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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * GIOVANI: « APPROVATA ALL’UNANIMITÀ LA MOZIONE PER LA LORO PARTECIPAZIONE ALLA VITA POLITICA ED AMMINISTRATIVA »

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17.02 - martedì 24 maggio 2022

Consiglio provinciale con e per i giovani: approvata all’unanimità la mozione per la loro partecipazione alla vita politica e amministrativa

Si è conclusa con l’approvazione all’unanimità di una mozione da tutti consivisa la seduta congiunta dell’assemblea legislativa con il consiglio provinciale dei giovani di questa mattina. Il testo era stato sottoscritto dai capigruppo con la collaborazione del consiglio provinciale dei giovani che hanno partecipato attivamente alla seduta. L’organismo, composto da 11 membri e attualmente guidato da Eleonora Angelini, istituito con la legge 7 del 2009 per promuovere la partecipazione e la rappresentanza dei giovani nelle istituzioni pubbliche del Trentino, ha l’obiettivo di costituire un’opportunità per rafforzare la loro cittadinanza attiva. Strumento di consultazione per proposte e pareri sulle tematiche attinenti ai giovani e al loro mondo, tra gli obiettivi della legge istitutiva anche i rapporti con il Consiglio provinciale “senior” e la convocazione di una seduta annuale congiunta, concordata tra i Presidenti dei due organismi. Quella di oggi è stata la prima seduta congiunta della legislatura.

 

Il Presidente Fugatti

Il Presidente della Giunta Maurizio Fugatti, intervenendo in apertura, ha ricordato la proclamazione del 2022 “anno dei giovani” e ha richiamato l’importanza di far sentire la voce dei giovani dello spazio alpino in Europa. Ha quindi citato brevemente le iniziative nell’ambito di Eusalp ed Euregio e l’XI Festival della gioventù dell’Euregio, modello di successo e occasione di incontro e amicizia transfrontaliera, che si terrà in Trentino dal 21 al 24 settembre sul tema “Innovazione e tradizione”.

 

La Presidente del Consiglio provinciale dei giovani

La Presidente del Consiglio provinciale dei giovani Eleonora Angelini ha ripercorso le tappe del lavoro svolto dall’organismo e organizzato in diverse macro aree, nell’ambito della formazione (con moduli incentrati sull’autonomia, la storia, la cultura, l’economia del Trentino, anche in occasione dei 50 anni dal Secondo Statuto); nell’ambito dei rapporti dei giovani con la politica (analizzando le ragioni sociali, linguistiche, generazionali che allontanano/avvicinano i giovani alle istituzioni ed elaborando le due iniziative legislative: da un lato di modifica della legge 7/2009 sulle procedure che riguardano il Consiglio dei giovani, dall’altro con l’offerta ai giovani di opportunità di conoscenza della gestione, amministrazione e funzionamento dell’articolato sistema dell’autonomia provinciale arrivando all’elaborazione di una proposta di modifica della legge 10/2010 introducendo l’artyicolo 13bis “Ricambio generazionale”, che favorisca la nomina di candidati under 35 nei cda. Infine, un quarto ambito di attenzione, quello della ricerca e della promozione dei rapporti con le associazioni trentine. L’obiettivo, ha concluso Angelini, è fare in modo che le nostre proposte siano condivise e diventino patrimonio dell’intero consiglio provinciale: noi abbiamo dialogato con la maggioranza e con la minoranza perché la politica ha le sue logiche ma davanti ad argomentazioni impellenti che riguardano i giovani l’interesse deve essere comune.

 

La mozione traversale

Il documento di mozione 514 condiviso da tutti, illustrato dal primo firmatario Luca Guglielmi (Lista Fassa) che è anche il più giovane tra i consiglieri provinciali, mira a promuovere la presentazione di disegni di legge volti, rispettivamente, a modificare la legge provinciale 10/2010, sulle nomine e designazioni di competenza della Provincia, per introdurre il principio del ricambio generazionale, e la legge provinciale 7/2009, istitutiva del Consiglio provinciale dei giovani, per semplificare e rendere più funzionale la procedura di nomina del Consiglio provinciale dei giovani.

 

La parola ai giovani

Hanno poi preso la parola i consiglieri “giovani” a cominciare da Luigi Rivieccio, che ha illustrato gli aspetti migliorativi e le modalità per rendere più fluido il processo decisionale e le nomine del Consiglio dei giovani.

La vicepresidente Sanà Sadouni ha richiamato l’attenzione sul senso di appartenenza e sulle difficoltà patite dai giovani durante la pandemia, ricordando l’impegno per la riapertura dei luoghi di socialità, di confronto e di partecipazione, a partire dall’Università, evidenziando l’importanza di incontri come quelli odierni tra giovani e istituzioni.

Il segretario del Consiglio dei Giovani Raffaele Amistadi si è soffermato sull’importanza per i giovani delle esperienze e iniziative di respiro europeo ed ha ricordato il sogno interrotto di Antonio Megalizzi, esprimendo l’auspicio che la Provincia di Trento sostenga i giovani in questo senso, così come anche nella promozione della cooperazione transfrontaliera in seno all’Euregio.

 

Aronne Mattedi, studente del Rosmini di Trento ha espresso al voglia di conoscere e vivere maggiormente il territorio trentino da parte dei giovani, proponendo di realizzare dei piani di fattibilità per promuovere collegamenti ferroviari o riabilitare ex tracciati dismessi al fine di abbattere il traffico e rispettare nel contempo l’ambiente. Una suggestione in più: la creazione di una tariffa di mobilità uniforme e di un pass regionale unitario perché, ha concluso, per il successo della regione europea a lungo termine occorre maggiore interazione e conoscenza reciproca.

 

Cristiano Demattè, dell’alberghiero di Levico Terme ha posto l’accento sui temi del lavoro e della sicurezza nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, esperienze formative importantissime, sottolineando l’importanza di saper coniugare libertà di lavoro per lo stagista con la necessità dell’affiancamento con un turor aziendale, sopratutto per i lavori più “delicati”.

 

La Presidente della Consulta degli studenti Martina Bulgarelli ha centrato il suo intervento sul tema dell’inclusività richiamando un sondaggio cui è seguito un documento di proposte a partire dall’utilizzo della carta riciclata nelle scuole, dalla dotazione di borracce refill, dalla rimozione della plastica nei distributori automatici e la promozione della riciclata nelle scuole, promuovere attività formative di sensibilizzazione della popolazione studentesca al rispetto e alla difesa dell’ambiente, come l’istituzione della giornata di raccolta dei rifiuti o per la piantumazione di alberi. Infine, Bulgarelli ha svolto una riflessione sull’impatto devastante della pandemia per gli studenti e sulle gravi conseguenze di disorientamento e fatica delle modalità di dad sul settore giovanile, privato degli spazi educativi, scolastici, sportivi.

 

Aksha Asfaq, studentessa del Liceo Da Vinci ha illustrato gli esiti del sondaggio “Discriminazione tra i banchi” condotto su oltre 350 studenti dal quale emerge che ci sono ampi margini di miglioramento nel rispetto, condivisione e valorizzazione delle diversità anche nel contesto scolastico trentino.

 

Giuliano Tonolli ha chiesto considerazione e ascolto da parte della comunità, delle istituzioni e della politica. I cuccioli che stanno crescendo sono destinati a sostituire un giorno i propri genitori con il rischio di non avere le conoscenze e le basi per costruire il proprio futuro. Si è appellato alla politica affinché si prenda cura dei propri giovani perché il desiderio di combattere per la propria terra è forte nei giovani, ma per sfruttarlo al meglio serve una guida forte: noi giovani abbiamo bisogno di voi, ha concluso.

 

Gli interventi dell’assessore e dei capigruppo

L’assessore Mirko Bisesti ha elogiato i ragazzi per le riflessioni e gli spunti offerti. Ha proposto una modifica al dispositivo della mozione per la quale ha chiesto una sospensione

Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha confessato l’emozione in alcuni passaggi degli interventi “tutti di qualità, di passione e di grande competenza”. Ha nel contempo espresso amarezza per aver perso tre anni di tempo (questa è la prima volta che l’organismo incontra il Consiglio provinciale quando la legge prevede un appuntamento annuale) suggerendo di adeguare il regolamento del Consiglio provinciale e la legge istitutiva del Consiglio dei giovani per rafforzarne il ruolo.

A nome dei colleghi Sara Ferrari (PD) ha ringraziato per le suggestioni e gli spunti preziosi portati dai ragazzi. Quello che imparate vi chiediamo di trasmetterlo ai vostri pari affinché la politica non venga fraintesa, non appaia distante o poco costruttiva, quando deve essere partecipazione, confronto, assunzione di responsabilità, cittadinanza attiva e competenze maturate sul territorio. L’assunzione di responsabilità giovanile deve essere sostenuta e riconosciuta dalle democrazie e la proposta di promuovere la presenza dei giovani nelle nomine va in questa direzione, ha concluso garantendo massimo impegno anche nell’interlocuzione con i giovani.

Anche Ugo Rossi (Azione) ha apprezzato gli interventi non banali dei giovani ed ha suggerito l’importanza di introdurre dei meccanismi per valutare l’impatto generazionale delle norme sulle future generazioni. Giusto concentrarsi sulla partecipazione dei giovani alla cosa pubblica, dunque, ma sarebbe opportuno focalizzare l’attenzione anche su cosa si fa e su come impatta sui giovani.

Per Lucia Coppola (Misto-Verdi) le aule del Consiglio devono essere trasparenti a tutti i cittadini, in particolare ai giovani. Coppola ha esortato a non restare indifferenti alle storie degli altri, appellandosi alla necessità di farsi carico delle differenze e delle diversità, del tema della disabilità e delle diversità di genere. Ha inoltre elogiato l’universo del virtuoso associazionismo trentino, sollecitando al tema del valore dei beni collettivi.

Paola Demagri (Patt) ha ringraziato per gli interessanti argomenti proposti ed ha portato il saluto dei giovani autonomisti che si interrogano su istanze molto simili a quelle illustrate oggi, che sono quelle dei giovani intenzionati ad affrontare il futuro. Accettate il linguaggio vecchio, l’importante è che sia serio, chiaro e denso di contenuti perché a volte ci si deve adeguare all’interlocutore. Ha poi chiesto che nell’articolo 13bis suggerito a modifica della legge 10/2010 la parola “ricambio” sia sostituita con la parola “convivenza”, che da più garanzia di confronto e reciproca accettazione.

Paolo Zanella (Futura) ha rilevato che il consiglio dei giovani ha più donne di quello provinciale (4 su 11), delle quali due di origine straniera in rappresentanza di un mondo che sta cambiando e che i giovani hanno il compito e la responsabilità di guidare in futuro. Le disuguaglianze generazionali vanno ripianate, ha aggiunto, osservando che la proposta di mozione va bene così com’è, mantenendo la dicitura “ricambio generazionale”, pur comprendendo la riflessione della collega Demagri sulla “convivenza”. Io avevo suggerito il percorso di iniziativa popolare che avrebbe avuto il vantaggio di condividere la proposta con la cittadinanza, ha concluso, pur garantendo massimo sostegno alla proposta in discussione.

La consigliera di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi (Fratelli d’Italia) ha apprezzato l’emozione e i contenuti degli interventi e delle proposte dei ragazzi, elencando gli impegni della quinta commissione da lei diretta sui giovani e sui loro interessi. In parte la politica non sa ascoltare i giovani e non sa dare loro le certezze di cui hanno bisogno, ha ammesso, ma la passione e la voglia di creare un futuro è venuta forte dagli spunti offerti oggi e ci impegneremo a portarli avanti.

Mara Dalzocchio, capogruppo della Lega, ha citato la presidente del consiglio provinciale dei giovani Angelini, che ha giudicato “una vittoria sedere qui con voi oggi”. “Questo vuol dire che il messaggio di quanto sia importante la vostra partecipazione, è arrivato a voi oggi”, ha commentato Dalzocchio. I giovani sono la parte più preziosa della società ma in certi settori sono molto defilati. Il Trentino conta ad esempio su una grande forza, quella del volontariato, in cui i giovani sono però poco coinvolti. La consigliera ha parlato anche del problema della discriminazione, osservando però di fronte alle diversità dei giovani presenti, che “il futuro è convivere bene assieme”, sentirsi partecipi della società per allontanare le discriminazioni.

Vanessa Masè (La Civica) ha apprezzato la frase “non possiamo passare per giovani sdraiati” pronunciata stamane da un intervento di uno dei membri del consiglio provinciale dei giovani. Questa voglia di dimostrare chi sono e come la pensano anche attraverso le critiche è vitale per i giovani. Masè ha proseguito con un accenno al linguaggio e alla capacità di utilizzare un ampio numero di termini, che rappresenta una ricchezza indispensabile per la politica: da questa seduta i giovani possono trarre un insegnamento importante. Ancora: la scuola trentina ha trasmesso ai giovani durante la pandemia che anche loro non devono chiudersi ma continuare a confrontarsi con gli altri, con toni educati e ricordando sempre che dietro le posizioni politiche c’è sempre la persona.

 

Le repliche finali

Luca Guglielmi, primo firmatario della mozione proposta, ha ricordato la propria esperienza scolastica di capoclasse e di componente della consulta degli studenti e poi di consigliere ladino che ha preparato l’impegno diretto in politica e nelle istituzioni. Questo a significare che è necessario assecondare le proprie passioni e percorrere la propria strada anche verso la politica, senza attendere l’aiuto di nessuno. Guglielmi ha esortato i giovani a credere in questo percorso, ad assecondare le proprie inclinazioni assicurando la disponibilità ad aiutarli da parte di tutti i consiglieri provinciali.

La presidente del Consiglio provinciale dei giovani Angelini ha apprezzato che agli amministratori intervenuti stia a cuore la questione del ricambio generazionale e la volontà di sostenere le loro istanze. Ha sottolineato che i giovani non sono rottamatori ma a favore deella convivenza. Il ricambio generazionale avviene quando la generazione emergente si avvicina agli adulti e prepara un cambio di passo. Giusto per Angelini è prevedere, come sollecitato dal consigliere Rossi, un’analisi dell’impatto generazionale delle leggi provinciali. Sul concetto di inclusione o integrazione la presidente ha osservato che il problema per i ragazzi con radici all’estero non è il non sentirsi italiani. “Siamo tutti giovani trentini e ci stiamo dando da fare”. Angelini ha chiesto un incontro tra il consiglio provinciale dei giovani con i capigruppo per firmare i due disegni di legge proposti.

 

Mozione votata all’unanimità.

Messa in votazione dal presidente Kaswalder la mozione 514, il cui testo è rimasto invariato rispetto a quello inizialmente proposto, è stata approvata all’unanimità dai 24 consiglieri provinciali presenti.

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