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AMBROSI (FDI) – MOZIONE * ARRESTO CARDIACO: « DEFIBRILLATORI NELLE FARMACIE TRENTINE, UN FONDAMENTALE PRESIDIO PER SALVARE VITE »

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16.14 - mercoledì 22 dicembre 2021

Ambrosi (Fratelli d’Italia): “Defibrillatori nelle farmacie trentine: un fondamentale presidio per salvare vite”. Ogni anno in Italia 60mila persone sono vittime di arresto cardiaco: un killer silenzioso che rappresenta la principale causa di morte nei paesi occidentali. La percentuale di sopravvivenza è legata alla tempestività dell’intervento di defibrillazione. Ogni minuto che passa dal momento dell’arresto cardiaco la possibilità di sopravvivenza scende del 10%. La sopravvivenza a un arresto cardiaco è attualmente inferiore al 10% se non si interviene con sistemi di defibrillazione precoce e del 46% quando invece si interviene subito con un defibrillatore.

Una percentuale di sopravvivenza che in città “cardioprotette” come Piacenza sale al 93% grazie alla presenza capillare di defibrillatori. È fondamentale far sì che anche il Trentino diventi area virtuosa in quest’ambito. Per questo ho depositato una Proposta di mozione affinché la Provincia promuova la dotazione di defibrillatori semiautomatici esterni nelle farmacie trentine, che in molte comunità rappresentano un sicuro riferimento per il cittadino.

Questi dispositivi, di cui ad oggi molte farmacie trentine non dispongono, sarebbero quindi sempre a disposizione di farmacisti opportunamente formati e di tutti i volontari e soccorritori abilitati. Il farmacista offrirebbe così un contributo significativo alla collettività, potendo praticare la defibrillazione precoce sul paziente colpito da arresto cardiaco, regalandogli una concreta speranza di vita.

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Cons. Alessia Ambrosi

 

 

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PROPOSTA DI MOZIONE

PROMOZIONE DELLA DOTAZIONE DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI PRESSO LE FARMACIE TRENTINE

Considerato che
ogni anno in Italia 60mila persone sono vittime di arresto cardiaco, che colpisce anche senza avvisaglie. L’arresto cardiaco è un killer silenzioso che rappresenta la principale causa di morte nei paesi occidentali. La percentuale di sopravvivenza è legata alla tempestività dell’intervento di defibrillazione. Ogni minuto che passa dal momento dell’arresto cardiaco la possibilità di sopravvivenza scende del 10%: dopo 5 minuti le probabilità di salvataggio sono del 50%, dopo 10 minuti sono pari a zero. La sopravvivenza a un arresto cardiaco è attualmente inferiore al 10% se non si interviene con sistemi di defibrillazione precoce. I dati scientifici segnalano invece che la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco si ha nel 46% dei casi, quando si interviene subito con un defibrillatore. Una percentuale di sopravvivenza che in città cardioprotette come Piacenza sale al 93% grazie alla presenza capillare di defibrillatori.

Posto che
una funzione già svolta dalla Farmacia Territoriale è quella di Presidio Sanitario di Primo Soccorso in caso di incidente o di malore improvviso che si verifichino nei pressi dell’esercizio. Tale funzione è riconosciuta e data per scontata dalla popolazione, il Farmacista è infatti considerato da tutti un “dottore”, che ha tutta la competenza e la preparazione per fornire l’aiuto necessario nei primi momenti dopo l’evento, in attesa che arrivino i soccorsi attivati dal 118. Per questo motivo nel decreto legge del 18 marzo 2011 “Criteri e modalità per la diffusione dei defibrillatori” il legislatore indica le farmacie come luogo ideale per collocare un defibrillatore, motivandolo con queste parole: “per l’alta affluenza di persone e la capillare diffusione nei centri urbani che le rendono di fatto punti di riferimento in caso di emergenze sul territorio”.

È inoltre stata recentemente pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge 116/2021, volta a favorire la diffusione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni (DAE) nei luoghi pubblici, comprese le farmacie così come era già stato previsto dal DM 18/03/2011. Per tale motivo parrebbe ragionevole che la PaT valutasse l’opportunità di promuovere la dotazione di defibrillatori semiautomatici esterni nelle farmacie trentine, che in molte comunità rappresentano un sicuro riferimento per il cittadino. Il farmacista offrirebbe così un contributo significativo alla collettività, potendo praticare la defibrillazione precoce sul paziente colpito da ACC, regalandogli una concreta speranza di vita in caso di arresto cardiaco.

Tutto ciò premesso,
il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale

• a promuovere la dotazione di defibrillatori semiautomatici esterni presso le farmacie trentine, nelle forme e nelle modalità ritenute più opportune, sempre a disposizione dei farmacisti opportunamente formati e di tutti i volontari e soccorritori abilitati in grado di affrontare un’emergenza come l’arresto cardiaco.

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Cons. Alessia Ambrosi

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