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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA MATTINATA: « CONFRONTO SU EPISODI DI MOLESTIA ADUNATA ALPINI, ANCORA OSTRUZIONISMO DDL MASÈ SU TERZA PREFERENZA »

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13.04 - mercoledì 11 maggio 2022

Consiglio, continua l’ostruzionismo sul ddl Masè sulla terza preferenza. Lungo dibattito sugli episodi di molestia all’adunata degli Alpini di Rimini. Ferrari e Zanella: dall’Ana deve venire una condanna decisa. La maleducazione non c’entra, sono state molestie sessuali. Dalzocchio: le responsabilità sono individuali, niente condanne generalizzate.

Chiusa la parentesi sulle dichiarazioni del presidente della Commissione antimafia Nicola Morra e ripreso l’ostruzionismo sul ddl Masè sulla terza preferenza con l’alternanza di genere Una serie di interventi sugli odg (si è arrivati al numero 75, ma 70 sono saltati ieri per l’assenza giustificata di Lucia Coppola, e rimangono ancora 555 a firma Zanella di Futura e Ferrari del Pd) e che hanno toccato molti dei temi che riguardano i rapporti e la parità di genere. Si è parlato anche degli episodi di molestie avvenuti all’adunata degli Alpini di Rimini.

Per Ferrari, brutti esempi di una mentalità arretrata e intrinsecamente patriarcale e gravemente offensivi nei confronti delle donne che ne sono state vittime. Mara Dalzocchio, capogruppo Lega, ha detto che va separata la responsabilità individuale da quella del Corpo degli Alpini che ha dimostrato di essere da sempre prezioso e in prima linea nel campo della solidarietà. Quindi, sì alla condanna dei comportamenti individuali ma no alle accuse generalizzate agli Alpini. L’Ana, ha concluso, ha preso le distanze da comportamenti messi in atto da persone che però non sappiano se fanno o no parte del Corpo.

Poi l’esponente leghista ha ricordato che tutti gli episodi di molestia vanno condannati, anche quelli accaduti a Capodanno a Milano. Tonini (Pd), ricordando le severe parole di condanna del ministro della difesa Guerini, ha affermato che non si difendono le istituzioni anche le più preziose (ha fatto l’esempio dei Carabinieri e del caso Cucchi) tollerando comportamenti inaccettabili, anche se fossero stati compiuti da uno solo.

Perché gli episodi di Rimini non sono degni della storia e del cappello degli Alpini. Zanella ha aggiunto che nessuno intende criminalizzare gli Alpini, ma l’Ana dovrebbe condannare e denunciare con fermezza questi atteggiamenti che non si possono declassare a semplici episodi di maleducazione perché si tratta di molestie sessuali. Sara Ferrari ha detto che questi atteggiamenti (che un tempo sarebbero stati ritenuti normali) sono “tossici” anche per gli uomini e per gli Alpini.

Ma ciò non significa una condanna generalizzata del Corpo. Alex Marini (5 Stelle), invitando a chiudere il dibattito su questa questione, ha proposto di invitare il presidente nazionale dell’Ana in commissione, senza contrapposizioni, per capire cosa è accaduto a Rimini e elaborare linee guida per evitare altri episodi di questo tipo.

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