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LAV * APERTURA CACCIA: « MANIFESTAZIONE CONTRO LA CAMPAGNA D’ODIO NEI CONFRONTI DI ORSI – LUPI E ANIMALI SELVATICI, A TRENTO – PIAZZA DANTE (16/9 – 14.00) »

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12.20 - venerdì 15 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Orsi, lupi, cinghiali, caprioli, mufloni, volpi, cornacchie, storni, la lista di animali quotidianamente nel mirino di cacciatori e amministrazioni pubbliche potrebbe riempire pagine intere. Ancor di più ora che, a poco meno di un anno dall’insediamento dei nuovi Governo e Parlamento, la campagna d’odio scatenata nei confronti della fauna selvatica, inaugurata dal famigerato emendamento “caccia selvaggia”, sta procurando una gravissima frattura sociale che sta acuendo lo scontro fra due fazioni contrapposte.

È quanto sta accadendo in Trentino, dove il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, soffia sul fuoco delle legittime preoccupazioni dei cittadini per raccattare consenso elettorale. La stessa cosa accade in Alto Adige dove l’amministrazione provinciale sembra eseguire gli ordini dell’associazione locale degli allevatori e ora ha lanciato una vera e propria crociata contro i lupi.

Ma lo stesso clima si respira anche a livello nazionale dove, con il pretesto del controllo della PSA che continua indisturbata a diffondersi, il Commissario straordinario ha decretato l’uccisione di ben 612.000 cinghiali
l’anno ricorrendo addirittura al supporto della Marina, dell’Aviazione e dell’Esercito. E come se non bastasse
i cacciatori continuano a pretendere sempre più spazio e tempo per la loro passione sanguinaria, sostenuti da un Governo che ha da tempo gettato la maschera e, con il suo Ministro Lollobrigida, ha pubblicamente preso le difese della lobby del piombo e della
morte. Cacciatori che, supportati dallo stesso Ministro ma con l’appoggio anche dell’opposizione parlamentare, dallo scorso anno possono indisturbati entrare anche nei Parchi e nelle città.

È un quadro disastroso, la politica nazionale e locale ha instaurato un vero e proprio clima di caccia alle streghe, un nuovo far west per la fauna selvatica, dove i cittadini hanno cominciato a farsi giustizia da soli, come accaduto in Abruzzo all’orsa Amarena.

E oltre al bracconaggio privato siamo costretti ad assistere anche al bracconaggio di Stato. Decine di atti amministrativi impugnati dalle associazioni animaliste e ambientaliste, vengono regolarmente censurati dai TAR e dal Consiglio di Stato perché in evidente, fragoroso contrasto con le norme nazionali ed europee poste a tutela degli animali selvatici. Vengono così cancellati in tutto o in parte calendari venatori, ordini di uccisione di orsi, lupi e altre specie, ma viene anche smentito il Governo nazionale quando vuole dare interpretazioni smaccatamente filo venatorie a regolamenti europei posti
a tutela degli animali e degli habitat da questi occupati.

“E’ una situazione oramai insostenibile, un attacco concentrico sferrato nei confronti degli animali selvatici, responsabili solamente di avere bisogno delle risorse necessarie per vivere, proprio come noi umani  dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – un attacco che genera milioni di morti e feriti mentre i danni all’agricoltura continuano lo stesso ad aumentare, tutto ciò è oramai inaccettabile!”.

Contro questa deriva fatta di violenza e sopraffazione, la LAV ha organizzato a Trento una manifestazione nazionale contro la caccia e contro l’attacco generalizzato alla fauna selvatica alla quale hanno aderito ad oggi, fra gli altri, le associazioni: Alleanza Animalista, Animalisti Italiani, Federazione Nazionale ProNatura, WWF Italia, Anonymous for the Voiceless sezione di Trento, LNDC Animal Protection sezione di Trento. Il ritrovo è previsto alle ore 14.00 in piazza Dante, dalla quale il corteo si snoderà attraverso la città per arrivare al parco alle Albere.

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