti comportamentali di guida non rispettose del codice della strada. Lungo questo tratto stradale il codice vieta espressamente l’installazione di dossi rallentatori.

La replica. Ossanna ha spiegato che la sua interrogazione aveva lo scopo di stimolare il servizio provinciale competente a ridurre il pericolo. A questo scopo, ha aggiunto, anche l’installazione dei dossi rallentatori potrebbe risultare una soluzione percorribile.

 

 

Katia Rossato (FdI): eliminare i ruderi e ricostruire il rifugio Pian dei Fiacconi.
La consigliera ha chiesto alla Giunta se abbia valutato la possibilità di demolire i ruderi del rifugio Pian dei Fiacconi (Marmolada, 2.626 metri slm), travolto 2 anni fa da una valanga, e se intenda sostenere economicamente la sua ricostruzione, dal momento che non pare sia stata attivata la procedura d’urgenza prevista in questi casi (art. 53 della legge provinciale sui lavori pubblici) che avrebbe permesso al Comune di Canazei di liberare subito l’area dai resti, consentendo di procedere al rifacimento.

La risposta. L’assessore Tonina ha informato che ad oggi la legge permette alla Provincia permette di concedere agevolazioni per investimenti fissi ai proprietari di rifugi alpini, stabilendo che per le iniziative di approvvigionamento energetico, idrico e di smaltimento dei reflui, le agevolazioni possano essere concesse, in alternativa ai proprietari o gestori, ai soggetti che realizzano l’iniziativa ed erogano il conseguente servizio. Per gli investimenti fissi il contributo in conto capitale può essere concesso fino al 50% delle spese ammissibili, elevabili al 70% per i rifugi alpini con bassa redditività potenziale ed elevata valenza alpinistica. Per l’approvvigionamento idrico, energetico e per lo smaltimento dei reflui, il contributo in conto capitale può essere concesso nella misura massima del 70% delle spese ammissibili, elevabile fino al 90% per i rifugi alpini con bassa redditività potenziale ed elevata valenza alpinistica. Per il rifugio Pian dei Fiacconi l’ipotesi è di costruire un nuovo rifugio in una nuova collocazione vicina a quella attuale, ma differente, dal momento che esso si trova in area “Dolomiti Unesco” e che quindi vi sono valutazioni sulla “tutela della Marmolada” che soggiacciono a discipline speciali.

 

 

Luca Zeni (Pd): che ne è del Gruppo di lavoro sulla “salute di genere specifica”?
Il consigliere ha chiesto alla Giunta quante volte nel corso dell’attuale legislatura si è riunito il gruppo di lavoro permanente sulla “salute di genere specifica” istituito nel 2017 e rinnovato nel 2020 e con quali esiti, come si coniuga tale attività con la scelta politica di spostare la competenza sulla parità di genere all’Agenzia per la famiglia e come si intende procedere per rilanciarne l’azione.

La risposta. L’assessora alla salute Segnana ha ricordato che nel febbraio 2020 la Giunta aveva istituito il gruppo di lavoro, la cui costituzione è stata poli rinnovata nel 2021. ha poi ricordato i diversi eventi e convegni specialistici organizzati nel corso della legislatura su questo tema. A seguito della pandemia ulteriori eventi sono stati sospesi. Il tavolo della medicina di genere è convocato per il prossimo 20 aprile. Il Tavolo è composto da rappresentanti di tutti i soggetti interessati all’argomento ed è stato collocato nel settore delle pari opportunità.

La replica. Per Zeni l’assessore ha confermato i suoi timori e cioè da due anni su un tema così importante non si sta facendo nulla. Eppure, ha ricordato, il coordinamento è in mano all’assessorato alla salute. Zeni ha salutato “con gioia” la convocazione di una nuova seduta auspicando che l’attività su questo tema importante riprenda pienamente.

 

 

Luca Guglielmi (Fassa): modificare le norme per le Associazioni di primo soccorso.
Guglielmi ha chiesto alla Giunta se esista la possibilità di modificare in tempi brevi la normativa nazionale sul Terzo Settore, per consentire ai lavoratori dipendenti delle Associazioni di primo soccorso del Trentino di fare anche del volontariato.

La risposta. L’assessora Segnana ha spiegato che gli uffici provinciali hanno appurato che la Provincia non può intervenire al posto dello Stato per modificar la disciplina nazionale sul Terzo Settore, che oggi vieta espressamente ai dipendenti di prestare attività di volontariato a servizio del loro datore di lavoro per evitare rischi di sfruttamento del personale. Peraltro la Giunta ha chiesto al Ministero di avviare un iter per modificare la normativa statale in modo da permettere attività di volontariato quando si tratta di dipendenti di enti impegnati nelle associazioni di primo soccorso. Fin’ora però – ha concluso Segnana – non è ancora pervenuta nessuna risposta.

La replica. Guglielmi ha apprezzato l’iniziativa della Giunta e si è augurato che la richiesta di modifica inoltrata a Roma ottenga un riscontro positivo a beneficio e per la valorizzazione delle attività volontariato trentino che opera per il primo soccorso.

 

 

Sara Ferrari (Pd): scuole d’infanzia, il progetto del sistema misto procede?
Tenuto conto dell’ordine del giorno n.75 approvato durante la sessione di bilancio dello scorso dicembre, che ha impegnato la Giunta ad elaborare entro la fine del 2022 un sistema misto di copertura del servizio delle scuole dell’infanzia in collaborazione con i soggetti del Terzo Settore, Ferrari ha chiesto alla Giunta a che punto sono le interlocuzioni con questi enti per una sperimentazione del sistema misto già quest’anno.

La risposta. L’assessore Bisesti ha assicurato che il Tavolo costituito sul tema anche con le realtà del Terzo Settore sta lavorando per introdurre il sistema misto prefigurato durante l’emergenza dovuta alla pandemia. L’ultimo incontro è stato nel mese scorso e ad oggi è stata attivata un’analisi delle esperienze delle estati scorse. L’obiettivo è la sostenibilità, la capillarità e l’inclusione. A fine anno sarà predisposto un documento su questo tema. In parallelo – ha spiegato Bisesti – il Servizio provinciale competente sta operando per avviare alcune sperimentazioni del sistema misto già nel mese di luglio di quest’anno, sperimentazioni da inserire in “alcune scuole dell’infanzia che manifesteranno interesse”. Queste iniziative sperimentali dovranno integrarsi con la progettualità pedagogica e la programmazione educativo-didattica di ciascuna scuola. La Giunta – ha concluso l’assessore – metterà a disposizione le risorse necessarie per garantire la riuscita di questa sperimentazione potenziando il servizio.

La replica. Ferrari ha accolto con soddisfazione la risposta. “Attendiamo l’analisi per fine anno – ha dichiarato – per capire quali sono le condizioni richieste per costruire questa soluzione”. Ha infine suggerito di inserire nel Tavolo impegnato su questo tema anche rappresentanti dei lavoratori che potrebbero di contribuire alla progettazione risolvendo in anticipo eventuali problemi.

 

 

Alessia Ambrosi (FdI): perché la gara per concessioni idroelettriche?
Alessia Ambrosi, Fratelli d’Italia, ha chiesto alla Giunta di conoscere le ragioni della volontà di mettere a gara le concessioni idroelettriche, contrariamente sia alle norme che alla volontà manifestate dagli altri stati membri dell’Unione Europea.

La risposta. L’assessore Tonina, condividendo l’esigenza di salvaguardare l’utilizzo dell’acqua del Trentino a fini idroelettrici da speculazioni o cattive gestioni avulse dal nostro territorio, ha ricordato il suo intervento durante le audizioni della decima Commissione del Senato sul ddl sulla concorrenza. Ddl che contiene una norma riferita alle concessioni idroelettriche, su cui è stato proposto un emendamento volto ad allineare le scadenza previste dallo Statuto speciale del Trentino Alto Adige in materia di concessioni di Gdi, con quelle previste dall’ordinamento nazionale e fissato al 31 luglio 2024. Tonina ha ricordato di aver spiegato alla Commissione del Senato le ragioni per cui questo termine è eccessivamente ravvicinato. Proseguendo, ha spiegato che tenuto conto del mutato quadro anche europeo volto a concretizzare un piano di disponibilità di energia elettrica meno dipendente da fonti esterne all’Ue e più orientato ad un mix di generazione di energia da fonte rinnovabile, a livello nazionale si dovrebbe privilegiare una rimodulazione in aumento delle attuali durate delle concessioni idroelettriche a fronte dell’implementazione da parte degli operatori di piani di investimento straordinari che potrebbero incrementare la vita tecnica utile di questi asset (destinati ad entrare nel patrimonio pubblico regionale e provinciale alla scadenza delle concessioni stesse) e migliorare l’inserimento ambientale degli stessi con indubbie ricadute positive sui territori anche in termini economici e occupazionali. Nel caso della Provincia – ha proseguito Tonina – la rimodulazione richiesta potrebbe essere oggetto di “rinegoziazione dei rapporti concessori” delle concessioni vigenti. Questo – ha aggiunto l’assessore – anche tenuto conto del ruolo svolto da Dolomiti Energia che ha prodotto ricadute sul nostro territorio. Quindi la Provincia propone una riassegnazione delle concessioni che, pur nel rispetto dei principi europei di libero mercato, favorisca o comunque non ostacoli nel breve-medio periodo lo sviluppo e il potenziamento delle infrastrutture energetiche in Trentino. Le strutture provinciali sono in ogni caso tenute in questa fase a dare piena attuazione al quadro normativo vigente, a partire dall’articolo 13 dello Statuto di autonomia e dalla relativa disciplina provinciale, laddove la riassegnazione prevede modalità anche diverse dalla gara e volte ancor più alla valorizzazione di profili di tutela ambientale e territoriale.

La replica. Ambrosi ha replicato che la centrale di Vermiglio era stata data alla comunità locale come ristoro dai danni subiti nell’ultima guerra mondiale. Sarebbe quindi grave mettere a gara la concessione per la gestione di una centrale come questa.

 

 

Gianluca Cavada (Lega): pulizia ciclabili di Fiemme e Fassa, si può anticipare?
Gianluca Cavada ha chiesto alla Giunta se sia possibile attivarsi in anticipo rispetto agli anni scorsi per la pulizia delle vie ciclopedonali di Fiemme e Fassa, che durante la stagione invernale vengono allestite per la Marcialonga e che solitamente nei mesi di maggio vengono liberate dal personale Sova e da quello del Progettone.

La risposta. L’assessore Spinelli ha ricordato che al termine della stagione sciistiche permangono alcuni tratti di neve ghiacciata che impediscono di garantire la sicurezza dell’intervento. Si prevede quindi di iniziare i lavori per la pulizia della pista il 18 aprile prossimo, non appena condizioni di percorribilità garantiranno la sicurezza. Il Sova comunque disponibile a collaborare con i Comuni per la riapertura della ciclabile.

La replica. Cavada ha sollecitato l’avvio della pulizia al più presto perché le famiglie possano percorrere la ciclabile in sicurezza favorendo con la loro riapertura il prolungamento della stagione turistica.

 

 

Devid Moranduzzo (Lega): quali sono le linee d’azione per la ex Sloi?
Devid Moranduzzo ha chiesto di conoscere quali sono le linee di azione discusse durante un incontro avvenuto a Roma il 29 marzo con Rfi, la Provincia, il Ministero e il Comune di Trento, che si possono adottare per la bonifica delle aree inquinate Ex Sloi.

La risposta. L’assessore Tonina ha confermato che nelle interlocuzioni con il Ministro Cingolani è stato esaminato l’iter fin qui eseguito relativamente agli oneri gravanti sui proprietari. Si è constatato che in questo caso il modello di pianificazione partecipata non abbia prodotto tangibili passi in avanti per le aree di Trento nord dal lontano 2001, quando queste aree furono classificate come Sin (Siti di interesse nazionale). Tenuto conto di questo la Provincia, il Comune di Trento e Rfi hanno condiviso di procedere alla costituzione di un Tavolo di lavoro congiunto che esplori una nuova modalità di approccio al problema: si ipotizza – ha ricordato Tonina – di passare alla individuazione di eventuali fabbisogni di utilizzazione pubblica di tutte o di parte delle aree in questione, con conseguente iter espropriativo, anche ricorrendo a modalità di variante semplificata secondo l’iter legislativo in corso. “Evidente – ha concluso l’assessore – che l’eventuale acquisizione e realizzazione pubblica dovrà tener conto dello stato degradato delle aree e avvenire dunque in modo coerente, anche sotto il profilo finanziario, con prerogative ed oneri dei proprietari, senza sostituzione pubblica degli obblighi sostanziali privati dei proprietari”.

La replica. Moranduzzo ha auspicato che si trovi un accordo e di far partire i lavori per la bonifica dell’area e che il Tavolo di confronto vada avanti perché si possa valorizzare quella porzione di territorio a beneficio dei cittadini.

 

 

Alex Marini (Misto – 5 Stelle): quanti i beneficiari del fondo vittime lavoro?
Alex Marini ha chiesto alla Giunta a quanto ammonti il numero dei beneficiari del fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro o in attività di volontariato, e a quanto ammontino i contributi concessi nell’ambito dello stesso fondo a partire dalla data di istituzione fino ad oggi.

La risposta. L’assessora Spinelli ha ricordato che la misura massima di contributo è di 25.000 euro e che possono chiedere e ottenere questa sovvenzione i nuclei familiari in possesso dei requisiti richiesti dai criteri definiti dalla Giunta. Ha concluso informando che dal 2012 ad oggi i contributi erogati ammontano complessivamente a 138.805 euro.

La replica. Marini ha notato che il contributo è stato erogato solo 6 volte in 11 anni e non si capisce perché in nessun caso sia stato raggiunto il massimale previsto di 25.000 euro. A suo avviso quindi la legge andrebbe rivista perché diventi più efficace, considerato visto il crescente numero di incidenti e infortuni anche mortali sul lavoro. E che in Trentino l’anno scorso vi sono stati 19 decessi, cosa che collocato la nostra provincia in zona rossa perché ai primi posti in Italia. Marini propone quindi di
aumentare gli indennizzi e chiede alla Giunta di impegnarsi sia a ridurre il numero di infortuni sia a sostenere le famiglie che hanno al proprio interno una vittima.

 

 

Paolo Zanella (Futura): femminicidi, quale prevenzione nelle scuole?
Alla luce dei 4 femminicidi che nell’arco di 4 anni sono stati commessi in Trentino, Paolo Zanella ha chiesto alla Giunta se intenda mettere in atto interventi preventivi in tutte le scuole trentine sulla base dell’esperienza svolta dal 2014 al 2018 con gli 82 i percorsi di “educazione alla relazione di genere” in 23 scuole.

La risposta. L’assessora Segnana ha ricordato tutte le iniziative messe in campo dalla Provincia negli ultimi anni segnalando in particolare che Vivoscuola, il portale provinciale della scuola trentina, offre una pagina sulla “educazione di genere” con una sezione “materiali” che presenta linee guida sul tema e a sostegno delle donne vittime di violenza e propone iniziative per contrastare la violenza sulle donne e la parità di genere anche in collegamento con la Commissione pari opportunità. Attingendo a queste informazioni offerte dal portale ogni istituzione scolastica può trovare gli elementi per progettare attività di prevenzione e di contrasto della violenza di genere e di sensibilizzazione sulla parità. Nel 2022 sono stati approvati criteri e risorse destinate a questo scopo pari a 90.000 mila euro. Anche i soggetti privati possono presentare alla Provincia una domanda di contributo su questi temi entro il 19 aprile. Per la prevenzione – ha concluso Segnana – sono sono state create le condizioni per realizzare interventi educativi strutturati sulla comprensione della violenza e per poterne riconoscere le tracce nella scuola.

La replica. Zanella si è dichiarato molto insoddisfatto della risposta “perché – ha lamentato – forse alla luce di quanto stia succedendo in Trentino e dell’esistenza di una strategia statale per contrastare la violenza di genere e promuovere le pari opportunità, bisognerebbe che la Provincia tornasse a fare quello che faceva. La violenza sulle donne non si combatte con la compilazione di moduli ma con la prevenzione lavorando sulla asimmetria nei ruoli all’interno delle scuole. Come si faceva fino al 2018. Da 100.000 euro le risorse sono scese a 90.000 euro perché è stato tolto il bando per i corsi nelle scuole che andavano invece resi obbligatori. La politica in questo settore si fa facendo un passo in più e non in meno. E questo è vergognoso e dimostra che la politica della Giunta è indirettamente responsabile della violenza sulle donne.

 

 

Marini si ripropone per la vicepresidenza del Consiglio provinciale.

Terminato il question time, il presidente Kaswalder ha chiesto se vi sono nominativi proposti per il punto successivo all’ordine del giorno, riguardante la carica vacante di vicepresidente del Consiglio provinciale. Alex Marini (Misto-5Stelle) è tornato a proporre al propria candidatura. Rispondendo a Ugo Rossi (Misto-Trentino in Azione), il presidente ha detto che a questo punto si dovrebbe votare. La capogruppo del Pd Sara Ferrari ha chiesto allora una sospensione dei lavori per una riunione delle minoranze. Sospensione concessa dal presidente. Si riprende alle 15.00.

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.