Il presidente Kaswalder ha convocato in aula solo domani il Consiglio provinciale (in allegato, l’ordine del giorno) per esaminare e approvare rapidamente un disegno di legge della Giunta e condiviso anche dalle minoranze a firma dell’assessore Tonina, dedicato al tema dell’edilizia sostenibile. Obiettivo: sgravare di adempimenti i Comuni per snellire le procedure senza rinunciare ai controlli. Il testo modifica una norma dell’ultima finanziaria (la 15 del 2020) in modo da rinviare l’applicabilità dell’articolo 86 della legge urbanistica provinciale del 2008, semplificare e velocizzare le procedure favorendo l’avvio dei progetti di riqualificazione energetica delle abitazioni. Il provvedimento, al quale i capigruppo hanno accordato la procedura d’urgenza, è già stato approvato all’unanimità dalla III Commissione che ha accolto a pieni voti anche due emendamenti presentati dall’assessore Tonina,
A seguire i lavori, che inizieranno alle 10, proseguiranno con la discussione di 21 interrogazioni scritte che non hanno ricevuto risposta dalla Giunta e si dovrebbero concludere con una comunicazione dell’esecutivo sull’andamento degli infortuni sul lavoro chiesta come prima firmataria da Sara Ferrari (Pd) e sottoscritta da altri consiglieri di minoranza.
Ad oggi, collegata a questa comunicazione, risulta depositata una risoluzione proposta da Giorgio Tonini (Pd) e firmata oltre che dai consiglieri del suo gruppo anche da Zanella, Coppola, Demagri, Marini e Rossi. Il documento impegna la Giunta in cinque direzioni: 1. a richiedere all’Azienda Provinciale per i Servizi sanitari di finanziare le attività del Dipartimento di Prevenzione; 2. a creare un Fondo dedicato alla salute e sicurezza sul lavoro per garantire un ulteriore sostegno socioeconomico ai lavoratori infortunati o agli affetti da malattie professionali; 3. a garantire la formazione, l’acquisto di strumentazione, dotazioni personali e riconoscimento della responsabilità al personale operante presso l’U.O. Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; 4. a implementare sul territorio provinciale iniziative di informazione e formazione a favore delle imprese e dei lavoratori trentini con particolare attenzione alle piccole e medie imprese; 5. intervenire sulla formazione all’utilizzo di macchine che non necessitano di abilitazione ai sensi degli accordi Stato – Regioni e Province Autonome del 2012 per garantire percorsi di accreditamento provinciale degli Enti privati e sulle modalità di progettazione dei corsi.