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TIM * CDA :« APPROVATA L’OFFERTA KKR PER NETCO, VALORIZZATA LA RETE FISSA PER 22 MILIARDI DI EURO / RIDUZIONE DEL DEBITO DI 14 MILIARDI »

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19.50 - domenica 5 novembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi sotto la presidenza di Salvatore Rossi nelle giornate del 3, 4 e 5 novembre, ha esaminato l’offerta vincolante presentata lo scorso 16 ottobre da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) relativamente all’acquisto di attività relative alla rete fissa di TIM (la cd. NetCo), inclusa FiberCop, da parte di una società (Optics BidCo), controllata da KKR, nonchè l’offerta non vincolante sull’intera partecipazione detenuta da TIM in Sparkle.

Il Consiglio, all’esito di un ampio e approfondito esame, condotto con l’assistenza di primari advisor finanziari (Goldman Sachs, Mediobanca e Vitale & Co per la Società ed Equita e Lion Tree individuati dagli Amministratori indipendenti) e legali (Gatti Pavesi Bianchi Ludovici Studio legale associato per la Società e Studio Carbonetti per gli Amministratori indipendenti), ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli e 3 contrari) l’offerta vincolante per NetCo presentata da KKR.

In particolare, a seguito dell’approvazione consiliare si procederà alla sottoscrizione di un transaction agreement che disciplina:

Il conferimento da parte di TIM di un ramo d’azienda – costituito da attività relative alla rete primaria, all’attività wholesale e dall’intera partecipazione nella controllata Telenergia – in FiberCop, società che già gestisce le attività relative alla rete secondaria in fibra e rame;
Il contestuale acquisto da parte di Optics Bidco (come detto, veicolo controllato da KKR) dell’intera partecipazione detenuta da TIM in FiberCop medesima, all’esito del predetto conferimento (FiberCop post conferimento “Netco”). Inoltre, il transaction agreement prevede la sottoscrizione alla data del closing dell’operazione di un master services agreement che regolerà i termini e le condizioni dei servizi che saranno resi da NetCo a TIM e da TIM a NetCo a seguito del completamento dell’operazione.
Il Consiglio ha altresì deliberato a maggioranza (con 11 voti favorevoli e 3 contrari), sulla base dei pareri forniti dai professori Piergaetano e Carlo Marchetti, Andrea Zoppini, Giuseppe Portale, Antonio Cetra, Claudio Frigeni e dall’Avvocato Luca Purpura, che la decisione sull’offerta è di competenza esclusiva consiliare. Il Consiglio ha quindi dato mandato all’Amministratore Delegato di finalizzare e sottoscrivere i contratti vincolanti relativi all’offerta.

L’offerta vincolante valorizza NetCo (esclusa Sparkle) a un Enterprise value di 18,8 miliardi di euro, senza considerare eventuali incrementi del predetto valore derivanti dal potenziale trasferimento di parte del debito a NetCo e da earn-out legati al verificarsi di determinate condizioni che potrebbero aumentare il valore sino a 22 miliardi di euro.

In particolare, l’offerta ipotizza che il closing avvenga entro l’estate 2024 e prevede che il prezzo del ramo d’azienda oggetto di conferimento in FiberCop sia soggetto ad aggiustamento (usuale per questa tipologia di operazione) al closing in relazione a determinati parametri e target predefiniti, quali, inter alia, la cassa e il debito trasferiti, il livello del capitale circolante, il costo registrato negli ultimi 12 mesi dei dipendenti trasferiti e il rispetto di alcuni obbiettivi di investimento e di installazione della rete in fibra ottica.

Il pagamento di eventuali earn-out a favore di TIM è, invece, legato al verificarsi di eventi futuri quali, in particolare:

Il completamento, durante i 30 mesi successivi alla data del closing, di alcune potenziali operazioni di consolidamento che riguardino NetCo e all’eventuale introduzione di modifiche regolamentari idonee a generare benefici a favore di NetCo, che potrebbero comportare il pagamento a favore di TIM di un importo massimo di 2,5 miliardi di euro;
All’introduzione ed entrata in vigore entro il 31 dicembre 2025, di incentivi di settore che potrebbero comportare il pagamento a favore di TIM di un importo massimo di 400 milioni di euro.
L’operazione dà attuazione al piano di cosiddetto delayering avviato da TIM nel corso del 2022 – con l’obiettivo di perseguire il superamento dell’integrazione verticale di TIM attraverso la separazione degli asset infrastrutturali di rete fissa dai servizi che TIM continuerà a fornire ai propri clienti retail – e consente a TIM di ridurre il proprio indebitamento finanziario di circa 14 miliardi di euro al momento del closing (senza considerare l’impatto degli aggiustamenti di prezzo di cui sopra e gli eventuali earn-out), con un risultato migliorativo, nonostante il deterioramento delle condizioni macro-economiche, rispetto alle previsioni presentate in occasione del Capital Market Day del 7 luglio 2022. Grazie all’operazione, TIM, oltre a ridurre l’indebitamento e a liberare risorse, avrà l’opportunità di operare nel mercato domestico beneficiando della riduzione di alcuni vincoli regolatori e potrà contribuire al mantenimento della flessibilità strategica prevista dal piano di delayering.

Al closing, TIM beneficerà di una struttura di capitale solida con un rapporto fra debito netto ed Ebitda inferiore a 2 volte (after lease).

Il perfezionamento dell’operazione è atteso per l’estate del 2024, una volta completate le attività prodromiche e soddisfatte le condizioni sospensive (completamento del conferimento della rete primaria, autorizzazione Antitrust, autorizzazione in materia di sovvenzioni estere distorsive e Golden Power).

Quanto all’offerta non vincolante su Sparkle, il Consiglio, avendola ritenuta non soddisfacente, ha dato mandato al CEO di verificare la possibilità di ricevere un’offerta vincolante a un valore più elevato una volta completata la due diligence, il cui termine è stato esteso fino al 5 dicembre.

Infine, il Consiglio ha preso atto della comunicazione inviata da Merlyn Partners e RN Capital Partners, ritenendola non in linea con il piano di delayering della Società, come presentato agli investitori nel già citato Capital Market Day.

 

 

TIM’s Board of Directors met under the chairmanship of Salvatore Rossi on 3, 4 and 5 November and examined the binding offer submitted on 16 October by Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) regarding the acquisition of TIM’s fixed network assets (the so-called NetCo), including FiberCop, by a company (Optics BidCo) controlled by KKR, as well as the non-binding offer on TIM’s entire stake in Sparkle.

The Board of Directors, following an extensive and in-depth examination, conducted with the assistance of leading financial advisors (Goldman Sachs, Mediobanca and Vitale & Co for the Company, Equita and Lion Tree for the Independent Directors) and legal advisors (Gatti Pavesi Bianchi Ludovici Studio legale associato for the Company, Studio Carbonetti for the Independent Directors), approved by majority vote (with 11 votes in favor and 3 against) the binding offer on NetCo submitted by KKR.

In detail, following the Board approval, it will be signed a transaction agreement governing:

the contribution by TIM of a business unit – consisting of primary network activities, wholesale activities and the entire equity investment in the subsidiary Telenergia – into FiberCop, a company that already manages activities relating to the secondary fibre and copper network;
the simultaneous acquisition by Optics BidCo (as mentioned, a vehicle controlled by KKR) of TIM’s entire equity investment in FiberCop, following the aforementioned contribution (FiberCop after the contribution “NetCo”).
Moreover, the transaction agreement envisages the signing of a master services agreement on the closing date of the transaction that will regulate the terms and conditions of the services that will be rendered by NetCo to TIM and by TIM to NetCo following completion of the transaction.

The Board also deliberated by majority (with 11 votes in favor and 3 against), on the basis of the opinions provided by Professors Piergaetano and Carlo Marchetti, Andrea Zoppini, Giuseppe Portale, Antonio Cetra, Claudio Frigeni and lawyer Luca Purpura, that the decision on the offer is exclusive competence of the Board. The Board then mandated the CEO to finalize and sign the binding contracts relating to the offer.

The binding offer values NetCo (excluding Sparkle) at an Enterprise Value of 18.8 billion euros, without considering any upsides associated to the potential transfer of part of the debt to NetCo and to earn-outs linked to the occurrence of certain conditions that may increase the value up to 22 billion euros.

In detail, the offer assumes that the closing will occur by the summer 2024 and foresees that the price of the business unit to be contributed to FiberCop will be subject to adjustments (customary for this kind of transactions) at closing in relation to certain predefined parameters and targets, such as, inter alia, the cash and debt transferred, the level of working capital, the cost recorded in the last 12 months of the transferred employees and the fulfilment of certain targets related to investments and fiber network deployment.

The payment of earn-outs to TIM is linked to the occurrence of future events such as, in particular:

the completion, during 30 months following the date of closing, of potential consolidation transaction involving NetCo and the possible introduction of regulatory changes capable of generating benefits to NetCo, which could result in the payment in favor of TIM of an amount of up to 2.5 billion euros;
the introduction and entry into force by 31 December 2025, which could result in the payment in favor of TIM of an amount of up to 400 million euros.
The transaction implements the delayering plan launched in 2022 by TIM – with the purpose of overcoming TIM’s vertical integration by separating its fixed network infrastructure assets from the services that TIM will continue to provide to its retail customers. It allows TIM to reduce its financial debt by around 14 billion euros at the time of closing (without considering the impact of the aforementioned price adjustments and potential earn-outs), an improved result, despite the deterioration of macro-economic conditions, compared to the forecasts presented at the Capital Market Day on 7 July 2022.

Thanks to the transaction, TIM, in addition to reducing debt and freeing up resources, will have the opportunity to operate in the domestic market benefitting from the reduction of a number of regulatory constraints and will also contribute to mantain the strategic flexibility envisaged in the delayering plan.

At closing, TIM will have a solid capital structure and a Net Debt to EBITDA ratio of less than 2x (after lease).
The closing of the transaction is expected in the summer of 2024, once the preparatory activities are completed and the precedent conditions are met (completion of the contribution of the primary network, Antitrust authorization, authorization in the matter of distorting foreign subsidies and Golden Power).

With regard for the non-binding offer on Sparkle, the Board considered it unsatisfactory and mandated the CEO to verify the possibility of receiving a binding offer at a higher value once the due diligence is completed, the deadline for which has been extended to 5 December.

Lastly, the Board also took note of the communication sent by Merlyn Partners and RN Capital Partners and deemed it not in line with the delayering plan of the Group, as presented to the investors in the above-mentioned Capital Market Day.

 

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