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ONOREVOLI URZÌ E ZUCCHI (FDI) * VAL D’AOSTA: «CANTI ANTI-ITALIANI? AUSPICHIAMO RICHIAMO DEL VIMINALE E CHIAREZZA SUI SOLDI SPESI»

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17.40 - giovedì 23 maggio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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L’episodio dell’intervento cantato (e riccamente finanziato con denaro dei contribuenti valdostani) con parole di profondo disprezzo verso l’Italia (“Roma nemica”, “Roma spazzatura”, “Italia non per noi”) del cantautore valdostano Philippe Emile Milleret nel corso della recente commemorazione dell’ottantesimo anniversario della morte di Emile Chanoux a Valsavarenche “sollecita un richiamo ai valori costituzionali di unità nazionale e al rafforzamento del principio di leale collaborazione che deve ispirare i rapporti tra Stato e Regioni”.

Parole precise e di forte valore morale quelle del sottosegretario agli Interni On. Molteni oggi alla interrogazione a risposta immediata presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione affari costituzionali della Camera on. Alessandro Urzì. “Il Ministero dell’interno non mancherà di monitorare gli sviluppi della situazione per ogni eventuale iniziativa”, il monito del Viminale alla richiesta di un pronunciamento chiaro da parte delle istituzioni dello Stato sull’increscioso episodio alla cerimonia promossa dalla Regione.

Ma dalla risposta del Governo sulla base degli approfondimenti della questura si apprende anche che il disgustoso intermezzo musicale violentemente antitaliano di Milleret era stato “affidato dai competenti uffici regionali ad una società esterna”, quindi se ne desume a titolo oneroso. Ossia la Regione ha pagato l’esibizione di Philippe Emile Milleret, che è un attivista fondatore del movimento secessionista Pays d’Aoste Souverain, candidato ma non eletto alle elezioni per il Consiglio Regionale della Valle d’Aosta, svoltesi nel settembre del 2020. Nell’interrogazione di Fratelli d’Italia si rilevava l’inerzia del presidente della Regione, presente alla manifestazione, nonostante le prerogative prefettizie attribuitegli dall’autonomia regionale.

Anzi è stata proprio la Regione ed il suo presidente con incarichi prefettizi a pagare un secessionista de facto e fargli cantare un brano antitaliano.
La Regione si difende sostenendo di non avere conosciuto il tenore degli intermezzi che hanno preceduto l’inizio della cerimonia. “Ma allora – ha sostenuto l’On. Urzì – il presidente doveva prenderne le distanze dopo invece si è complimentato con Milleret accusando invece Fratelli d’Italia (e Forza Italia) di estremismo. Quindi un secessionista offende l’Italia, FdI ne difende l’onore, e l’estremismo starebbe in chi difende la Costituzione, come noi? L’atteggiamento del presidente della Regione Valle D’Aosta va profondamente stigmatizzato come inadeguato al suo ruolo e per la mancanza di rispetto verso due componenti politiche che governano oggi il Paese”, ha affermato l’On. Urzì.

“Con il nostro intervento in question time alla Camera abbiamo dimostrato che certi principi di sfida verso le istituzioni repubblicane sono inaccettabili in Valle come in tutta Italia e che è inaccettabile che un Presidente di regione definisca estremista FdI perché difende il valore ed il principio dell’unità nazionale”, dichiara il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Alberto Zucchi. Che aggiunge: “Esprimo sconcerto nell’apprendere che soldi pubblici siano stati spesi per fare esibire persone dal dichiarato proposito secessionista e sono lieto che il rappresentante del governo abbia dichiarato di vigilare affinché simili episodi non abbiano più a ripetersi in futuro”, conclude Zucchi. Lo comunico alla segreteria politica dell’On. Alessandro Urzì.

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