L’ipotesi di realizzazione di una pista ciclabile come “merce di scambio” per la riattivazione della linea di cottura del cementificio a Sarche di Madruzzo non convince. Non convince perché non va a centrare il vero nodo critico della questione, ovvero la salute degli abitanti della Valle dei Laghi e le ripercussioni per l’agricoltura sostenibile del Biodistretto. Una ciclabile in un contesto di emissioni inquinanti non sarebbe inoltre certamente un buon biglietto da visita per la Valle dei Laghi, oggi votata a concezione di turismo smart e green.
Il tema principale dovrebbe essere quindi quello di una transizione industriale a basse emissioni, incrementando le performance ambientali del sistema produttivo provinciale, incentivando metodologie produttive a tutela dell’ambiente, definendo strumenti finalizzati al risanamento ambientale o alla delocalizzazione di attività produttive ad impatto ambientale significativo, e valutando forme di retrofit a metodologie di produzione volte alla minimizzazione dell’impatto sull’ecosistema locale.
Sono questi gli obiettivi che dovrebbero ispirare l’azione della Provincia in ambito industriale e su cui avevo impegnato la Giunta con un mio ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale in fase di assestamento di bilancio. È infatti di fondamentale importanza tenere ben accesi i riflettori su alcune realtà produttive, non solo in Valle dei Laghi, affinché la loro attività non vada a scontrarsi con le scelte di sviluppo delle popolazioni locali, favorendo invece un’armonizzazione con il contesto territoriale.
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Cons. Alessia Ambrosi