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DICHIARAZIONI ISEE: CAAF CGIL, ADESIONE PROTESTA CONTRO TAGLI INPS

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12.55 - mercoledì 26 aprile 2017

(Fonte: Cgil del Trentino) – Dichiarazioni Isee, appuntamenti sospesi dal 15 maggio. Caaf Cgil aderisce alla protesta contro i tagli dell’Inps. Così servizio insostenibile.

Caaf Cgil del Trentino dal prossimo 15 maggio non procederà più alla predisposizione della dichiarazione Isee. La sospensione del servizio è stata decisa nei giorni scorsi dalla Consulta nazionale dei caf, a cui aderiscono i maggiori centri di assistenza fiscale italiani, per protestare contro i tagli decisi dall’Inps. Si calcola che con le risorse stanziate a bilancio dall’Istituto nazionale di previdenza, ogni caf subirà un taglio di circa il 30 per cento di quanto riconosciuto per la predisposizione del modello, rendendo di fatto insostenibile il servizio.

Caaf Cgil ha già proceduto a proteggere tutti gli utenti che avevano fissato un appuntamento, anticipandolo a prima del 15 maggio.

Il servizio resta sospeso a tempo indeterminato, e comunque fino a quando Inps non avanzerà una proposta ritenuta adeguata da parte dell’Assemblea della Consulta dei Caf.

In allegato l’ordine del giorno approvato dalla Consulta dei Caf.

 

 

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Ordine del giorno della Consulta dei Caf su Isee

L’Assemblea della Consulta dei Caf su che si è svolta a Roma il 19 aprile 2017, in relazione all’attività Isee svolta per conto dell’Inps,

Premesso che :

a. fin dall’istituzione dell’Isee (Indicatore della Situazione economica equivalente del nucleo familiare) i Centri di Assistenza Fiscale hanno garantito il servizio alla generalità dei cittadini in virtù di apposita convenzione stipulata con l’Istituto che nel corso degli anni è stata aggiornata, anche per tener conto dei diversi interventi normativi e di prassi che si sono succeduti, in particolare a seguito della revisione dell’intera disciplina avvenuta nel corso del 2015, che ha previsto a carico dei Caf su maggiori oneri e responsabilità;

b. nel corso del 2016 sono stati circa 5 milioni e 400 mila i nuclei familiari per cui i Caf hanno predisposto e inviato all’Inps la Dichiarazione sostitutiva Unica (Dsu per ottenere la certificazione Isee, mentre per il 2017 le previsioni dello stesso Istituto indicano un incremento delle Dsu almeno pari al 20 %, tenendo conto delle misure attuative che il Governo sta varando sulla lotta alla povertà che dovrebbero interessare per il primo anno almeno circa 400/500 mila nuclei familiari;

c. il servizio Isee assicurato dai Caf su è completamente gratuito per i cittadini, in forza di quanto previsto dalle condizioni contrattuali definite con l’Inps in cui si fa divieto ai Centri di chiedere compensi ai cittadini stessi, per qualsiasi attività correlata alla predisposizione della Dsu.

Tenuto conto che:

  1. i Caf assicurano il servizio Isee per effetto della convenzione siglata con l’Inps nella quale a fronte di un corrispettivo viene riconosciuta sia l’assistenza nella compilazione della dichiarazione sostitutiva unica che la relativa alimentazione del sistema informativo dell’Isee con direttive riguardanti il trattamento dei dati;
  2. i compensi corrisposti dall’Inps per ogni Isee prodotta rappresentano l’unica fonte di ricavo per i Caf su e – così come precisato in premessa della convenzione – detti importi sono ampiamente ad di sotto dei 23,81 euro, che rappresentano il costo industriale medio determinato dai Caf su per ogni pratica prodotta;
  3. l’Inps ha appostato sul capitolo di bilancio Isee un importo pari a 76 milioni di euro che esprime il tetto massimo di spesa oltre il quale l’Istituto non corrisponde più alcun compenso.

Preso atto che:

I. la convenzione Isee in essere tra Inps e Caf su è scaduta lo scorso 31 dicembre 2016 e non è stata ancora rinnovata seppur la Consulta dei Caf su ne abbia più e più volte sollecitato la definizione;

II. pur in assenza di convenzione, i Caf su hanno operato nei primi mesi del 2017 con senso di responsabilità assicurando il servizio di assistenza ad oltre 2 milioni e 500 mila nuclei familiari; III. l’Inps – in attesa di definire una nuova struttura del rapporto convenzionale a valere per le annualità future – ha proposto la sottoscrizione di una convenzione ponte di 6 o 12 mesi per rivedere i soli aspetti finanziari, in cui il compenso proposto è stato modulato sulla base delle Isee attese per il 2017 e del plafond di spesa disponibile, che porta ad una riduzione di circa il 30 per cento del compenso rispetto al dato 2016;

IV. negli incontri che si sono tenuti in questi giorni con i Direttori Centrali delle Direzioni interessate, abbiamo avanzato delle proposte sulla composizione dei compensi e rappresentato la nostra indisponibilità a sottoscrivere una convenzione che prevedesse sia valori inferiori ai compensi medi complessivi stabiliti nella convenzione del 2015 che il vincolo dell’obbligatorietà del servizio da svolgere gratuitamente al superamento del tetto di bilancio (76 milioni di euro); V. da parte dell’Istituto è stato confermato il vincolo di bilancio, con il relativo aggravio dettato dall’esercizio del bilancio provvisorio e l’impossibilità ad accogliere le nostre richieste economiche;

L’Assemblea della Consulta dei Caf assume le seguenti ed immediate determinazioni, dando mandato ai Coordinatori di operare in tal senso:

  1. Verifica dei presupposti di fattibilità relativi alla presentazione di apposito quesito al Garante per la Privacy, per segnalare questa situazione al fine di evitare che ai CAF vengano contestate infrazioni gravi in materia di privacy, trovandosi ad operare in assenza di convenzione;
  2. Sospensione del servizio ISEE, a partire dal 15 maggio 2017 e a tempo indeterminato, da parte di tutti i Caf aderenti alla Consulta, con invito anche agli altri intermediari già convenzionati, in attesa che l’Istituto avanzi una proposta ritenuta adeguata da parte dell’Assemblea della Consulta dei Caf su;
  3. Comunicazione di sospensione di cui al punto precedente, da parte della Consulta, all’Inps, al Ministero del Lavoro, agli organi di stampa oltre che alle associazioni ed enti maggiormente rappresentativi (Andisu, Anci, ecc.);
  4. Comunicazione di sospensione, immediatamente successiva a quella del punto precedente, da parte dei singoli Caf su all’Inps e per conoscenza alla Consulta;
  5. Comunicazione della situazione agli Enti locali, da parte dei Caf su o delle società che risultano direttamente convenzionate.

Approvato con 1 voto contrario.

 

 

 

 

 

 

 

In allegato: comunicato stampa e ordine del giorno Consulta:

 

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