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PROFUGHI: FUGATTI INTERROGA, QUANTI OSPITI NEL CAMPO DI MARCO E QUALE SICUREZZA?

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13.40 - lunedì 6 febbraio 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Con determinazione del Dirigente del Dipartimento Salute e Solidarietà Sociale n. 29 dd 31.01.2017, la Provincia autonoma di Trento affida alla Croce Rossa Italiana – Comitato provinciale di Trento, il servizio di accoglienza straordinaria dei richiedenti protezione internazionale, da svolgersi presso la residenza Pinera a Marco di Rovereto, per il periodo dal 1 febbraio al 31 dicembre 2017, revocando quindi la procedura negoziata dello stesso indetta con propria determinazione n. 202 dd 02.09.2016. Stante quanto riportato all’interno della determinazione n. 29, il servizio sarà rivolto ad un numero tra 170 e 238 unità, specificando altresì che è in fase di perfezionamento e sottoscrizione un Protocollo di Intesa tra la Provincia e il Commissariato del Governo per la Provincia di Trento che mira a disciplinare l’attività di accoglienza per il 2017. Sommando tutte queste notizie, si arriva alla conclusione che il campo di Marco diventerà un vero e proprio centro di accoglienza moltiplicando, se non triplicando, il numero dei profughi presenti; cosa che pare però collimare con gli accordi intrapresi con il Comune di Rovereto nel corso del 2016.

Considerato poi che il numero di sbarchi è in costante aumento e vedrà il suo apice, presumibilmente, nel periodo primaverile ed estivo, ci chiediamo se il numero di profughi destinati al centro di Marco verrà ulteriormente ritoccato al rialzo, creando quindi possibili problemi di gestione e di sicurezza e vivibilità per la popolazione della città della Quercia. Ricordiamo infatti che questa possibilità viene iscritta all’interno della deliberazione n. 2355 dd 16.12.2016, con la quale la Giunta provinciale ha autorizzato il Presidente della Provincia, in caso di ulteriore necessità e sussistendone le condizioni, a derogare, su richiesta degli organismi governativi preposti e tenuto conto degli accordi raggiunti in sede di Conferenza Stato – Regioni, il limite numerico di cui al punto 1. (1474). Tornando al caso specifico, il servizio di accoglienza sembra peserà sulle spalle dei cittadini per più di 700.000 Euro.

Tutto ciò premesso,
si interroga
il Presidente della Provincia
per sapere:

1) Quali siano ad oggi le intenzioni della Provincia autonoma di Trento sulla presenza di centri di accoglienza sul territorio provinciale;
2) Quanti profughi andrà ad ospitare il campo di Marco, considerato che nella determinazione n. 29 dd 31.01.2017 si parla di un numero tra 170 e 238 unità;
3) Se si ritenga opportuno presentare al Consiglio provinciale il Protocollo di Intesa tra la Provincia e il Commissariato del Governo per la Provincia di Trento in materia di accoglienza che pare in fase di perfezionamento;
4) Se il numero di 238 profughi potrà ulteriormente aumentare, considerato quanto riportato nella deliberazione n. 2355 dd 16.12.2016;
5) Se il centro di Marco sia adeguato ad ospitare un numero così consistente di profughi;
6) Considerata la mancanza di una politica idonea a livello provinciale, nazionale ed europeo atta a gestire un’emergenza senza fine come quella migratoria, se la Provincia di Trento sia intenzionata a richiedere il blocco degli arrivi.

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

Lega Nord Trentino
Cons. Maurizio Fugatti

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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Foto: tratta da profilo Facebook Cinformi

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