(Fonte: Ufficio stampa Codacons) – Siccità: Codacons pronto a class action in caso di razionamento dell’acqua. Associazione interviene al Tribunale delle Acque al fianco di Acea contro ordinanza della regione. Procura e Corte dei conti obblighino azienda a utilizzare utili per migliorare rete.
Se si arriverà al razionamento dell’acqua con la sospensione del servizio idrico alle famiglie, scatterà una class action del Codacons per conto di tutti i cittadini romani cui sarà tagliata l’acqua.
Ne dà notizia l’associazione dei consumatori, che interverrà al Tribunale delle acque a sostegno del ricorso di Acea contro l’ordinanza della Regione Lazio.
“Siamo pronti ad intentare una azione risarcitoria collettiva conto Regione, Comune e Acea, a favore di tutti i romani che saranno coinvolti nel razionamento dell’acqua spiega il presidente Carlo Rienzi.
Questo perché le famiglie pagano tariffe idriche per un servizio che deve essere garantito con continuità, e che è già soggetto a gravi inefficienze, sprechi e perdite di ogni tipo”.
In particolare il Codacons punta il dito contro i mancati interventi sulla rete che determinano oggi una dispersione di acqua pari al 45% nella sola capitale.
“Vogliamo che gli utili di Acea siano destinati interamente a sanare la rete di distribuzione dell’acqua, perché le criticità hanno raggiunto livelli inaccettabili prosegue Rienzi.
Per tale motivo stiamo preparando un ricorso alla Corte dei Conti e alla Procura, affinché si obblighi l’azienda e il comune di Roma a utilizzare per i prossimi 5 anni i dividendi interamente per eliminare sprechi e perdite di condotti e tubature, senza remunerare i soci”.
Intanto l’associazione impugnera’ l’ordinanza della regione Lazio sul lago di Bracciano al tribunale delle acque, sostenendo il ricorso di Acea.
Foto: da archivio Codacons