Il presidente Rossi assieme all’assessore Mellarini e ai vertici della Protezione civile ha incontrato ieri la comunità. Moena: al via le procedure per il rimborso dei danni causati dal maltempo.
“La comunità di Moena ha dimostrato una straordinaria capacità di reazione, all’indomani della calamità naturale che l’aveva colpita.
La Provincia è al suo fianco, con gli strumenti messi a disposizione dalla legge provinciale sulla Protezione civile, che disciplina la materia dei contributi e degli indennizzi a chi ha patito dei danni, secondo una logica che è innanzitutto quella del ripristino delle normali attività danneggiate dall’evento.
Le risorse ci sono, fondi di riserva che abbiamo accantonato ci consentono gà ora di valutare che saranno sufficienti a far fronte all’impegno.
La settimana prossima adotteremo la delibera definitiva che aprirà la strada alla fase di presentazione delle domande agli uffici provinciali. L’impegno che ci assumiamo però è anche un altro: l’evento di due settimane fa è stato di carattere eccezionale, ma purtroppo l’eccezionalità sembra ricorrere sempre più spesso.
Se la prevenzione fatta fino ad oggi ci ha consentito di limitare i danni, dobbiamo insistere su questa strada, completare gli interventi messi in cantiere e se necessario individuarne di nuovi assieme alla Protezione civile, al Servizio prevenzione rischi e ai Bacini montani”.
Queste in breve sintesi le parole pronunciate ieri a Moena dal presidente Ugo Rossi, che ha incontrato la comunità assieme all’assessore alla Protezione civile Tiziano Mellarini, ai vertici della Protezione civile provincial – il dirigente generale Stefano De Vigili e il responsabile dell’ufficio Pianificazione lavori Marcello Pilati, al sindaco Edoardo Felicetti e alla procuradora del Comun general de Fascia e senatrice Elena Testor, per testimoniare la vicinanza dell’amministrazione a quanti hanno subito dei danni a causa del recente nubifragio in seguito al quale, come si ricorderà, parte delle strade e degli edifici del paese sono stati sommersi da un’ondata di acqua e fango.