Nella risposta ad una mia interrogazione che chiedeva informazioni sull’orso che vive nel recinto a San Romedio l’assessora Zanotelli ha tra l’altro dichiarato che l’area faunistica del Casteller è stata realizzata allo scopo di dare abitazione agli orsi problematici e che è idonea a ospitare fino a tre esemplari.
L’area è stata progettata con la consulenza dell’ISPRA, da esperti di benessere animale del Bioparco di Roma e il supporto del Ministero dell’Ambiente.
Le voci sono discordanti sull’ampiezza dell’area adibita ad abitazione degli orsi e avrei volentieri verificato di persona la zona se non mi fosse stato negato l’accesso alla visita dell’area Casteller. Pare che la mia presenza, che sarebbe stata naturalmente discreta, avrebbe disturbato M49 nel suo reinserimento nelle condizioni di assoluto isolamento. Per fortuna l’orso M49 ha tolto di sua iniziativa il disturbo evadendo dal recinto.
Interrogo pertanto il presidente della Provincia di Trento e l’assessora competente per sapere:
quanto misuri esattamente l’area del Casteller destinata ad ospitare gli orsi cosiddetti problematici;
in base a quale criterio si è stabilito che la misura dell’area sia idonea ad ospitare almeno tre orsi;
in base a quali parametri si ritenga che l’area faunistica del Casteller possa garantire una vita dignitosa, pur nella costrizione, agli orsi selvatici;
di conoscere e avere copia dei contenuti delle consulenze dell’ISPRA e del Bioparco di Roma a sostegno della tesi che l’area Casteller sia idonea a ospitare fino a tre orsi.
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Cons. Lucia Coppola