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LAV * GRANDI CARNIVORI: « APPROVATO DAL CONSIGLIO PAT MECCANISMO AUTOMATICO PER STERMINARE ORSI E LUPI, PRONTI AD IMPUGNARE QUALSIASI ATTO »

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15.46 - venerdì 28 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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La Provincia Autonoma di Trento conferma la sua volontà di fomentare la “caccia alle streghe”, che sta stigmatizzando i grandi carnivori presenti nella regione, sferrando un ulteriore attacco alle popolazioni di orsi e lupi trentini.

Il Consiglio della Pat ha approvato ieri sera, infatti, con 22 voti a favore e 10 contro, il Disegno di Legge di assestamento di Bilancio, approvando con modifiche contestualmente anche l’articolo 57, articolo, inserito in un contesto normativo totalmente inadeguato, che attua nel territorio della Provincia Autonoma di Trento la cosiddetta “Direttiva Habitat”, autorizza un modus operandi tanto illegittimo quanto crudele e moralmente inaccettabile.

L’articolo proposto dalla Giunta è stato peraltro inasprito dall’approvazione di due “auto” emendamenti del Presidente Fugatti: il primo, in cui l’abbattimento della fauna selvatica viene facilitato, poiché previsto anche solo al verificarsi di condizioni quali la semplice segnalazione di un animale nei pressi di centri residenziali. Emendamento gravissimo, che tramuta anche un semplice avvistamento in un rischio di uccisione. Il secondo, che conferisce maggiori poteri alla Giunta provinciale, consentendo la possibilità di agire con misure anti-orso nell’ambito di norme per la tutela e la promozione dell’apicoltura.

In nome, errato, della sanità e della sicurezza pubblica o per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, la Provincia ha quindi escogitato un meccanismo automatico per lo sterminio sistematico di questi animali. Oltre a rifiutare qualsiasi confronto con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ente scientifico nazionale preposto a rilasciare pareri su base scientifica, la nuova leggina provinciale esclude a priori ogni altra opzione non cruenta percorribile, in favore in ogni caso dell’uccisione in presenza di incidenti causati da orsi e lupi. Con questo ha completamente svuotato di significato il diritto alla vita dell’animale garantito dall’articolo 9 della Costituzione e dall’articolo 13 del Trattato Europeo oltre che lo stato di “specie animale d’interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa”, assegnato sia al lupo (Canis lupus) che all’orso bruno (Ursus arctos).

Una simile operazione è sbrigativa, inefficace e soprattutto crudele e ad avviso della LAV è contro la nostra Costituzione. Anche il Consiglio di Stato, nelle sue recenti ordinanze del 14 luglio 2023, relative ai provvedimenti di cattura e abbattimento degli orsi JJ4 e MJ5 da parte del Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, sentenzia che “la direttiva ammette il sacrificio della vita dell’animale, ma soltanto in presenza di circostanze ben definite e a condizione che non esista un’altra soluzione percorribile”. Inoltre, il quadro normativo sovranazionale impone che la misura dell’abbattimento rappresenti l’ultima soluzione senza alternative possibili e che possano essere autorizzate deroghe ai divieti di uccisione delle specie protette “a condizione che non esista un’altra soluzione valida” e nei soli limiti derivanti dai vincoli europei e internazionali.

“Le amministrazioni locali non possono ignorare questo vincolo: l’uccisione ‘non necessitata’ di un animale in presenza di alternative, quali la captivazione permanente ed il trasferimento presso santuari, peraltro senza aver messo in atto alcuna misura preventiva, non è altro che un reato previsto dal Codice penale” afferma la LAV. “L’approvazione di tale obbrobrio normativo è espressione di una classe politica troppo impegnata a cavalcare, e a rintuzzare, gli umori del momento per fini elettorali e anche per questo saremo con l’Italia e il Trentino civile in
piazza a Trento sabato 16 settembre in una manifestazione nazionale”.

LAV è pronta a impugnare qualsiasi atto con cui l’amministrazione tenterà di concretizzare la scriteriata disposizione dell’uccisione automatica. Saranno le stesse ragioni che ci hanno permesso di salvare la vita di JJ4 e di MJ5 a sostenerci per garantire il diritto alla vita degli altri grandi carnivori del Trentino, nessun individuo escluso, e a continuare a pretendere che la Provincia attui le azioni di informazione e prevenzione dei conflitti che è tenuta da anni a realizzare.

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