News immediate,
non mediate!

Intervista a Cesare Hoffer, Coordinatore provinciale Nursing up – Trento

Categoria news:
OPINIONEWS

GOTTARDI RISPONDE A COPPOLA * TRENTINO TRASPORTI: « AGGRESSIONI FISICHE AGLI AUTISTI, MENO DI DIECI CASI L’ANNO »

Scritto da
17.16 - venerdì 19 aprile 2024

Risposta. Oggetto: Interrogazione n. 212 avente ad oggetto: “Misure per prevenire e disincentivare episodi di aggressione ai lavoratori del trasporto pubblico locale” – Risposta. Con riguardo alla interrogazione in oggetto, con la presente, sentita anche la Società Trentino trasporti, si precisa quanto segue.

1. Quante aggressioni ai danni di addetti al trasporto pubblico di Trentino Trasporti sono state registrate negli ultimi tre anni.
Per quanto riguarda il numero di aggressioni va fatta una distinzione tra tipologie di eventi. Se parliamo di aggressioni fisiche (tra cui quelle che hanno richiesto il ricorso a cure mediche) il numero non raggiunge i dieci casi all’anno, ripartiti tra corse dei servizi urbani, extraurbani, della Ferrovia Trento Bassano e della Ferrovia Trento- Malé- Mezzana.
Sono decine invece, le aggressioni verbali e le altre situazioni di disturbo nelle stazioni e a bordo dei mezzi (schiamazzi, musica, fumo, sporcizia, danneggiamenti).

2.Quali azioni sono attualmente messe in atto per la tutela del personale viaggiante di Trentino Trasporti, che sono a costante rischio di aggressione.
Diversi sono i sistemi di protezione presenti a bordo dei mezzi: protezione della cabina di guida sul servizio urbano, impianti di videosorveglianza, geo-localizzazione dei mezzi, chiamata di emergenza verso la Centrale Unica di Emergenza, telefoni cellulari aziendali in dotazione al personale viaggiante.
In alcune situazioni specifiche vengono impiegate guardie giurate a bordo; l’ultima è dell’estate del 2023, sui treni più problematici della Ferrovia Trento-Bassano.
Da anni nell’Autostazione di Trento e nel Centro Intermodale di Pergine Valsugana è attivo il servizio di vigilanza svolto da ditte specializzate.
Nel corso degli anni la Società ha intensificato il rapporto con le Forze dell’Ordine per attivare controlli specifici nelle situazioni critiche segnalate dal personale.

3. Se la Provincia o Trentino Trasporti ha avviato un monitoraggio per la verifica dell’efficacia delle azioni di tutela attivate.
Presso la Società è stato istituito un sistema informatizzato di segnalazioni degli eventi legati alla security che permette di analizzare gli eventi e – in caso di situazioni ripetitive e critiche localizzate – di mettere in atto azioni di controllo mirate da parte del personale aziendale talvolta con il supporto delle Forze dell’Ordine.
Tale sistema permette di avere anche pronte indicazioni sull’efficacia delle azioni messe in campo.

4. Se ritenga utile, in sinergia con Trentino Trasporti, mettere in atto misure di prevenzione quali ad esempio campagne pubbliche di informazione su giornali, televisioni e social, rispetto alle conseguenze, anche penali, che comporta l’aggressione ad un lavoratore che svolge un pubblico servizio e prevedere l’affissione, su tutti i mezzi di manifesti di avviso alla clientela.
Adeguate azioni di informazione e comunicazione, in particolare rivolte alla clientela più giovane, possono certamente contribuire a fare chiarezza sulle possibili conseguenze di comportamenti inadeguati. La Società è attiva con collaborazioni con le scuole per incontri di presentazione dei servizi e per dare indicazioni sul corretto utilizzo degli stessi.

In ambito ferroviario sono state aggiornate tutte le bacheche delle stazioni e delle fermate FTM/FTB con comunicazioni che chiariscono che gli agenti dell’Azienda assumono la qualifica di pubblici ufficiali, ricordando che i reati commessi nei confronti di un pubblico ufficiale (rifiuto di declinare le proprie generalità, violenze e minaccia, resistenza) sono punibili anche con l’arresto e la reclusione. L’Azienda sta predisponendo analoghe comunicazioni da esporre anche sui mezzi. L’efficacia di tali comunicazioni appare evidentemente ridotta come azione di mitigamento quando gli episodi sono causati, come spesso accade, da persone in stato di alterazione o in condizioni di disagio di altra natura.

5. Se ritenga opportuno chiedere la collaborazione delle forze dell’ordine per controlli a spot alle fermate, capolinea, stazioni, al fine di disincentivare e prevenire episodi di aggressione e violenza.
Come già rappresentato, la collaborazione tra Trentino trasporti e le Forze dell’Ordine è attiva e sempre più mirata anche grazie all’analisi delle segnalazioni e al coordinamento delle attività legate alla security. L’Azienda mantiene costanti contatti con le Forze dell’Ordine su tutto il territorio provinciale per segnalare situazioni particolari che richiedono necessarie procedure di controllo, e nei principali centri abitati si relaziona direttamente anche con le polizie municipali.
Il caso più recente ha previsto, in collaborazione con la Polfer di Trento, il presidio durante l’incarrozzamento del treno della Ferrovia Trento – Bassano in partenza alle 21:05 da Trento.
La Società porta inoltre il suo contributo alle riunioni di coordinamento promosse dal Commissariato del Governo per la Provincia di Trento, l’ultima delle quali si è tenuta l’8 marzo scorso. In quella sede è stato ritenuto pertinente individuare, a livello di Piano coordinato di

controllo del territorio, un referente unico delle Forze di Polizia per migliorare il coordinamento e prevedere azioni puntuali e mirate alla sicurezza del trasporto pubblico locale.

6. Se è a disposizione dei conducenti dei mezzi pubblici un numero di emergenza esclusivo in diretto contatto con le forze dell’ordine, e in caso di risposta negativa, se ritenga il caso di prevederlo.
Sui mezzi urbani ed extraurbani è già attivo da tempo un sistema per inviare – in casi di particolare gravità – una chiamata di emergenza alla CUE la quale può geo-localizzare il mezzo e allertare le Forze dell’Ordine.

7. Se è prevista una formazione del personale front line in materia di approccio alla clientela/viaggiatori e gestione del rischio, comprese le tutele della propria salvaguardia in caso di attacchi fisici (ad esempio corsi di autodifesa personale).
Si tratta di una delle azioni che l’Azienda sta predisponendo e che si ritiene di grande importanza: è in fase di prossima erogazione un corso di formazione che consentirà al personale viaggiante aziendale di acquisire competenze per la gestione delle relazioni con la clientela in situazioni di criticità, di conflittualità e di forte stress.
Cordiali saluti.

– avv. Mattia Gottardi –

 

 

Interrogazione

///

Misure per prevenire e disincentivare episodi di aggressione ai lavoratori del trasporto pubblico locale.
Ormai da alcuni anni assistiamo a intollerabili casi di aggressione, sia fisica che verbale, ai danni del personale viaggiante di Trentino Trasporti durante lo svolgimento del loro servizio. Ciò dimostra che i mezzi pubblici, autobus e treni, e le stazioni sono aree minacciate da una condizione generale di malessere diffuso e da persone che vivono al limite della legalità, determinando un forte senso di insicurezza sia tra gli operatori del settore che tra utenti e cittadini.

Non è più rinviabile, pertanto, un intervento rapido ed efficace, che coinvolga tutti gli attori del sistema, per combattere in modo incisivo tale fenomeno: misure che agiscano su più fronti, in maniera tale da bilanciare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di svolgere la propria mansione in sicurezza e quello degli utenti alla mobilità, anch’essa in sicurezza. Certamente è necessario incrementare la sorveglianza e la disponibilità all’intervento ad opera delle forze dell’ordine.

Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere
1. quante aggressioni ai danni di addetti al trasporto pubblico di Trentino Trasporti sono state registrare negli ultimi tre anni;
2. quali azioni sono attualmente messe in atto per la tutela del personale viaggiante di Trentino Trasporti, che sono a costante rischio di aggressione;
3. se la Provincia o Trentino Trasporti ha avviato un monitoraggio per la verifica dell’efficacia delle azioni di tutela attivate;
4. se ritenga utile, in sinergia con Trentino Trasporti, mettere in atto misure di prevenzione quali ad esempio campagne pubbliche di informazione su giornali, televisioni e social, rispetto alle conseguenze, anche penali, che comporta l’aggressione ad un lavoratore che svolge un pubblico servizio e prevedere l’affissione, su tutti i mezzi, di manifesti di avviso alla clientela;
5. se ritenga opportuno chiedere la collaborazione delle forze dell’ordine per controlli a spot alle fermate, capolinea, stazioni, al fine di disincentivare e prevenire episodi di aggressione e violenza;
6. se è a disposizione dei conducenti dei mezzi pubblici un numero di emergenza esclusivo in diretto contatto con le forze dell’ordine, e in caso di risposta negativa, se ritenga sia il caso di prevederlo;
7. se è prevista una formazione del personale front line in materia di approccio alla clientela/viaggiatori e gestione del rischio, comprese le tutele della propria salvaguardia in caso di attacchi fisici (ad esempio corsi di autodifesa personale).

*
Lucia Coppola

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.