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Intervista a Cesare Hoffer, Coordinatore provinciale Nursing up – Trento

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GIUNTA REGIONALE TN-AA/SÜDTIROL * FILM “LA SECONDA VITA”: « PROIETTATO IN ANTEPRIMA, ALLE CASE CIRCONDARIALI DI TRENTO E BOLZANO »

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13.04 - venerdì 5 aprile 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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È stato proiettato in anteprima alle Case Circondariali di Trento e Bolzano il film “La seconda vita” alla presenza di un gruppo di detenuti, di operatori dell’amministrazione penitenziaria e di volontari attivi. Il film racconta la storia di un giovane che esce dal carcere dopo aver scontato la sua condanna e si trova a gestire le difficoltà connesse ad un nuovo inizio, in cui trova spazio un programma di giustizia riparativa.

Presenti alla proiezione anche il regista Vito Palmieri e la produttrice di Articolture Chiara Galloni che hanno partecipato anche a un dialogo facilitato dal Centro per la Giustizia Riparativa della Regione.

La pellicola è stata realizzata con il coinvolgimento della Casa Circondariale Dozza/Rocco d’Amato di Bologna e della Compagnia della Fortezza della Casa di Reclusione di Volterra, per l’inclusione di persone in stato di detenzione nella lavorazione dell’opera e nelle sue strategie di distribuzione.

La storia ha aperto un confronto e un dialogo tra i presenti, a partire dalle emozioni suscitate della visione per arrivare a riconoscere il ruolo che la comunità può svolgere nel creare un contesto che accoglie chi ha commesso un reato, ha scontato la condanna e desidera reinserirsi.

Il Centro Regionale ha inoltre illustrato le attività svolte presso la Casa Circondariale di Trento, tra cui lo sportello informativo sulla giustizia riparativa, e il progetto Riparare Relazioni avviato alla Casa Circondariale di Bolzano.

 

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IN DEN STRAFANSTALTEN VON TRIENT UND BOZEN WURDE DER FILM „LA SECONDA VITA“ VORAUFGEFÜHRT

In den Strafanstalten von Trient und Bozen wurde der Film „La seconda vita“ (wörtlich: Das zweite Leben) für eine Gruppe von Inhaftierten, Mitarbeitern und Mitarbeiterinnen der Gefängnisverwaltung sowie ehrenamtlichen Mitarbeitern und Mitarbeiterinnen voraufgeführt. Der Film handelt von einem jungen Mann, der nach Verbüßung seiner Strafe aus dem Gefängnis kommt und sich mit den Schwierigkeiten eines Neuanfangs auseinandersetzen muss, wobei auch ein Programm der Wiedergutmachungsjustiz eine Rolle spielt.

Bei der Voraufführung waren auch der Regisseur Vito Palmieri und Chiara Galloni von der Produktionsfirma Articolture anwesend und haben an einem vom Zentrum für Wiedergutmachungsjustiz der Region moderierten Gespräch teilgenommen.

An dem Film haben auch die Strafanstalt Dozza/Rocco d’Amato von Bologna und die Theaterkompanie „Compagnia della Fortezza“ der Strafanstalt von Volterra mitgewirkt, so dass es möglich war, Inhaftierte an der Entstehung und den Vertriebsstrategien zu beteiligen.

Die Geschichte gab den Anwesenden Gelegenheit, sich über die Gefühle auszutauschen, die der Film in ihnen auslöst und sich der Rolle bewusst zu werden, die die Gemeinschaft spielen kann, um das geeignete Umfeld für diejenigen zu schaffen, die eine Straftat begangen, ihre Strafe verbüßt haben und wieder ihren Platz in der Gesellschaft finden möchten. Das Zentrum für Wiedergutmachungsjustiz hat außerdem über die Tätigkeiten in der Strafanstalt Trient, unter anderem über die Informationsstelle zur Wiedergutmachungsjustiz, und das in der Strafanstalt Bozen ins Leben gerufene Projekt „Riparare Relazioni“ berichtet.

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