Come commissario della Commissione bicamerale di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, parteciperò alle audizioni della commissione previste per lunedì e martedì p.v. a Bolzano e a Trento.
Orgogliosa di essere stata indicata lo scorso anno dal capogruppo di Coraggio Italia Marco Marin, a far parte di questa prestigiosa commissione di inchiesta per la mia specchiata carriera politica, sarò lieta di dare il benvenuto al Presidente Morra e gli altri commissari nella nostra Regione.
La Commissione Antimafia, procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria . Anche la nostra terra purtroppo, come noto, non è stata esente negli ultimi anni da infiltrazioni di stampo mafioso, immediatamente individuate dall’autorità giudiziaria e dalle forze di polizia, dell’ordine e militari.
Così come fatto in altre realtà territoriali, anche in Trentino Alto Adige le audizioni rientrano nel compito proprio di ascoltare da istituzioni e associazioni, le proposte di carattere normativo e amministrativo ritenute opportune per rendere più coordinata e incisiva l’iniziativa dello Stato, per la prevenzione delle attività criminali, dei mutamenti e delle trasformazioni del fenomeno mafioso e di tutte le sue connessioni, comprese quelle istituzionali, con particolare riguardo appunto, agli insediamenti stabilmente esistenti nelle regioni diverse da quelle di tradizionale inserimento e comunque caratterizzate da forte sviluppo dell’economia produttiva, come la nostra. È importante spiegare anche agli altoatesini e ai trentini che la Commissione ha il delicato compito anche di indagare sul rapporto tra mafia e politica, sia riguardo all’ infiltrazione
nel territorio e negli organi amministrativi, e -in occasione di tornate elettorali, alla selezione dei gruppi dirigenti e delle candidature per le assemblee elettive , la prevenzione e il contrasto delle varie forme di accumulazione dei patrimoni illeciti, del riciclaggio e dell’impiego di beni, denaro o altre utilità che rappresentino il provento della criminalità organizzata mafiosa o similare.
E ancora di svolgere il monitoraggio sui tentativi di condizionamento e di infiltrazione mafiosa negli enti locali e proporre misure idonee a prevenire e a contrastare tali fenomeni, verificando l’efficacia delle disposizioni vigenti in materia, con riguardo anche alla normativa concernente lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali e la rimozione degli amministratori locali.
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Michaela Biancofiore
Membro della Commissione Antimafia di Camera e Senato