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FLP – TN/AA * DEMANIO E PAT: VETRONE E URGESI, « LO STATO POTREBBE CEDERE GLI IMMOBILI DI ECCELLENZA ED ACQUISTARE VECCHI RUDERI, È INACCETTABILE »

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09.41 - sabato 3 settembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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La segreteria regionale FLP “Federazione Lavoratori Pubblici” è appena venuta a conoscenza di un possibile “baratto” tra immobili demaniali/statali con vecchi ruderi della Provincia Autonoma di Trento. Stiamo parlando dell’eventuale scambio tra il grande complesso degli Uffici Finanziari di Via Vannetti n. 13, con il vecchio immobile di Piazza Mostra, ex sede della Questura di Trento fino al 2006, abbandonato e cadente tanto da essere definito anche come “il palazzo fantasma”. Palazzo che nel giro di circa 16 anni, stranamente, farebbe il cosiddetto giro dell’oca. Visto che in precedenza era già di proprietà dello Stato, poi ceduto alla Provincia che lo rifilerebbe all’Agenzia delle Dogane.

Pare che l’operazione sia nella fase istruttoria su espressa volontà dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Quest’ultima avrebbe l’intenzione di lasciare gli Uffici di Via Vannetti n. 13 (attualmente l’Agenzia occupa 4 piani del palazzo, il piano terra con annessa la sala conferenze/riunioni e numerosi posti macchina in due distinti garage interrati), per trasferirsi in Piazza Mostra. Naturalmente, l’eventuale trasloco dell’Agenzia che occupa il maggior numero di metri quadri dell’intero stabile, darebbe alla PAT, secondo noi, la ghiotta occasione di smembrare il polo degli Uffici Finanziari e mettere alla porta, in futuro, anche gli altri Uffici ubicati nel compendio che sono, oltre agli alloggi di servizio di alcuni dipendenti Statali: la Soprintendenza Archivistica, l’UEPE (Ufficio esecuzione penale esterna), la Ragioneria Territoriale dello Stato di Trento e le Commissioni Tributarie di 1° e 2° grado. Quest’ultime appena transitate dal compendio n.15 (già acquistato dalla PAT dalle mani del Demanio in un’altra discutibile operazione di compravendita che per liberare definitivamente il palazzo attende l’uscita della Polizia Postale e della Guardia di Finanza), al settimo piano del civico n. 13.

Segnaliamo che l’intero complesso ospita un centinaio di dipendenti ed è perfettamente agibile. Recentemente sono stati fatti interventi straordinari di manutenzione e di messa in sicurezza, è stato rifatto l’intero impianto di climatizzazione, sono stati rinnovati gli ascensori, la pavimentazione dei garage e degli Uffici, con spese milionarie. Insomma un gioiello!
Allora, perché lasciarlo? Chi ha interesse a buttare a mare tutto quello che è stato fatto con costi enormi per le casse dello Stato?

Per non parlare poi dei disagi che produrrebbe l’eventuale trasloco dell’Agenzia delle Dogane per il proprio personale e per la massiccia utenza che oggi può contare in ampi parcheggi sotterranei e/o nelle strade limitrofe agli Uffici. Visto che l’intera Piazza Mostra, tutt’uno con il Palazzo del Buonconsiglio, a breve sarà interamente pedonabile ed inaccessibile alle auto ed ai parcheggi.

Infine ci chiediamo: a quanto ammonterebbe l’intera ristrutturazione dell’ex Questura? Un edificio che cade a pezzi e che vanta un particolare interesse storico/culturale, con sicuri vincoli architettonici tali da compromettere i lavori di scavi che potrebbero durare decenni per realizzare l’intero rifacimento.

La FLP è assolutamente contraria all’intera operazione di “baratto” degli immobili. È molto preoccupata per il futuro dei dipendenti e degli Uffici che saranno costretti a trovare una nuova sede ed è anche molto arrabbiata per non essere stata informata preventivamente di questo inconcepibile progetto che è l’esatto contrario della “spending review” e cioè “spendi di più”. Progetto che contrasteremo con tutte le nostre forze!

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Giuseppe Vetrone-Carmelo Urgesi

Segreteria Regionale F.L.P.

 

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