(Fonte: Maurizio Fugatti) – Nel “Rapporto orso 2016. Con appendici Lince e Lupo”, si evidenzia una presenza alquanto importante del lupo sul territorio trentino: Val di Non, Valsugana, Vallarsa, Folgaria, Monte Bondone, val Rendena, gruppo di Brenta – Nord, Primiero, Fiemme e Fassa e Val di Rabbi.
In questi ultimi giorni, alla lista di zone toccate dal lupo si aggiungerebbero il Monte Baldo e la Val di Peio. In quest’ultimo caso pare che dopo il ritrovamento di alcuni ungulati predati, i sospetti degli esperti della Provincia e del personale del Parco Nazionale dello Stelvio si sarebbero indirizzati proprio verso il lupo considerate pare le modalità dell’attacco.
Stante una ricerca effettuata, pare che la Val di Peio sia interessata dalla presenza di un solo lupo in dispersione che starebbe esplorando il territorio e ciò potrebbe comportare (a nostro modo di vedere) un ripopolamento della specie proprio in questo luogo con danni agli allevatori e pericolo per residenti e turisti.
Gli argomenti e le indicazioni oggetto delle serate oriente al processo di accettazione e convivenza con il lupo non paiono essere stati di conforto agli allevatori solandri che hanno espresso ancora una volta la loro preoccupazione sia per la sicurezza degli animali domestici sia per le misure oggi in essere come quella degli indennizzi che a loro modo di vedere apparirebbero insufficienti.
E la loro protesta non può che essere condivisa. Se da un lato la Provincia vuole promuovere la montagna e le attività presenti, dall’altro lato nulla farebbe per prevenire o quanto meno diminuire il fenomeno della predazione da parte dei grandi carnivori presenti oggi sul territorio provinciale ma sosterebbe a gran forza questi progetti.
Come credere in una convivenza considerate le trasformazioni del territorio e del suo utilizzo?
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Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
-Quanti ungulati predati sono stati ritrovati in Valle di Peio e se la Provincia sia a conoscenza delle caratteristiche del predatore;
-Quante serate sono state organizzate e quando in Valle di Sole sul tema;
-Quali le problematiche e paure espresse da parte degli allevatori e quali le risposte date loro;
-Se in Valle di Peio il lupo abbia già attaccato animali domestici;
-Se corrisponde al vero l’insufficienza di misure (come ad esempio quella degli indennizzi);
-Come la Provincia ha intenzione di coniugare presenza del lupo, turismo, alpeggio e sicurezza dei residenti.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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Foto: archivio Pat
