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GRUPPO CONSILIARE PD – TRENTINO * « CONCORSO PER I DIRETTORI IN PROVINCIA, SERVE IMPARZIALITÀ E TRASPARENZA » (GLI EMENDAMENTI ALLA VARIAZIONE DI BILANCIO)

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17.04 - venerdì 1 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Concorso per Direttori in Provincia: Serve imparzialità e trasparenza. Gli emendamenti del Partito Democratico alla variazione di bilancio.

LA VARIAZIONE DI BILANCIO
Questa variazione di bilancio non contiene misure degne di nota, se non gli stanziamenti per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, comunque insufficiente al recupero del potere di acquisto eroso dall’inflazione. Le risorse arrivano da Roma, frutto dell’accordo di S. Michele, con il quale si sono ottenuti parte degli arretrati, in cambio della deroga, inserita in Statuto, al principio di compartecipazione della Provincia a tutto il gettito fiscale maturato sul territorio: per la prima volta si rinuncia a parte di un’imposta, in particolare all’accisa sul gasolio da riscaldamento, che sarà pure in progressiva riduzione, ma il vulnus sta nella messa in discussione del principio.

CONCORSO PER DIRETTORI
La variazione contiene invece un articolo assolutamente indigeribile per chi crede nei principi costituzionali di buon andamento e trasparenza della pubblica amministrazione, che vanno garantiti attraverso l’accesso agli uffici per pubblico concorso. Introdurre un concorso per direttori che favorisce alcuni – nominati sostituti direttori dalla Giunta con una legge che non tiene conto del merito – e che, rispetto a un concorso ordinario, prevede solo materie generiche è una farsa e un’offesa nei confronti dei meritevoli dentro e fuori la pubblica amministrazione, compresi quei sostituti direttori che ricoprono il posto con competenza.

Il Partito Democratico del Trentino, assieme alle altre forze politiche di minoranza dell’Alleanza Democratica Autonomista, su questo tema ha presentato sia un emendamento abrogativo dell’articolo – visto che un concorso ordinario può comunque bandirlo la Giunta – sia un emendamento sostitutivo che prevede un concorso per direttori con una quota per gli interni aventi i titoli, ma non per i sostituti direttori nominati secondo una legge iniqua, e che preveda un vero concorso per aree di competenza e tutte le prove e le materie di un concorso ordinario. Inoltre si propone di modificare la norma di individuazione dei sostituti direttori, che possono durare in carica solo un anno effettivo e che vanno individuati tenendo conto del curriculum.

Oltre a questi tre emendamenti il gruppo del PD ne ha presentati altri, sottoscritti dalle minoranze dell’Alleanza Democratica Autonomista, con le seguenti proposte correttive:

CASA
si toglie la possibilità ai Comuni di ridurre l’aliquota IMIS sugli appartamenti utilizzati per locazioni turistiche brevi;
si obbligano le case vacanze all’esposizione del codice CIPAT, come già avviene per gli alloggi turistici brevi, al fine di facilitare i controlli;
si abroga il criterio dei dieci anni di residenza nella legge sull’edilizia abitativa per l’accesso agli alloggi popolari e al contributo integrativo all’affitto (come già modificato in regolamento);

SCUOLA
si propone di ridurre a 22 i bambini per classe alla scuola dell’infanzia, in primis come investimento sul futuro per poterli seguire meglio visto l’aumento dei bisogni educativi speciali che richiedono maggior presidio, sia per preservare le classi e quindi i posti di lavoro visto il calo demografico (7 milioni/anno a regime);

FAMIGLIA E PARI OPPORTUNITA’
si abroga l’articolo che toglie l’Agenzia per la Coesione Sociale dalla Direzione generale, data l’importanza che riveste in modo trasversale per le politiche familiari e le pari opportunità;
si anticipa l’entrata in vigore (altrimenti prevista per l’intera norma per il 2025) dell’articolo che prevede la possibilità di accedere al progettone per le donne che hanno subito violenza;
si rende strutturale l’assegno di natalità (che altrimenti terminerebbe quest’anno) e si abroga il criterio dei dieci anni di residenza per ottenerlo (come già previsto dal o regolamento);

POLITICHE SOCIALI
vengono stanziate ulteriori risorse rispetto ai 2,5 milioni stanziati in luglio dalla Giunta (dopo anni di nostro pressing) per il rinnovo dei contratti delle cooperative sociali, secondo la stima dichiarata dal presidente della Federazione della Cooperazione Trentina (a regime 7,5 milioni/anno), per frenare la fuga di lavoratori da un settore cruciale;
si propone l’indicizzazione annuale dell’assegno unico provinciale e delle relative soglie ICEF al costo della vita, riportando il criterio degli anni di residenza per l’accesso a 3 (e non ai 5 che si trovano in variazione, seppur migliorativi dei 10 previsti sinora) e deducendo 15.000 euro dal reddito da lavoro femminile, per incentivare l’occupazione delle donne.

SANITÀ
deroga al criterio di residenza triennale per l’accesso alle cure odontoiatriche per i minori, così da consentire l’accesso ai minori di 18 anni adottati, presi in affido o sotto tutela;
indicizzazione delle quote e delle soglie ICEF per l’accesso all’assegno di cura, vista l’inflazione degli ultimi anni.

PATRIMONIO
abrogazione dell’articolo che prevede che per l’acquisto degli immobili da parte della Provincia, nella valutazione di congruità del prezzo la quota di valore del terreno non venga più determinata dalla media tra il prezzo di esproprio e di mercato, ma solo dal prezzo di mercato, con svantaggio per la Provincia.

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Gruppo consiliare PD del Trentino

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