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DIVINA (ALTERNATIVA POPOLARE) * DIBATTITO “CIDA“: « FOCUS SU, RICERCA – SANITÀ – DENATALITÀ – IMMIGRAZIONE »

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07.05 - venerdì 29 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sergio Divina al dibattito promosso da CIDA: “Per sanità e ricerca c’è bisogno di una progettualità seria e strutturata”. Si è svolto ieri pomeriggio, presso la Sala di rappresentanza del Palazzo della Regione il confronto elettorale fra i candidati alla presidenza della provincia organizzato da CIDA, confederazione rappresentativa dei dirigenti e delle alte professionalità in tutti i settori, pubblici e privati. Al centro del dibattito – cui era presente anche il candidato presidente di Alternativa Popolare per il Trentino, Sergio Divina – ricerca e sanità, ma anche temi più globali quali denatalità ed immigrazione.

Dal locale. «La nostra provincia gode di un vantaggio notevole: l’autonomia. – ha esordito Divina – Ed è proprio grazie all’autonomia che nel tempo sono cresciuti in Trentino istituti di ricerca d’altissimo livello. Parlo di Fondazione Mach e FBK, ma anche di CiBio, esempio di quanto la nostra università sia di fatto all’avanguardia». Insomma, la macchina c’è ed è ben oliata, ora bisogna dimostrare di saperla guidare. «Se la ricerca è importantissima, – ha aggiunto infatti Divina – è altrettanto determinante coinvolgere i sistemi di produzione, ma soprattutto sottoporne le innovazioni e i risultati a verifiche costanti, al fine di poterne sfruttare gli effetti».

Oltre ad università e ricerca, fondamentale risulta essere la scuola perché «ciò che investiamo in formazione è quello che metteremo nel salvadanaio dei nostri ragazzi. – ha affermato Divina – Le famiglie affidano i figli all’istituzione scolastica e ai suoi docenti, che proseguono l’educazione familiare fra i banchi di scuola. Per questo è imprescindibile la giusta formazione umana, per sviluppare la quale i nostri insegnanti non vengono adeguatamente ricompensati: gli stipendi sono inadeguati e prova ne é che l’insegnamento è visto nella stragrande maggioranza dei casi come ultima ipotesi lavorativa dei neo-laureati. I nostri docenti meritano di più».

Al globale. «Fra le tematiche globali del nostro tempo – ha proseguito Divina – la sanità riveste un ruolo cruciale. Oggi si fa un gran parlare di emergenza sul fronte del personale, ma sicuramente non è un allarme piovuto dal cielo: si tratta della conseguenza di una visione miope che ha dato luogo a politiche poco lungimiranti, come il numero chiuso nelle facoltà di medicina quando l’imperante esigenza di capitale umano remava nella direzione opposta». Inoltre, è mancata una certa dose di programmazione: al turnover occorreva pensare prima. «La burocrazia non aiuta, – ha aggiunto Divina – con la figura del primario che spesso si trova a dover dirigere il personale del suo reparto piuttosto che ad esercitare anzitutto il suo ruolo di medico». Ed il rischio è che il paziente diventi cliente, in un’ottica aziendale.

Al tema della sanità fa il paio quello della valorizzazione del capitale umano, al netto delle specifiche competenze di ognuno. «Le professionalità vanno valorizzate» è il commento di Divina, che ricorda come alcuni dirigenti abbiano storicamente contribuito a salvare il sistema Italia: «si pensi soltanto a Paolo Scaroni». Ai vertici dirigenziali, inoltre, le donne non mancano, «nonostante la fatica generale che attanaglia il lavoro femminile, da incentivare mediante politiche ad hoc». Ma il vero problema riguarda la denatalità, «la cui soluzione è quella di una strategica politica di welfare, incentrata sui bisogni di una popolazione che sta invecchiando».
Infine, la questione immigrazione: «è impossibile fermare il vento con le mani, – ha concluso Divina – e occorre investire in una seria cooperazione internazionale».

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