L’ISPAT (Istituto di Statistica della provincia di Trento) presenta i risultati, per il 2017, delle indagini relative alla ricerca e sviluppo: quella sugli stanziamenti della Provincia autonoma di Trento a favore dell’attività di ricerca e quelle riferite alle spese in ricerca sostenute in Trentino, nello stesso periodo, dalle istituzioni pubbliche e private non profit, dall’università e dalle imprese. Nel 2017 l’investimento in spesa in ricerca e sviluppo1 (R&S) da parte di soggetti pubblici e privati del Trentino ammonta a circa 304 milioni di euro (303.987 Euro).
Dopo la flessione osservata nel 2016, la spesa nel 2017 torna nuovamente a crescere (+3,2%). L’incidenza della spesa in R&S sul Pil provinciale rimane sostanzialmente stabile all’1,56% analogamente all’incidenza rispetto agli investimenti fissi lordi che si attesta attorno al 6,2%2, nonostante il buon andamento degli investimenti ed in particolare degli acquisti in mezzi di trasporto e macchinari che hanno potuto usufruire di incentivi fiscali.
Anche l’Alto Adige, dove la spesa complessiva in R&S raggiunge i 163,6 milioni di euro, registra un aumento considerevole della spesa (+8,4%) che recupera completamente la perdita dell’anno precedente. A livello nazionale la spesa in R&S aumenta del 2,7%, con un’incidenza dell’1,38% sul Pil, un livello pressoché invariato rispetto al 2016. Nel 2017 Il Trentino si conferma tra le prime 5 regioni italiane per incidenza della spesa complessiva sul Pil, assieme a Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. Con riferimento alla spesa delle sole imprese, nonostante il contenuto aumento dell’incidenza sul Pil (0,64%), la provincia di Trento si attesta all’11° posto nella graduatoria regionale.
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