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CISL MEDICI – TRENTINO * TAMPONI ANTIGENICI RAPIDI: PAOLI, « I MEDICI DI FAMIGLIA NON STANNO RICEVENDO LA RETRIBUZIONE PREVISTA DAL CONTRATTO DI LAVORO PER TALE SERVIZIO »

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13.14 - mercoledì 3 marzo 2021

In seguito alle notizie che abbiamo raccolto presso i nostri iscritti, veniamo a conoscenza che i medici di famiglia, in questo momento sacrificati in un immenso lavoro clinico nelle proprie sedi, con tamponi e vaccini compresi, non stanno venendo retribuiti per la indennità specifica prevista nel contratto di lavoro attuale, riguardante i tamponi antigenici rapidi ministeriali a cui si sono approcciati per aiutare Provincia e APSS, su loro richiesta, e che continuano ad effettuare nonostante il lavoro immane in assenza di segretarie e infermieri.

Tale ritardo nell’adempimento di un obbligo retributivo dimostra la sussistenza di carenze organizzative, che si sono verificate anche recentemente nella gestione della campagna di vaccinazione dei nostri pazienti ultranovantenni e ultraottantenni, ancor prima di quella dei vaccini ai docenti e personale scolastico, vaccinazione inserita fra l’altro nell’ultimo protocollo nazionale del settore di gennaio 2021.

L’accordo provinciale, firmato anche da Segnana e Benetollo, prevedeva che i medici di base e le guardie mediche vaccinassero, per primi, le persone ultraottantenni presso i propri ambulatori e a casa dei non deambulabili da subito(art.1 comma 2 dell’ACP 12 gennaio 2021). Al contrario APSS si è mossa disattendendo quanto sottoscritto e sottraendoci il compito di nostra spettanza, obbligando i grandi anziani a migrare, anche coloro che erano impossibilitati a prendere una autovettura, ai quattro angoli della nostra provincia, mettendo a rischio la loro salute e facendo perdere ore di lavoro ai loro accompagnatori.

Creando una marea di problematiche familiari, dovendo, i parenti, lasciare il lavoro quotidiano per accompagnare i propri anziani a farsi vaccinare fuori porta. Con l’esaurimento dei congedi parentali in moltissimi casi.
A ciò si aggiunga il flop attuale delle dosi vaccinali per il personale scolastico che, è notizia di oggi, sono minimamente state erogate dal personale dipendente aziendale, nei distretti, per un totale di meno di 500 dosi su un settore che annovera oltre 15.000 addetti.

Sottolineiamo che ai medici di base, invece, vengono centellinate le fiale, che a costo di innumerevoli sacrifici, devono andare a recuperare personalmente presso le sedi vaccinali di appartenenza, nel numero di una per settimana, quando non anche alcuna in alcuni casi.E vieppiù i tamponi, per i quali vengono richieste lungaggini iperburocratiche a vari uffici aziendali per ottenere quello che era già previsto in automatico, ogni settimana.Sottraendo tempo ai loro compiti pressanti e sempre più depotenziati a livello ambulatoriale nonchè ore di disponibilità nei confronti delle persone fragili e con patologie gravi.E in più sale lo scontento dei cittadini nei confronti dei loro medici perchè le visite del personale aziendale per fare i vaccini domiciliari non vengono presi in considerazione sulle richieste pressanti dei medici di famiglia pressati dai parenti degli anziani che non vogliono muoversi dal proprio luogo di residenza.

Ora, addirittura , la parte pubblica ci fa mancare le giuste indennità contrattualizzate a suo tempo per i tamponi antigenici rapidi consegnatici dalla Protezione civile, come previsto dall’accordo dell’anno scorso e questo ritardo va senz’altro stigmatizzato e va eliminato il prima possibile!

Chiediamo inoltre che APSS e Provincia, come in altre parti d’Italia, avviino immediatamente una campagna di tamponi salivari nei confronti di tutte le scuole trentine e diano la possibilità ai medici di famiglia di poter vaccinare, come previsto per legge, e che è già realtà in molte regioni a partire dal Lazio, i pazienti over 65 e quelli di ogni età con esenzione ticket per patologia cronica. Ma anche i propri assistiti anziani a domicilio ed in ambulatorio,se di loro gradimento. Come era previsto a gennaio 2021 nel nostro accordo provinciale.Tutto, troppo, ad oggi disatteso.

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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