Venerdì 7 febbraio la Cassazione si esprime sul ricorso di Antonio Ciontoli, accusato di aver sparato a Marco Vannini. A partire dalle ore 21:25, su Retequattro, “Quarto Grado” segue la giornata chiave del dibattimento.
Con ospiti in studio e in collegamento, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero, a cura di Siria Magri, ricostruisce la vicenda che ha portato alla morte di Vannini: era la notte del 17 maggio 2015, il giovane di Ladispoli aveva 21 anni ed era fidanzato con la figlia di Ciontoli, Martina.
In primo grado, il 51enne è stato condannato a 14 anni di carcere con l’accusa di omicidio volontario, pena poi ridotta in secondo grado a cinque, per omicidio colposo. Gli altri componenti della famiglia, moglie e due figli, hanno subito una condanna a tre per omicidio colposo; pena poi confermata, in secondo grado.
L’omicidio sarà ritenuto volontario o giudicato colposo?
Da un lato, il sostituto procuratore generale della Capitale, Vincenzo Saveriano, chiede di annullare la sentenza d’appello, ritenendo corretta la sussistenza del reato di omicidio volontario.
Dall’altro, i difensori dei Ciontoli sollecitano una riduzione della pena per il principale imputato, convinti non sia presente l’aggravante della «colpa cosciente», e l’assoluzione piena per i familiari.