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FENALT * ASSEMBLEA GENERALE: VALENTINOTTI, « SALARI DEI DIRIGENTI A 240 MILA EURO? PROPOSTA SPUDORATA »

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17.14 - giovedì 22 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Assemblea generale della Fenalt alla Sala congressi della Cooperazione. Pubblico Impiego: c’e bisogno di attrattività. Maurizio Valentinotti: “In due anni abbiamo perso il 10% del potere d’acquisto. Se non si interviene la prospettiva è quella del declino della qualità dei servizi”; “L’ipotesi dei compensi dei dirigenti fino a 240mila euro? E’ una proposta senza pudore!”; “La penalizzazione delle pensioni? Fenalt è pronta a supportare eventuali ricorsi”

Si è tenuta questa mattina in una gremita sala congressi della Federazione trentina della Cooperazione l’assemblea generale di Fenalt, il sindacato più rappresentativo nel settore delle Autonomie locali e delle RSA e con una forte presenza nella sanità.
Al centro della discussione il tema della scarsa attrattività del lavoro pubblico, dovuta in primis a salari poco competitivi, che da ultimo hanno sofferto anche del mancato recupero dell’inflazione in occasione dell’ultimo rinnovo contrattuale (2022-2024). Maurizio Valentinotti, segretario generale Fenalt, ha ricordato le ragioni della contrarietà di Fenalt alle proposte della parte datoriale: “E’ in corso un rinnovo contrattuale in Trentino per il 2022-24 che di fatto fa perdere potere di acquisto ai lavoratori nell’ordine del 10%”.

Oltre a quella salariale, nell’agenda di Fenalt una questione importante è anche quella dei carichi di lavoro che devono essere rivisti, alla luce dell’età dei dipendenti, al fine di garantire la qualità dei servizi.
Non è mancata la polemica con l’amministrazione pubblica sulle modalità con cui vengono applicati i contratti: “Gli strumenti di tutela e di flessibilità che potrebbero agevolare le prestazioni di chi ha età anagrafica avanzata, sono interpretati fantasiosamente da molte amministrazioni. Di fatto vengono annullati con grave pregiudizio della conciliazione lavoro-vita privata. Serve una miglior definizione di molti istituti che oggi possono rappresentare anche un elemento di attrattiva per la PA”.

Se l’età media dei dipendenti pubblici sta sempre più aumentando, una delle cause va ricercata secondo Fenalt nella lentezza delle carriere che rappresenta un deterrente per i giovani: “Nel corso del 2024 – ha osservato Valentinotti – Fenalt si impegna a proporre una modifica degli ordinamenti professionali per aggiornare i profili e garantire un adeguato riconoscimento delle competenze”. Un ampio malumore in tutta la platea ha riscosso l’ipotesi, apparsa in questi giorni sui giornali, degli incrementi stipendiali dei dirigenti delle società partecipate fino a 240mila Euro: “E’ una proposta senza pudore!” ha stigmatizzato Valentinotti.
Quanto alle novità sul fronte delle pensioni, l’assemblea è stata l’occasione per fornire risposte a dubbi ed equivoci sul tema delle penalizzazioni introdotte dai recenti provvedimenti legislativi. Dai tecnici del patronato Epaca della Coldiretti sono state illustrate le nuove tabelle per il calcolo delle pensioni dei dipendenti pubblici che hanno anzianità contributiva risalente a prima del 1995.
Per bocca del suo Segretario generale il Sindacato si è detto disponibile ad affrontare le spese per supportare eventuali ricorsi contro un’iniziativa che ha notevolmente peggiorato la prospettiva pensionistica dei dipendenti pubblici non appena ci saranno casi concreti su cui poter lavorare.

 

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Maurizio Valentinotti
Segretario generale Fenalt

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