(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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CROCI SULLE VETTE, URZÌ (FdI): COLLABORATORI DELLA RIVISTA DEL CAI IN SCIOPERO, MA IL DIRETTORE HA INFANGATO IL GOVERNO.
“I 19 collaboratori dello Scarpone che hanno intrapreso uno sciopero a sostegno di Marco Albino Ferrari, direttore editoriale della rivista del Cai, contestando il presunto travisamento delle dichiarazioni sul tema dello stop alle croci sulle cime delle montagne, sono autori loro stessi di un grave travisamento dei fatti.
Appaiono invece giustificarle e sostenerle quelle dichiarazioni, quasi che Ferrari non avesse voluto condirle di un ideologismo di maniera che lo ha portato non a caso a dichiarare che il governo in carica sia di “estrema destra” e illiberale.
Dichiarazioni politiche, espressioni di un pensiero ideologico che ha trovato la sua incarnazione anche nel sostegno all’ipotesi dello stop alle croci sulle cime delle montagne, e che ha trasferito il Cai, che non lo meritava affatto, sul terreno della polemica politica quando invece dovrebbe interessarsi esclusivamente dell’amore per la montagna e della natura.
Con il Cai parte lesa in questa vicenda. I collaboratori in agitazione dello Scarpone travisano, accusandola di travisamento, la polemica sulle parole del direttore editoriale chiare come non mai quando indossa i panni dell’oppositore al governo in carica, ruolo che poco si addice a un direttore di una rivista del popolo della montagna che non conosce colori politici. Prenderne atto sarebbe stato più opportuno invece di inscenare un’agitazione che contribuisce a spargere una inopportuna cattiva fama sul Cai. Associazione a cui, lo ricordo, sono iscritto da 25 anni”.
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Alessandro Urzì
Presidente gruppo FdI Commissione affari costituzionali della Camera