La Felsa CISL del Trentino sostiene lavoratrici e lavoratori delle Famiglie Cooperative in riferimento alla vertenza dalle organizzazioni sindacali per la tutela del salario. Le Organizzazioni sindacali hanno proclamato lo sciopero di lavoratrici e lavoratori delle Famiglie Cooperative per opporsi alla riduzione delle retribuzioni decisa dai datori di lavoro.
L’oggetto della vertenza è la volontà dei datori di lavoro di trasformare le retribuzioni certe dei lavoratori in valori variabili dipendenti dalle prestazioni delle cooperative, di fatto causando la riduzione delle retribuzioni nella maggior parte dei casi. Seppur legittima negli interessi aziendali, tale decisone non può trovare l’assenso dei lavoratori e dei sindacati; si tratterebbe, infatti, di accettare la riduzione delle retribuzioni in un contesto di aumento del costo della vita dei lavoratori derivante dall’inflazione.
Non ci sono, inoltre, indisponibilità dei sindacati a contrattare sulla variabilità di un premio, ma di certo non sul salario dei lavoratori. A memoria non si ricordano trattative che rendano variabile quello che già da anni fa parte della retribuzione dei lavoratori, perché di fatto si tratterebbe di un accordo peggiorativo per le condizioni dei lavoratori. La variabilità è oggetto di accordo su elementi economici aggiuntivi rispetto a quelli già nelle disponibilità dei lavoratori.Comunicato Stampa – Solidarietà di Felsa CISL del Trentino a lavoratrici e lavoratori delle Famiglie Cooperative in sciopero il 14 giugno 2024.
La Felsa CISL del Trentino sostiene lavoratrici e lavoratori delle Famiglie Cooperative in riferimento alla vertenza dalle organizzazioni sindacali per la tutela del salario. Le Organizzazioni sindacali hanno proclamato lo sciopero di lavoratrici e lavoratori delle Famiglie Cooperative per opporsi alla riduzione delle retribuzioni decisa dai datori di lavoro.
L’oggetto della vertenza è la volontà dei datori di lavoro di trasformare le retribuzioni certe dei lavoratori in valori variabili dipendenti dalle prestazioni delle cooperative, di fatto causando la riduzione delle retribuzioni nella maggior parte dei casi. Seppur legittima negli interessi aziendali, tale decisone non può trovare l’assenso dei lavoratori e dei sindacati; si tratterebbe, infatti, di accettare la riduzione delle retribuzioni in un contesto di aumento del costo della vita dei lavoratori derivante dall’inflazione.
Non ci sono, inoltre, indisponibilità dei sindacati a contrattare sulla variabilità di un premio, ma di certo non sul salario dei lavoratori. A memoria non si ricordano trattative che rendano variabile quello che già da anni fa parte della retribuzione dei lavoratori, perché di fatto si tratterebbe di un accordo peggiorativo per le condizioni dei lavoratori. La variabilità è oggetto di accordo su elementi economici aggiuntivi rispetto a quelli già nelle disponibilità dei lavoratori.