News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE

PICCOLI (CAMPOBASE) * NUOVO OSPEDALE TRENTO:« PICCOLA STORIA DI ORDINARIA ARROGANZA POLITICA E AMMINISTRATIVA, DA PARTE DELLA GIUNTA PAT »

Scritto da
07.10 - martedì 17 gennaio 2023

Piccola storia di ordinaria arroganza politica e amministrativa.
10 gennaio 2023: “decideranno i territori”, Fugatti dixit sul contestato ospedale di Cavalese.
12 gennaio 2023: invitata al dibattito pubblico organizzato da Campobase sul Nuovo ospedale universitario di Trento, l’Assessora Segnana si guarda bene dal partecipare ed evita il confronto che avrebbe costretto a qualche risposta.
13 gennaio 2023: la Giunta provinciale nomina un commissario (tale solo di nome visto che non ha alcun potere straordinario di accelerazione dei lavori) e decide di decidere (proprio così: decide di decidere ) sulla localizzazione (al Desert) senza evidentemente ascoltare i territori.

Non è passato neanche un giorno da un confronto di grande spessore a cui hanno partecipato i presidenti degli ordini professionali dei medici, degli infermieri, degli architetti e degli ingegneri, i sindaci di Trento e Rovereto con la partecipazione di oltre duecento persone, nel quale non vi sono state contrapposizioni pregiudiziali, ma ragionamenti seri e approfonditi sulla opportunità di un aggiornamento in tempi brevi della verifica tecnica che era stata fatta sette anni fa (ripeto: sette anni fa) sull’idoneità dell’area al Desert, quando ancora San Vincenzo non era disponibile.

Motivazione addotta:si è perso troppo tempo e bisogna decidere. Peccato che stiamo parlando di più di una decina d’anni, di fronte ai quali un mese in più, tenuto conto del fatto che si tratta non dell’ospedale di Trento, ma del perno di tutta la sanità provinciale, non farebbe alcuna differenza.

La sequenza dei tempi dimostra invece che la Giunta provinciale non tiene in alcun conto altre voci che non siano la sua, non quelle dei medici che si sono pronunciati molto chiaramente per una localizzazione diversa, non quella degli ordini che hanno partecipato al dibattito con posizioni articolate, non quella dei sindaci di Trento e Rovereto.

Anzi, i tempi dimostrano senza ombra di dubbio che la Giunta Pat ha voluto sbattere la spada di Brenno sulla bilancia per far capire che “qui comando io”. Legittimo, forse, sul piano amministrativo, davvero inqualificabile sotto quello dei rapporti con la comunità. Soprattutto perché le decisioni che avranno effetti su intere generazioni di chi vive in Trentino andrebbero suffragate da elementi tecnici e non da un generico: “occorre fare presto”. Per di più ignorando una richiesta del Sindaco di Trento di una verifica tecnica, con il conseguente, grave, sgarbo istituzionale.

Altrimenti rimane il dubbio che l’ipotesi San Vincenzo (che non è detto sia la migliore in assoluto) non possa essere nemmeno sfiorata, considerato che gli ingenti investimenti fatti per il concertone primaverile richiedono la giustificazione di ulteriori programmazioni in quell’area per allontanare ogni potenziale pericolo di contestazione dalla Corte dei Conti.

 

*

Paolo Piccoli
Campobase

 

Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.