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MAESTRI (PD) * GETTITI ARRETRATI: « SE I SOLDI CI SONO DAVVERO SI STANZINO SUBITO LE RISORSE, PER RINNOVI CONTRATTUALI E SANITÀ »

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15.33 - martedì 26 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Gettiti arretrati. Maestri (PD): “Se i soldi ci sono davvero, stanziare subito le risorse per i rinnovi contrattuali e per la sanità”.  I dubbi della consigliera del Partito Democratico sui reali vantaggi del patto sottoscritto ieri a San Michele e sulla certezza delle risorse.

“Tanto rumore per nulla. O meglio tanto rumore solo per fare campagna elettorale. Così si potrebbe commentare il patto siglato a San Michele all’Adige dal Presidente Fugatti e dal ministro Giorgetti. Perché l’accordo sembra scritto sulla sabbia. Di certo ad oggi ci sono solo due cose: i 40 milioni di euro che lo Stato si è impegnato a riconoscere subito al Trentino già quest’anno e la rinuncia dell’Autonomia non solo ai gettiti delle accise sui combustibili per riscaldamento (circa 30 milioni di euro l’anno di entrate presunte) ma anche a quelli dell’Imis sui capannoni (circa altri 50 milioni di euro annui). Al netto del fatto che il Trentino non potrà comunque più richiedere compensazioni sui tagli delle aliquote Irpef effettuate dal Governo Draghi. Insomma è sicuro che l’Autonomia non potrà più reclamare gettiti per almeno 80 milioni di euro all’anno.

Ma allora tutti i soldi che spettano al Trentino – sono 468 milioni di euro di arretrati – arriveranno mai? E il taglio di 25 milioni di euro anni della compartecipazione della Regione Trentino-Alto Adige al risanamento dello Stato quando partirà? Su questo fronte il quadro si fa pericolosamente incerto. Infatti per avere indietro i restanti 428 milioni di euro delle accise bisognerà attendere che lo Stato trovi la copertura finanziaria. E quando ci fosse, non è detto che questi arriveranno davvero in Trentino nei prossimi quattro anni perché, come si legge nel testo dell’accordo, lo Stato si riserva una “diversa rimodulazione temporale connessa alla disponibilità delle risorse”.

Lo stesso dicasi per i 25 milioni di minori trasferimenti allo Stato indispensabili a compensare la rinuncia alle accise: ad oggi non hanno la necessaria copertura finanziaria.
Ecco allora che dietro le parole rassicuranti ed entusiaste la realtà ad oggi è un’altra. Ma personalmente sono pronta a fare retromarcia mettendo da parte ogni critica. Basta però che la Giunta provinciale venga in consiglio provinciale e metta subito le risorse nel bilancio della Provincia. Se i soldi ci sono davvero non dovrebbe esserci problema a farlo. Soprattutto se le risorse sono vere, vanno subito impegnate, in particolare, per potenziare la sanità pubblica e mettere in tasca dei dipendenti pubblici e degli operatori del terzo settore gli aumenti di stipendio promessi – e non ancora corrisposti – alle lavoratrici e ai lavoratori di enti locali, provincia, sanità, scuola e cooperative sociali. Le promesse si mantengono e i lavoratori non possono essere presi in giro”.

 

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Cons. Lucia Maestri

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