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URZÌ (COMMISSARIO FDI TRENTINO) * COALIZIONE: « LA COERENZA VINCE SEMPRE SULLE OPERAZIONI DI CONVENIENZA DEL PATT (ALLEATO PD 2013-2018), È DISPONIBILE A CONCEDERSI A CHIUNQUE IN CAMBIO DI POLTRONE »

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12.59 - martedì 7 giugno 2022

Ammiro molto i colleghi Gottardi e Kaswalder con cui Fratelli d’Italia condivide profondamente i cardini dell’azione di Governo provinciale trentina, oltre che sul piano personale. E a mio avviso benissimo hanno fatto ad accettare l’invito del Patt ad un incontro, perché è anche convinzione di Fratelli d’Italia che il confronto è sempre positivo e necessario.

Confronto anche con chi ha gestito, come il Patt, la stagione precedente alla vittoria del centrodestra alle elezioni del 2018 lasciando ferite aperte e una grave crisi dell’autonomia anche nel rapporto con la dimensione nazionale a cui in questi anni (dopo la vittoria della coalizione del centrodestra) si sta tentando di porre rimedio.

Non è abitudine di Fratelli d’Italia dimenticare le responsabilità in positivo ed in negativo: e quelle della sciagurata stagione di governo del Patt assieme al Pd durata solo sino a tre anni fa è ancora presente drammaticamente agli occhi dei trentini.

Appare sorprendente la disinvoltura nel ritenere normale e non fonte di gravi imbarazzi il passare dal matrimonio con il Pd a offerte di alleanze sull’altro lato dello schieramento, come fa lo spregiudicato segretario Marchiori: scelte ovviamente mai calcolate sugli interessi del Trentino ma dettate solo da fame di poltrone.
Quindi non esiste nulla di sideralmente più lontano da Fratelli d’Italia che il poltronismo di interesse di chi è capace di proporsi (offrirsi) tanto al Pd che agli avversari del PD.

E fa bene il segretario del Patt Marchiori ad escluderci dal computo di chi potrebbe essere interessato a formule di questa volgarità intellettuale barattando il Trentino con poltrone. Perché Fratelli d’Italia vi ha rinunciato alle poltrone anche quando le aveva, come in giunta regionale, per rispetto dei patti, mentre il Patt vi si è gettato sopra come uno sciacallo salvo poi come primo atto politico decidere di tradire il Trentino e votare a grande elettore del Capo dello Stato non un Trentino (e nemmeno l’alleato in giunta regionale l’incolpevole presidente Fugatti a cui va tutta la nostra solidarietà) ma un altoatesino appaltando la rappresentanza dell’autonomia a chi non era nemmeno trentino. Se questi sono gli alleati meglio diffidare.

Grazie quindi ai colleghi Gottardi e Kaswalder perché hanno dimostrato accogliendo l’invito che la classe nella coalizione di centrodestra non è acqua. Ma che al di là delle cordialità l’ossatura dettata dal programma del 2018 è quella che permetterà nei prossimi cinque anni di governo di realizzare il cambiamento rispetto alle stagioni precedenti di governo Patt/PD. Quello su cui ci siamo impegnati.

E Fratelli d’Italia c’è a fare la sua parte. E la farò in modo sempre più importante. Anche in Trentino, nel centrodestra trentino senza ambiguità e collocazioni di comodo. La posizione di FdI si chiama coerenza, quella che premia Giorgia Meloni. Anche in Trentino questa è la strada che seguiremo.

 

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Alessandro Urzì
Commissario provinciale FdI Trentino

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