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FDI – GRUPPO CONSILIARE PAT * “ONDA TRICOLORE CONTRO LE MAFIE”: SEN. BALBONI, « ALTA L’ATTENZIONE IN TUTTO IL TERRITORIO, PER PREVENIRE AGGRAVAMENTI DEL FENOMENO MAFIOSO »

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18.44 - venerdì 27 maggio 2022

“Onda Tricolore contro le Mafie” è la manifestazione con cui Fratelli d’Italia vuol ribadire fermamente, a 30 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, il proprio “No” alle mafie su tutto il territorio italiano con una serie di eventi che si concluderanno il 19 luglio a Palermo. Onda Tricolore fa oggi tappa a Trento, con la conferenza stampa per commemorare tutte le vittime mafia e presentare le proposte di FdI a contrasto della criminalità organizzata. Al termine della conferenza stampa è avvenuto il flash mob con i militanti del partito in via Falcone e Borsellino.

Alla conferenza stampa, introdotta dal vice Commissario cons Christian Zanetti e dalla responsabile locale del dipartimento tutela vittime di violenza Silvia Farci, e presieduta dal Senatore Trentino Andrea de Bertoldi, hanno partecipato come relatori:

Sen. Alberto Balboni – Responsabile Nazionale del dipartimento Legalità, Sicurezza ed immigrazione, nonché
Vicepresidente della Commissione Giustizia in Senato;
Cinzia Pellegrino, Coordinatrice Nazionale del dipartimento tutela vittime di violenza di Fratelli D’Italia;
I Consiglieri regionali / provinciali e comunali di Trento di Fdi.

Nella conferenza è stato ribadita l’attenzione verso la legalità da parte di fratelli d’Italia, che invita quindi a non sottovalutare anche in Trentino l’escalation della violenza e delle interferenze mafiose. Troppe amministrazioni provinciali hanno sottovalutato il problema, ed ora ci ritroviamo con episodi di violenza quotidiana ma anche con interferenze nel mondo economico da parte delle mafie organizzate, come è stato oggetto di analisi da parte della commissione antimafia nelle scorse settimane.

Il settore del porfido, il settore turistico alberghiero sono infatti una preda ambita degli interessi finanziari delle Mafie. Per queste ragioni fratelli d’Italia motiva anche il suo no a due dei cinque referendum, e cioè al quesito sull’abolizione della legge Severino e dalla abolizione della custodia cautelare. Non si risponde infatti all’illegalità permettendo ai condannati di entrare nelle istituzioni, e neppure togliendo alle procure la possibilità di attivare ordini di custodia cautelare per coloro che si macchiano di delitti. Ci meravigliamo quindi che alcune forze del centro destra, da sempre sostenitrici della lotta alle mafie, abbiano invece voluto sposare i referendum citati.

È stato ribadito l’impegno di fratelli d’Italia a tenere alta l’attenzione in tutto il territorio provinciale per prevenire ulteriori aggravamenti del fenomeno mafioso nella nostra provincia.

 

 

 

 

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