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FENALT * ROVERETO – RSA: MOSER, « UNA NUOVA STRUTTURA È SEMPRE BEN ACCETTA, MA SIA GARANTITA ASSISTENZA DIGNITOSA PER GLI OSPITI »

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15.06 - martedì 14 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Apre la terza RSA di Rovereto. NUOVA CASA DI RIPOSO: I DUBBI SUL PERSONALE. La Fenalt, sindacato di maggioranza nelle case di riposo trentine, dà voce alle preoccupazioni dei lavoratori che temono un aggravamento delle condizioni di lavoro in tutte e tre le strutture per la carenza di infermieri, oss e medici.

La presidente della RSA di Rovereto, Daniela Roner, ha annunciato la prossima apertura della nuova casa di riposo, la terza della Città della quercia, in piazzale Defrancesco, intitolata a Lucia Fontana. La stessa presidente non fa mistero delle criticità relative al personale. Fenalt, che è il sindacato di maggioranza nelle RSA trentine dà voce alle preoccupazioni dei lavoratori, che già ora sono in difficoltà nel garantire gli standard qualitativi del servizio: “Una nuova struttura è sempre ben accetta – commenta Roberto Moser, vicesegretario Fenalt e responsabile area RSA – ed è anche un valore aggiunto per la sanità trentina, ma come diciamo da qualche anno quello che non possiamo accettare è il livello di assistenza che questa struttura potrà garantire”.

Da mesi Fenalt mette in guardia sulla carenza di infermieri e OSS nelle case di riposo e sulla sostenibilità della terza struttura di Rovereto in termini di assistenza: “Ad oggi Rovereto ha due Rsa pubbliche, la Vannetti e la Borgo Sacco, entrambe a corto di personale infermieristico – osserva Moser – Anche se l’apertura della terza comporta solo una ventina di posti in più, quello che ci chiediamo è se i bandi non corrano il rischio di andare deserti vista la competizione che c’è nella sanità per garantirsi il personale. Ad oggi alla Vannetti ci dovrebbero essere due infermieri nel turno notturno, ma così sempre non è: più volte l’infermiere si trova da solo. Come sarà possibile assicurare la copertura notturna alla Fontana?”

Moser sa bene che il problema è generalizzato e non riguarda solo il caso di Rovereto, ma che si tratta di una criticità comune a molte delle RSA trentine: “Quello che ci sta a cuore non è solo il corretto carico di lavoro per i dipendenti, ma anche che sia garantita un’assistenza dignitosa per gli ospiti.

Non siamo contrari all’apertura di una nuova struttura, ma rinnoviamo la richiesta alla Giunta provinciale, in specifico alla assessora alla sanità Segnana, di una ulteriore verifica sull’adeguatezza dei parametri assistenziali che Vannetti presenta per la copertura dei posti. Chiediamo anche al Sindaco Valduga se ritiene sicura l’apertura di una nuova RSA a Rovereto, o se questa possa portare indirettamente ad un peggioramento della qualità assistenziale in quelle già attive”.

 

 

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Roberto Moser
Vice Segretario generale Fenalt

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