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ALTERNATIVA POPOLARE – TRENTINO * DIBATTITO RETE PROFESSIONI TECNICHE: DIVINA, « I NOSTRI ORDINI MERITANO VISIONE, NECESSARIA PER CRESCERE »

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19.30 - venerdì 6 ottobre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sergio Divina al dibattito promosso dalla Rete Professioni Tecniche: “I nostri ordini professionali meritano visione e armonia, necessarie per crescere”

Si è svolto oggi pomeriggio, presso il Centro Studi Erickson di Gardolo, il confronto elettorale fra i candidati alla presidenza della provincia (grande assente, ancora una volta, Maurizio Fugatti) organizzato dalla Rete Professioni Tecniche, che comprende l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, l’Ordine degli Ingegneri, l’Ordine dei Periti Industriali, l’Ordine dei Geometri, l’Ordine dei Periti Agrari, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali ed infine l’Ordine dei Geologi. Fra i temi emersi nelle domande poste dai presidenti dei diversi ordini ai candidati, la sburocratizzazione dei bandi, il consumo di suolo, la messa in sicurezza idrogeologica del territorio e la formazione dei professionisti.

«L’obiettivo di ogni amministrazione che desideri davvero il bene del proprio territorio è quello di far lavorare le imprese locali. – ha iniziato il suo intervento Sergio Divina, candidato presidente di Alternativa Popolare per il Trentino – Per farlo, occorre che gli Ordini pensino ad appalti maggiormente suddivisi per settori, che premino le eccellenze locali e le corrispondenti competenze, sempre senza cadere in un localismo spinto, tra l’altro non consentito dalle leggi europee e nazionali».

«Tutte le agende internazionali ci dicono inoltre che occorre muoversi verso un minore consumo di suolo. – ha continuato Divina – Da una parte abbiamo un elemento drammatico che aiuta, ovvero la denatalità spiccata, che si traduce naturalmente in un minore bisogno di abitazioni. Dall’altra, lo sviluppo enorme della mobilità ci costringe a rivedere le infrastrutture territoriali e dei trasporti, la cui costruzione necessita ovviamente di suolo disponibile. L’obiettivo resta quello di armonizzare i decisori, facendo dialogare gli ordini e amministrazioni locali».

«Si sente poche volte utilizzare la parola “visione”. – ha proseguito Divina – Io credo che ad una classe politica, o a chi si appresta a rivestire luoghi di direzione politica, è necessario richiedere proprio questo: una visione. Pianificare significa prepararsi agli eventi, farsi trovare pronti. Sulla sanità ad esempio ci siamo fatti trovare in allarmante ritardo. Cinque anni fa si disse, altrettanto in ritardo, che occorreva un decongestionamento della Valsugana: la Valdastico sarebbe servita e servirebbe».

Alla necessità di pianificazione ha fatto riferimento anche l’Ordine dei Geologi, che ha interrogato i candidati alla presidenza della provincia in merito alla sicurezza del territorio e agli interventi che potrebbero essere messi in atto in maniera preventiva per evitare dissesti futuri. «Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni geologi, dei quali alcune considerazioni mi hanno colpito. – ha affermato Divina – La montagna è destinata, prima o poi, a venire a valle: la degradazione è un fenomeno del tutto naturale, che ovviamente ha tempi più dilatati ma che viene accelerata dai cambiamenti climatici. La provincia ha adottato modelli efficienti per la messa in sicurezza del suo territorio, che devono però fare i conti, talvolta, con calamità imponderabili. In realtà credo che la causa di molti eventi nefasti sia l’abbandono della montagna: parlo di tutta quella piccola manutenzione del territorio ad opera dei suoi residenti (muri a secco, canalette, eccetera), che oggi manca e che potrebbe essere di grande aiuto per la protezione idrogeologica dello stesso. Proprio per questo motivo andrebbe ripristinata, e addirittura retribuita e premiata».

Rispetto alla formazione e specializzazione delle professioni, Divina è chiaro.
«Se stiamo in Europa, dobbiamo prendere atto di una preparazione scolastica europea disallineata rispetto alla nostra. – ha dichiarato Divina – Se i geometri hanno un percorso formativo che prevede un doppio livello, uno dei quali, riconosciuto a livello europeo, di laurea professionalizzante, dobbiamo allinearci anche noi, in un modo o nell’altro. Un esempio si ritrova nelle pubbliche amministrazioni, con l’opportunità per i non laureati, maturata sufficiente esperienza, di accedere a categorie retributive superiori o di partecipare a concorsi riservati ai laureati».

«Il contraccolpo del superbonus si farà sicuramente sentire. – ha concluso infine Divina – Calmierarlo è difficile ma non impossibile. Che la provincia contribuisca per l’efficientamento energetico dei nuovi edifici con un incentivo pari ad esempio al 30% potrebbe sicuramente essere una soluzione, capace di ricalibrare la spesa con i nuovi lavori generati da tale incentivo e le imposte che ne deriverebbero. Si tratterebbe di un dialogo sostenibile, in tutti i sensi, fra pubblico e privato».

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