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ASSEMBLEA ANTISPECISTA E SCOBI * ATTIVISTI CAMPAGNA STOPCASTELLER: « “TRAGEDIA PELLER ANNUNCIATA, FUGATTI – ZANOTELLI – DE COL SI DIMETTANO IMMEDIATAMENTE ” »

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14.39 - giovedì 13 aprile 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Gli attivisti della campagna StopCasteller rompono il silenzio sull’incidente avvenuto al Peller chiedendo le immediate dimissioni della Giunta Trentina: «Fugatti cerca ipocritamente di scaricare la colpa sugli “animalisti” per spostare l’attenzione e sfuggire alle responsabilità, ma è vero esattamente il contrario: il mandante di questo incidente disastroso è lui. Fugatti, Zanotelli e De Col si dimettano immediatamente»

«Uomini e orsi sono, ancora una volta, vittime della deliberata assenza di gestione da parte della Provincia autonoma di Trento, del suo ripetuto rifiuto di programmi di prevenzione ed educazione. La cartellonistica da sola non basta, è come scrivere sui pacchetti di sigarette “il fumo uccide”: rendere consapevole la popolazione è ben altro lavoro e comporta ben altro impegno. Un lavoro che deve essere fatto da persone competenti e qualificate». «La gestione deve essere tolta alla PAT e alla Protezione civile e affidata a scienziati, Ente Parco e Forestale, come avviene in ogni parte del mondo».

Gli attivisti della campagna StopCasteller, campagna che da anni segue le vicende degli orsi trentini, si pronunciano sull’incidente avvenuto al Peller e sulle successive dichiarazioni della Giunta Fugatti chiedendone le immediate dimissioni: «Alla famiglia Papi va la nostra solidarietà – dichiarano gli attivisti – così come anche a JJ4 e a tutti i circa 40 orsi scomparsi nella mala gestione del progetto Life Ursus. Uomini e orsi sono, ancora una volta, vittime della deliberata assenza di gestione da parte della Provincia autonoma di Trento, del suo ripetuto rifiuto di programmi di prevenzione ed educazione, mai presi neppure in considerazione dalla giunta». (1)

«La zona in cui l’orsa viveva da anni era ben conosciuta dalle autorità, come dimostrano le mappe disponibili nel Rapporto Grandi Carnivori (2), ma nulla si è fatto per evitare quello che è successo. I pericoli derivanti dalla convivenza non vanno ignorati come ha fatto, con lucido disegno polito, la PAT, ma gestiti con serietà e competenza. Per questo la riteniamo il vero mandante di questo incidente disastroso: Fugatti, Zanotelli e De Col si dimettano immediatamente. Un disastro annunciato già tanti anni fa, quando si tolse la gestione orsi al Parco, per affidarla alla politica (e, anomalia italiana, alla Protezione Civile) in modo da rendere gli orsi merce elettorale».

«Fugatti – continuano gli attivisti – oggi cerca ipocritamente di scaricare la colpa sugli “animalisti” che avrebbero impedito l’uccisione di JJ4 (3) e lo fa con l’unico scopo di spostare l’attenzione da sé e sfuggire alle responsabilità, ma è vero esattamente il contrario: noi attivisti, che viviamo il Trentino e le montagne, “ve lo avevamo detto”. Che catture e uccisioni non erano la soluzione, che non c’era cultura, che non c’era informazione, che non venivano forniti strumenti. E questo è avvenuto non per mera superficialità ma per una precisa scelta politica, ben riassunta dal veterinario De Guelmi in un’intervista rilasciata a Repubblica qualche giorno fa: “La politica locale non vuole più gli orsi e opera affinché sia la popolazione esasperata a invocare lo stop. Nel resto del mondo sono scienziati, parchi e forestali a gestire simili progetti: in Trentino la Provincia ha tolto la competenza al Parco Adamello Brenta e l’ha affidata alla protezione civile”». (4)

«Restiamo fermi e saldi nel ritenere che la convivenza sia possibile, che altrove è già realtà (5), e sosteniamo il diritto di chi ama la montagna di andare a fare una passeggiata in sicurezza, con un bagaglio di dovute competenze e informazioni che le Giunte trentine, da 20 anni a questa parte, non hanno mai fornito. La cartellonistica da sola non basta, è come scrivere sui pacchetti di sigarette “il fumo uccide”: rendere consapevole la popolazione è ben altro lavoro e comporta ben altro impegno. Un lavoro che deve essere fatto da persone competenti e qualificate».

«Negli ultimi giorni Fugatti ha dimostrato ancora una volta la sua ignoranza sul progetto Life Ursus sostenendo che il numero massimo di orsi previsti dal progetto fosse 50 (3). In verità nel progetto (6) si prevedeva un numero MINIMO di 50 orsi che è il numero appena sufficiente per una popolazione vitale che non rischi l’immediata estinzione. Per tutti questi motivi sosteniamo la necessità che la gestione venga tolta alla PAT, a politici incompetenti e alla Protezione Civile e affidata a scienziati, Ente Parco e forestale, come avviene in ogni parte del mondo. Dimissioni subito e creazione di una commissione di gestione orsi sono l’unica soluzione possibile».

 

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Campagna StopCasteller
Assemblea Antispecista
Scobi

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