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UPIPA * SANITÀ: « PRIMO INCONTRO, DALLE APSP DI TRENTO E VALLE DEI LAGHI LE PROPOSTE PER AUMENTARE I POSTI LETTO »

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13.53 - mercoledì 7 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Dalle Apsp di Trento e Valle dei Laghi proposte per aumentare i posti letto. Primo di 8 incontri che coinvolgeranno tutte le Apsp sul territorio. Si è svolto a Trento il primo degli 8 incontri che Upipa organizza per confrontarsi con tutte le Apsp del Trentino. Le riunioni interesseranno via via gli ambiti in cui sono geograficamente suddivise le strutture, ovvero Alto Garda e Ledro, Valli di Fiemme e Fassa e Piana Rotaliana, Valli di Non e Sole, Vallagarina, Giudicarie e Rendena, Valsugana, Primiero e Tesino. Gli incontri sono programmati uno per ogni settimana, si concluderanno a marzo e, per ogni zona, saranno analizzati i temi più urgenti e strategici.

All’incontro per la zona di Trento e Valle dei Laghi, che è stato organizzato all’Apsp Beato de Tschiderer, c’erano i referenti dell’Apsp ospitante oltre a Margherita Grazioli di Povo, Residenza Valle dei Laghi di Cavedine, Civica di Trento. C’erano inoltre Laura Flor (presidente dell’Apsp Santa Maria di Cles e consigliera Upipa incaricata dei rapporti coi soci e della promozione della partecipazione associativa), Michela Chiogna (nel duplice ruolo di presidente della Civica di Trento e di Upipa) e Massimo Giordani (direttore di Upipa). Della zona fa parte anche l’Apsp Fondazione Crosina Sartori Cloch.

È stata fatta un’ampia riflessione sul futuro delle Rsa. Si è condiviso il tema, già noto, della carenza di posti letto rispetto alla domanda, che determina una gravità in ingresso sempre più elevata, una permanenza in struttura sempre più breve e la necessità di maggior personale extraparametro (ovvero più infermieri e Oss rispetto a quanto stabilito per normativa) per gestire la complessità sanitaria e assistenziale degli utenti, il cui costo aggiuntivo grava al momento sulle rette alberghiere pagate dai residenti e dalle loro famiglie. Tale fenomeno si manifesta con più forza sulle strutture cittadine, che dunque su questo specifico tema si trovano a fronteggiare complessità maggiori rispetto a quelle delle vallate. Di questo aspetto sarà informata la Provincia, con cui si cercheranno soluzioni e risorse specifiche.

Si è posto l’accento anche sulla presenza e disponibilità di un significativo numero di posti letto autorizzati e/o accreditati ma non negoziati, che dunque restano a totale carico dell’utente e che la Provincia potrebbe, invece, convenzionare. In alternativa, la Provincia stessa potrebbe autorizzare i posti disponibili come “privati”, dunque senza incrementare i finanziamenti. Entrambe le soluzioni porterebbero ad aumentare l’offerta di posti effettivi.

Si punta infine a potenziare la capacità di raccolta fondi e l’innovazione tecnologica, a partire da una sperimentazione che sta realizzando l’Apsp Margherita Grazioli di Povo, in collaborazione con Fbk, di un portale che raccoglie i bisogni degli anziani del territorio e li “smista” ai volontari: la sua funzionalità potrebbe essere estesa a tutte le Apsp della città.

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