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ZANELLA (PD) * DIRITTI CIVILI: « LA PROVINCIA DI TRENTO ESPULSA DALLA “RETE READY”, CONTRO L’OMOBITRANSFOBIA »

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16.41 - venerdì 23 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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La Provincia autonoma di Trento espulsa dalla rete Ready contro l’omobitransfobia. Sapevamo sarebbe successo. Dopo un periodo di sospensione dovuto ad inattività, è arrivata l’esclusione della Provincia autonoma di Trento dalla rete Ready, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. La Pat aveva aderito con l’allora assessora alle pari opportunità Sara Ferrari.

Da quando si è insediata la Giunta Fugatti, d’altronde, del tema del contrasto all’omolesbobitransfobia non ci si è più voluti occupare e tantomeno si è rivolta l’attenzione al tema dei diritti civili delle persone LGBT+. Ovviamente una scelta deliberata di una destra retriva.

Basti pensare al muro di ostruzionismo al ddl sull’omobitransfobia nella XV legislatura da parte dell’allora minoranza o alle resistenze strumentali al ddl del Partito democratico per istituire un Osservatorio sul linguaggio e i crimini d’odio nella scorsa legislatura o ancora al sostegno della Giunta al ddl del consigliere Cia per vietare di parlare di identità di genere nelle scuole e quindi per invisibilizzare le identità trans e i percorsi di affermazione di genere.

D’altronde è noto che Fratelli d’Italia e Lega in particolare su tre temi hanno un approccio ideologico che sa di reazionario: migrazioni, questioni di genere, diritti LGBT+.

Disinteressarsi delle iniziative della Rete Ready e non parteciparvi per promuovere il contrato alle discriminazioni sul nostro territorio ci dice molto dell’indifferenza di chi oggi ci governa nei confronti della comunità LGBT+ trentina, che anzi viene contrastata nelle proprie legittime rivendicazioni di uguaglianza e autodeterminazione con apposite iniziative legislative.

Cosa che sinora a diviso questa Giunta da quella che ha governato negli ultimi 5 anni a Bolzano, con il Presidente Kompatcher attento a queste tematiche e partecipe agli eventi promossi in Alto Adige per il contrasto all’omolesbobitransfobia (vedremo se ora con Fdi in Giunta e con un solo voto di margine in maggioranza continuerà su questa linea, anche patrocinando il Pride di Bolzano).

Baluardo del contrasto alle discriminazioni della Comunità LGBT+ del nostro territorio restano come partner della Rete Rady il Comune di Trento (primo ad aderire con l’allora assessora Maestri) e i Comuni che negli anni si sono aggiunti: Rovereto, Arco e Pergine.

Per chiedere conto dell’espulsione del Trentino dalla Rete Ready e delle intenzioni della Giunta rispetto al contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere ho presentato un’interrogazione.

 

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Paolo Zanella

Consiglio Provincia autonoma Trento (Gruppo Pd)

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