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PAT * FESTIVAL ECONOMIA: «SOVRANITÀ E DEMOCRAZIA, CARTABIA E DE PRETIS DISCUTONO IL FUTURO DEL SISTEMA COSTITUZIONALE»

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07.39 - lunedì 27 maggio 2024

Sovranità e democrazia: Cartabia e de Pretis discutono il futuro del sistema costituzionale. Al Palazzo della Regione, due grandi esperte di Costituzione, Daria de Pretis, vicepresidente emerita della Corte Costituzionale, e Marta Cartabia, presidente emerita della Corte costituzionale e già Ministra della Giustizia, hanno parlato del rapporto tra costituzione e democrazia e delle diverse forme di sovranità esercitate dal popolo. Con le domande di Davide Nitrosi, vicedirettore del Quotidiano Nazionale, hanno parlato della proposta di riforma costituzionale del cosiddetto “premierato”.

Marta Cartabia, partendo dal significato del primo articolo della Costituzione, che rappresenta il cuore del rapporto tra Costituzione e democrazia, ha sottolineato come il popolo eserciti la propria sovranità nelle forme e nei limiti previsti. Questo principio si basa sulla rappresentatività, un valore che esprime la pluralità delle voci del popolo, il quale si manifesta con idee diverse e che si concretizza attraverso l’elezione dei membri del Parlamento, ma anche tramite altre forme come i referendum, le autonomie locali, i Consigli regionali e comunali.

I limiti di tale sovranità sono stati descritti da Daria de Pretis, che ha spiegato come le regole costituzionali fondanti debbano essere rispettate e non possano essere messe in discussione. Queste regole garantiscono la libertà e i diritti delle persone, ed è compito di organi come la Corte Costituzionale vigilare sul loro rispetto. Pertanto, anche se i rappresentanti del popolo dovessero promulgare a maggioranza una legge contro questi principi, la Corte Costituzionale avrebbe il potere di annullarla. Ha inoltre dichiarato che il potere, se non viene limitato, tende ad espandersi all’infinito, per questo è necessario creare contropoteri che lo limitino. In una democrazia complessa ci sono molti centri di potere che rispondono al popolo, mantenendo così un collegamento diretto.

Il dibattito si è poi concentrato sulla proposta di riforma costituzionale detta del “premierato”.

Cartabia ha affermato che governabilità e rappresentatività sono elementi cruciali. L’Italia soffre di instabilità politica, un problema che ostacola la gestione dei temi a lungo termine come demografia, clima e risorse. Ha osservato che il problema non risiede nella mancanza di strumenti per governare, ma nella natura dei governi di coalizione, difficili da mantenere a causa delle diverse visioni. La stabilità si raggiungerà quando si troveranno leader capaci di aggregare consenso e facilitare il dialogo. La riforma del premierato prevede l’elezione diretta del capo del governo da parte del popolo, in una sorta di delega.

De Pretis ha aggiunto che la riforma potrebbe incidere nell’attuale assetto parlamentare e nel ruolo del Presidente della Repubblica, particolarmente decisivo in situazioni complesse. Questo aspetto merita una riflessione approfondita.

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