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BANKITALIA – BCE (BANCA CENTRALE EUROPEA) – FRANCOFORTE* REPORT 2023: CHRISTINE LAGARDE, « CONSOLIDATA LA LOTTA ALL’INFLAZIONE, NELL’AREA EURO »

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09.13 - giovedì 18 aprile 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Nel 2023 la BCE ha consolidato i progressi compiuti nella lotta all’inflazione nell’area dell’euro. L’anno era iniziato con l’inflazione complessiva ancora prossima ai massimi storici. Gli effetti negativi dei precedenti shock dal lato della domanda e dell’offerta, seppur in attenuazione, continuavano a spingere verso l’alto i prezzi. Due importanti sviluppi hanno però aperto la strada a un netto calo dell’inflazione nel corso dell’anno.

In primo luogo, hanno cominciato a venir meno gli effetti degli shock passati. I prezzi dell’energia, dopo l’impennata registrata a seguito della guerra ingiustificata mossa dalla Russia all’Ucraina, hanno segnato una brusca riduzione e le strozzature dal lato dell’offerta si sono ulteriormente attenuate a livello mondiale. In particolare, nel 2023 la diminuzione dei prezzi dell’energia ha rappresentato la metà del calo dell’inflazione. In secondo luogo, la BCE ha continuato a inasprire la politica monetaria e ha contribuito pertanto a ridurre ulteriormente l’inflazione frenando la domanda. Complessivamente, da gennaio a settembre, abbiamo innalzato i tassi di interesse di ulteriori 200 punti base.

Abbiamo adottato le decisioni sui tassi continuando a basarci sui dati, in un contesto caratterizzato da elevata incertezza. Al fine di calibrare accuratamente in che misura fosse necessario alzare i tassi, abbiamo introdotto tre criteri: prospettive di inflazione, dinamica dell’inflazione di fondo e intensità della trasmissione della politica monetaria. A settembre si è osservato un miglioramento delle prospettive di inflazione e una vigorosa trasmissione della politica monetaria. L’inflazione di fondo, tuttavia, è rimasta elevata, con forti pressioni interne sui prezzi.

Abbiamo pertanto ritenuto che i tassi di interesse di riferimento della BCE avessero raggiunto livelli che, se mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, avrebbero fornito un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo. Ci siamo impegnati a mantenere i tassi su questi livelli finché necessario, continuando al tempo stesso ad adottare un approccio che si basa sull’analisi dei dati e sui criteri già menzionati per determinare livello e durata adeguati dell’orientamento restrittivo.

Parallelamente, abbiamo proseguito nella normalizzazione del bilancio dell’Eurosistema affinché restasse coerente con l’intonazione complessiva della nostra politica monetaria. La riduzione di oltre 1.000 miliardi di euro registrata in bilancio nel 2023 è stata determinata in gran parte dalle scadenze e dai rimborsi anticipati nell’ambito delle nostre operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine. Nel corso dell’anno abbiamo inoltre interrotto i reinvestimenti dei titoli giunti a scadenza nell’ambito del nostro programma di acquisto di attività. Inoltre, a dicembre abbiamo annunciato la graduale cessazione dei reinvestimenti in seno al programma di acquisto per l’emergenza pandemica.

Contemporaneamente al consolidamento dei progressi compiuti nella lotta all’inflazione, abbiamo portato avanti le attività volte a tenere conto dei rischi climatici nello svolgimento dei nostri compiti. A marzo abbiamo avviato la diffusione periodica di informazioni finanziarie riferite ai rischi climatici degli investimenti effettuati dall’Eurosistema nel settore societario. L’intensità carbonica dei reinvestimenti da noi effettuali su tali titoli è diminuita di circa due terzi nei dodici mesi successivi a ottobre 2022, quando iniziammo a orientarli verso emittenti con prestazioni migliori sotto il profilo climatico.

Nel 2023 sono stati compiuti notevoli progressi in un altro settore cruciale per le nostre attività: i pagamenti. A marzo è stato avviato T2, il nostro nuovo sistema di pagamento all’ingrosso. Esso contribuisce all’armonizzazione e all’efficienza dei mercati finanziari europei introducendo un nuovo sistema di regolamento lordo in tempo reale che, sostituendosi a Target2, operativo dal 2007, razionalizza la gestione della liquidità in moneta di banca centrale.

Abbiamo inoltre dato inizio alla fase preparatoria del progetto sull’euro digitale. Avviata a novembre dopo una fruttuosa fase istruttoria durata due anni, essa getterà le basi per la potenziale emissione di un euro digitale. La moneta unica in forma digitale affiancherebbe il contante, senza sostituirlo. Il contante rimane il mezzo di pagamento più utilizzato dai cittadini dell’area dell’euro, i quali ritengono in netta maggioranza che sia importante avere la possibilità di usarlo per i pagamenti.

Anche per questo la BCE sta predisponendo una nuova serie di banconote in euro, il simbolo più tangibile e visibile dell’unità europea. Il Consiglio direttivo ha selezionato “Cultura europea” e “Fiumi e uccelli” quali due possibili temi per questa nuova serie, sulla scorta dei risultati di due indagini pubbliche condotte nell’estate del 2023. Successivamente i cittadini europei avranno la possibilità di esprimere le proprie preferenze a partire da una rosa di possibili bozzetti; la decisione definitiva dovrebbe essere adottata dalla BCE nel 2026.

L’anno del 25º anniversario della BCE è stato anche segnato dall’ingresso della Croazia nell’area dell’euro. L’adozione dell’euro da parte della Croazia a gennaio ha portato a 20 il numero dei paesi dell’area, quasi il doppio rispetto all’anno in cui fu introdotta la moneta unica. L’espansione dell’area dell’euro riflette l’inalterata attrattiva della nostra unione monetaria, in un mondo connotato da crescente imprevedibilità. Nel 2023 il sostegno dei cittadini nei confronti dell’euro è rimasto prossimo ai massimi storici.

Non sarebbe stato possibile raggiungere questi risultati senza il grande impegno del nostro personale e la sua dedizione alla missione della BCE: mantenere la stabilità dei prezzi a beneficio dei cittadini dell’area dell’euro. È un onore guidare questa istituzione e le persone che ci lavorano.

Francoforte sul Meno, aprile 2024

Christine Lagarde

Presidente

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