(Fonte: Claudio Cia) – È notizia di questa mattina che fra i Comuni di Strembo e Bocenago è ceduto il viadotto, si parla di ben 30 centimetri, provocando una deviazione sulla SS239 e grossi problemi nel traffico (nonostante il pronto intervento della Polizia delle Giudicarie).
Nonostante le varie promesse e tutti gli entusiasmi della Pubblica Amministrazione, è ormai lampante che i ponti cedono anche da noi in Trentino, e quindi non solo in altre parti d’Italia.
Viene naturale ormai chiedersi quale sia il senso di inaugurare nuove opere pubbliche o costruire altre infrastrutture, spendendo un sacco di soldi pubblici, se poi non siamo neanche in grado di mantenere stabili quelle che sono già state costruite.
Forse è necessario fermarsi a riflettere per capire che è necessario conservare quello che ci è rimasto anziché imbarcarsi in altre opere mirabolanti e faraoniche. Considerando poi che non è il primo incidente che si verifica nelle Valli Giudicarie e nella nostra Provincia autonoma, è necessario fare quanto prima chiarezza in rispetto della cittadinanza.
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Premesso quanto sopra, si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere:
-) quali sono nello specifico le ragioni che hanno portato il viadotto sul Sarca, fra i comuni di Strembo e Bocenago, al cedimento;
-) quali sono i costi che dovranno affrontare i contribuenti della Provincia autonoma di Trento;
-) quanto tempo sarà necessario per risolvere quest’incidente.
A norma di regolamento, si chiede risposta immediata.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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Foto: da comunicato stampa