(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“Vorremmo che si parlasse di investimenti e di valorizzazione del personale”. A dirlo Giuseppe Pallanch. La Funzione pubblica della Cisl chiede di non perdere di vista gli obiettivi. “Una cronica carenza di personale sanitario e di assistenza e in generale anche di supporto, un’età media degli operatori sempre più elevata, posti letto che scarseggiano per rispondere ai fabbisogni, bisogni sempre più complessi per l’invecchiamento della popolazione”.
È un caso che il viaggio studio organizzato da Upipa in Nord Europa per una quarantina di amministratori di Apsp per “conoscere e comparare i servizi sociali e socio-sanitari erogati agli anziani in Danimarca”.
“Forse si sarebbe potuto trovare una soluzione meno costosa e magari svolta in Italia coinvolgendo anche il sindacato. Tutte queste polemiche non fanno bene e distolgono l’attenzione dai veri problemi. Anzi, le criticità sono ben altre: rinnovare i contratti, rafforzare l’assistenza, cambiare i parametri affrontare la pianificazione dei fabbisogni, assumere e rivedere i parametri. Questi sono solo alcuni esempi degli interventi che chiediamo con forza: in definitiva dare risposte e riscontri a un personale ormai stremato”.
Finanziamenti e investimenti per rilanciare, sostenere e accompagnare il comparto nelle sfide all’orizzonte. “Noi ci siamo e ci aspettiamo di essere il finalmente coinvolti nelle trattative. E’ urgente trovare delle soluzioni di breve periodo ma anche iniziare una pianificazione di ampio respiro e strutturale. Così non si può andare avanti e il sistema rischia di collassare. Oggi con l’aspettativa di vita più lunga i bisogni sono sempre più complessi ma il personale sempre più risicato nei numeri, lavoratori ormai stremati. La gestione dell’emergenza Covid si fa ancora sentire e le ripercussioni riguardano più livelli, anche l’organizzazione aziendale e la conciliazione vita-lavoro”, conclude Pallanch.